05 Novembre 2010 -- PROLOGO - Atmosfera da brividi all'Anfield Road nonostante non ci sia il tutto esaurito. Sono oltre cinquemila tifosi del Napoli per dare la carica agli uomini di Mazzarri ritornati sul palcoscenico dell'Europa per quella che è la quarta giornata del girone, la prima di ritorno. Mazzarri sceglie la formazione tipo, Hodgson invece rinuncia ancora a Gerrard (in panchina) e Torres (in tribuna) ma recupera Jonhson a destra e Raul Meireles sulla trequarti.
PRIMO TEMPO - Il Napoli parte bene, giocando senza remore e a viso aperto, così la gara è piacevole e vivace. Subito si nota un Lavezzi in gran forma. Al 16' Hamsik parte in contropiede, entra in area, non calcia, si allarga a destra e serve all'indietro per Lavezzi, ma il suo appoggio per il Pocho è sbagliato. Al 19' Cavani entra in area dalla destra su lancio di Lavezzi, controlla e poi calcia alto sulla traversa. Al 22' un tiro di Ngog sul primo palo viene bloccato a terra da De Sanctis. Al 23' un destro dal limite di Lavezzi termina di pochissimo a lato. Al 27' il Napoli passa meritatamente in vantaggio con Lavezzi che servito da un colpo di testa di Cavani, buca la difesa del Liverpool centralmente e a tu per tu con Reina lo trafigge per l'uno a zero. La reazione dei padroni di casa si registra solo al 30' quando Ngog buca la difesa del Napoli, Dossena va al disturbo e così il giocatore dei Reds grazia De Sanctis mandando di poco a lato. Poco dopo un tiro dal limite di Johnson viene bloccato in due tempi da De Sanctis. La prima frazione di gioco si chiude col Napoli in vantaggio.
SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa c'è subito un cambio nel Liverpool: entra Gerrard al posto di Jovanovic. 05' su corner da sinistra, Maggio, di testa colpisce debolmente e centrale con la sfera che viene bloccata senza problemi da Reina. Al 6' De Sanctis salva il risultato su Ngog servito sul limite del fuorigioco da Shelvey. Il Napoli comincia ad andare in affanno, Cavani è praticamente sparito dal rettangolo di gioco e Dossena resta alto in attacco lasciando ampi spazi sul suo lato, mentre il centrocampo non riesce più a fare filtro. Mazzarri prova a mischiare un po' le carte e sposta Lavezzi a destra, Cavani al centro ed Hamsik a sinistra, ma l'esperimento dura poco. Tra le fila del Liverpool esce Poulsen ed entra Eccleston. Al 20' Dossena regala una palla a Meireles che mette al centro per Ngog che, incredibilmente con De Sanctis battuto, calcia a lato. Al 22' un bolide dalla distanza di Gerrard viene bloccato da De Sanctis. Al 26' ancora Gerrard ci prova su calcio di punizione: la palla termina di poco fuori mentre De Sanctis stava sistemando ancora la barriera. Al 30' sfruttando un clamoroso errore di Dossena che con un retropassaggio a De Sanctis regala palla a Gerrard, il Liverpool pareggia, mentre De Sanctis viene ammonito per protestare per un presunto fallo subito proprio da Gerrard entrato in scivolata in modo pericoloso.
La reazione del Napoli è in un tiro al 35' di Cavani, tiro dal limite e senza pretese. Hodgson inserisce come ultimo cambio, Lucas al posto di Ngog, mentre a sette minuti dalla fine, Hamsik esce per fare posto a Yebda. Al 38' c’è il primo cambio nel Napoli: esce Hamsik ed entra Yebda. Passano pochi minuti ed al 41', l'arbitro francese Fredy Fautrel assegna il rigore al Liverpool per un fallo di Aronica su Johnson e così al 42' i reds si portano in vantaggio ancora con Gerrard. De Sanctis intuisce la traiettoria e riesce a sfiorare la palla, ma il tiro è potente, angolato ed imprendibile. Giusto il tempo di mettere palla al centro ed al 43' sempre Gerrard chiude definitivamente la gara con una tripletta: ancora un errore di Dossena che perde palla a centrocampo ad opera di Eccleston, poi la palla arriva a Gerrard che tutto solo davanti a De Sanctis con un pallonetto lo supera. La gara finirà dopo due minuti di recupero senza altra azioni degne di nota.
CONCLUSIONI - L'impresa dura solo 76'. Ahi lui e ahi noi, Dossena ricorderà a lungo questa partita contro i suoi ex compagni di squadra, ma al di là delle colpe specifiche va detto che nella ripresa il Napoli ha piano piano abbassato il proprio baricentro ed il gol dei padroni di casa era nell'aria. Prima del pareggio, De Sanctis, aveva salvato su Ngog e poi era stato graziato dall'errore sempre dell'attaccante dei reds. Mazzarri ed i suoi uomini non hanno saputo prendere le giuste contromisure sulla fascia sinistra dove si sono infilati ora Gerrard, ora Johnson, ma anche i centrocampisti, all'aumentare del pressing avversario, sono andati in panico perdendo palla ingenuamente e forse l'ingresso di Yebda è arrivato un po' troppo tardi, senza parlare, poi di Cavani che praticamente si è visto solo in occasione del colpo di testa nel primo tempo che aveva mandato Lavezzi in gol e che aveva illuso.
Gli azzurri hanno pagato, a mio avviso, la mancanza di esperienza in ambito internazionale dove gli arbitri sono meno fiscali rispetto al campionato italiano, lasciando giocare di più e concedendo anche un gioco più aggressivo: significativo l'episodio del gol del tre a uno con Dossena che spalla a spalla con Eccleston cade a terra reclamando il fallo, mentre il direttore di gara ha lasciato proseguire e poi è finita come è finita, mentre in Italia, forse, il giocatore sarebbe stato fermato e Dossena avrebbe avuto la sua punizione. Su questo però non può operare solo la società con l'allenatore ed il suo staff. Bisognerebbe fare un discorso molto più ampio e generico a livello di Lega. Non a caso le altre italiane impegnate in Europa hanno gli stessi problemi (vedi ad esempio proteste della Sampdoria per una non espulsione per fallo su Gastaldello). Questo discorso però è delicato perché potrebbe rompere certi equilibri politici-economici (leggi asse Milan-Inter-Juve). Non regge la tesi di Mazzarri che vede un arbitro che ha diretto pro-padroni di casa, poichè il francese Fautrel in diverse occasioni ha lasciato giocare anche il Napoli ed in particolare ha sorvolato su un brutto fallo di Aronica su Ngog. Purtroppo diversi giocatori non hanno reso al meglio: infatti oltre a Cavani, anche Hamsik è parso abulico e fuori dal gioco, sotto tono e poco incisivo Maggio, col tempo sono calati un po' tutti, anche lo stesso Lavezzi che è comunque stato il migliore. Speriamo che questa sconfitta non abbia ripercussione in campionato. La vittoria della Steaua per 3 a 1 sull'Utrecht lascia il Napoli ultimo in classifica con gli olandesi a quota 3, poi con 5 punti ci sono i romeni, mentre gli inglesi sono primi con 8 punti. I giochi, con ancora due gare da disputare, non sono stati ancora fatti ed il secondo posto per passare il turno è ancora alla portata della squadra di Mazzarri. Tempo per fare calcoli, però, non ce ne sono, perché fra tre giorni è di nuovo campionato, al San Paolo è di scena il Parma.
A cura di Michele Spampanato