09 Novembre 2010 -- Alla vigilia della gara contro il Cagliari, Walter Mazzarri analizza il suo operato e il rendimento degli azzurri: “ Se noi andiamo a guardare bene, possiamo dire tranquillamente che se avessimo lavorato come le quadre che non partecipano alle coppe; per come sono andate le partite, per la difficoltà che ho avuto nel fare la formazione, credo che i tre, quattro punti potevano essere alla nostra portata. Anche sulla scorta del lavoro fatto del lavoro fatto l’anno scorso, ci ha permesso di avere una identità precisa e la consapevolezza dei nostri mezzi. Quindi qualcosa in più in questo momento potevamo avere. Sapendo le difficoltà che andavamo incontro facendo tutto questo grande numero di partite, con tante variabili, era difficile prevedere che alla decima giornata di campionato, di essere in questa posizione in classifica e di raccogliere tanti punti”.

“Quando finiremo questo ciclo, dopo i match di Cagliari e Roma con la Lazio, avremo fatto otto partite in ventinove giorni – spiega Mazzarri - Tutte con importanza e con altissima intensità. In media una partita circa ogni tre giorni e mezzo, considerando tutte le difficoltà che riserva il campionato. A cominciare dalla partita di domani. Abbiamo visto squadre come il Brescia, che partite sono riuscite a fare. Vediamo tutti i giorni le difficoltà di affrontare squadre che in teoria sono meno blasonate, con valori tecnici inferiori alle ‘grandi’. Questo è una dato importante, proprio per le considerazioni che faccio nella scelta degli uomini per la formazione. Ogni volta nella scelta dei giocatori, debbo tenere la considerazione non solo di pensare alla ‘ prossima ‘ ma debbo tenere in considerazione la partita ad esempio quella con il Cagliari e che dopo tre giorni dovremo giocare contro la Lazio. Questo fa sì che non si può veramente scegliere partita dopo partita la migliore formazione. Debbo fare anche le previsioni su eventuali infortuni che possono venir fuori, se fai giocare un giocatore troppo”.

“I numeri hanno importanza dopo un lungo tempo- ha continuato il tecnico - Se fatti dall’anno scorso significano che questa squadra non molla mai, ci crede sempre e quando ci crede, a lungo termine si vedono i risultati. Fa eccezione la partita con il Liverpool. Nel calcio può succedere anche quello che non succede mai, cose che a volte sfuggono anche alla logica. L’importante che è una su dieci. Come rendimento, io sono contento, penso che per ora stiamo bruciando le tappe. Però, voglio che i dati raccolti con il Parma, siano confermati anche in futuro.

"Intanto voglio fare un complimento a tutto lo staff - ha sottolineato il tecnico - se guardate le squadre che sono coinvolte nelle coppe, quanti infortuni hanno. Quindi faccio un elogio alle persone che lavorano con me, mi aiutano a far sì che i giocatori, più importanti o meno, fino ad oggi non hanno avuto nessun infortunio significativo, importante. Questo indica che stiamo lavorando tutti bene”.

A cura di F. Angelillo
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