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"Contro il Milan daremo tutto"
Il tecnico azzurro presenta la supersfida del San Paolo contro i rossoneri nel posticipo dell'ottava giornata

24 Ottobre 2010 -- NAPOLI, 24 ottobre - «Il Napoli sta bene. Io e i giocatori siamo tranquilli da un punto di vista di quello che facciamo sempre. Diamo il massimo, questa è la grande forza della mia gestione. Daremo tutto. Sono fiducioso, le nostre caratteristiche sono sempre le stesse: il nostro gioco, l’organizzazione tattica e la fiducia nel gruppo. Poi alla fine si accetterà il verdetto del campo». Walter Mazzarri presenta così il big match di lunedi contro il Milan al San Paolo.

NIENTE TURN OVER - «Qualche volta si può pagare alla terza partita, ma dipende anche dai momenti. Noi abbiamo avuto la sosta e alcuni giocatori hanno azzerato le tossine. Abbiamo avuto un giorno in più per recuperare, deciderò domani mattina la formazione. Devo aspettare fino all’ultimo per completare le mie valutazioni. Sosa? Se gioca, chi va fuori? Un cambio anticipato? Ci ho pensato, ma deve essere migliorativo. I tre davanti hanno il gol nel sangue, c’è un rapporto di fiducia e quindi vanno sorretti anche se prendono cinque minuti di pausa. Sosa sta imparando un modo di giocare, sapeva benissimo la concorrenza, deve crescere piano e mettersi in mostra. Lo stesso discorso vale per Yebda. Il discorso è stato intrapreso con lo zoccolo duro, con i supertitolari che hanno disputato una grande annata. Poi si sono inseriti altri giocatori che possono essere importanti con il passare del tempo. Sono arrivati anche tardi, quindi sono io ad essere parsimonioso nelle scelte. Siamo in una piazza in cui si viene fischiati quando si sbagliano tre passaggi e io non voglio bruciare nessuno. Modificare l’atteggiamento tattico? Contro il Liverpool, l’abbiamo cambiato nel secondo tempo. Sto lavorando su alcuni aspetti: magari non sappiamo gestire il vantaggio e bisogna migliorare in questo senso, quando ci sono alcuni cali di tensione che non sono ammissibili».

IBRA? GUADAGNA COME SETTE NOSTRI - «Un giocatore come Ibrahimovic guadagna da solo quanto sette del Napoli. La sua storia parla chiaro e definisce il valore dei rossoneri. Ma noi sul campo abbiamo fatto vedere che il nostro tridente non è inferiore a quello delle altre squadre. Non bisogna mai dimenticare, però, gli avversari che possono metterci in difficoltà. Spesso ce lo dimentichiamo e da noi si pretende sempre qualcosa di straordinario. Il Liverpool, ad esempio, è una formazione blasonata e attrezzata. Ha fatto una partita tattica per non farci giocare, le grandi squadre ci temono e questo è una grande crescita. Non possiamo sempre mettere sotto chiunque, questo bisogna capirlo. Invece si creano sempre più aspettative che sono deleterie. I fischi? Non sono venuti dalle curve, quindi da chi incarna il vero spirito dei tifosi. In genere sono di due tipi: quelli di contestazione vera e non è il nostro caso dopo l’anno che abbiamo disputato, e quelli per la mancata vittoria. Anche io vorrei sempre vincere, quindi è una sorta di scoramento. Giovedì siamo andati vicino alla vittoria. Forse siamo partiti un po’ contratti, ma poi abbiamo avuto le nostre occasioni. Una partita equilibrata, comunque, ci sta. E’ folle pensare che bisognava schiacciarli, chiunque avrebbe fatto fatica, anche la stessa Inter».

CRIBARI IN CAMPO? - «Cribari sta bene, valuterò in questi giorni come sostituire Cannavaro. Le contrapposizioni? Abbiamo quattro giocatori da scegliere per tre ruoli, in questa partita possono essere anche meno appropriate, ma non è detto che ci saranno problemi durante la gara. E' questo il reparto che devo verificare. Vedremo l’atteggiamento del Milan. Sicuramente vorranno riscattare il ko con il Real Madrid, non sbaglieranno due partite di seguito, questa è un’altra preoccupazione. Proveranno ad annullare il nostro gioco, ci conoscono. Ci rispetteranno tantissimo, poi con quei campioni cercheranno di metterci in difficoltà. Avrei preferito che avessero vinto in Champions. Se diamo il 120%, credo che sarà una sfida molto bella».

CAPITOLO EUROPA - «Da un lato, aumenta l’esperienza internazionale, dall’altro abbiamo meno tempo per lavorare sul campo e migliorare qualcosa. Voglio chiarire che stiamo andando bene anche in Europe League, con la Samp prendemmo diverse scoppole, a noi non è capitato».

SAN PAOLO PIENO - «Per noi è un valore aggiunto, soprattutto se ci sono tifosi che incitano la squadra anche nei momenti difficili. La maggior parte del nostro pubblico è così. Non è la prima volta che riempiamo lo stadio, è successo tante volte l’anno scorso. Ricordo le partite con l’Inter e Milan».

FONTE: CORRIEREDELLOSPORT