15 Ottobre 2010 -- E’ un dogma, il Tridente non si tocca. Discusso e contraddittorio comunque l’argomento sulla bocca di tutti: giocherà o no il Matador domenica a Catania? La Torcida azzurra è divisa, chi lo vuole in panchina contro gli etnei perché considera l’uruguagio stanco e stressato a causa del via vai intorno al mondo e chi invece – ed è la stragrande maggioranza – non si sogna affatto di escluderlo, anche se dopo la sfida con gli etnei al San Paolo sbarcheranno gli inglesi del Liverpool. Ma soltanto giovedì prossimo, nel senso che Edi Cavani avrà tutto il tempo per recuperare sotto il profilo atletico e mentale.
D’altra parte Mazzarri non ha per niente l’intenzione di tener fuori il capocannoniere del campionato. Ieri pomeriggio sul campo centrale di Castelvolturno osservava sott’occhi il Matador, impegnato in un programma differenziato insieme con Hamsik, Gargano e Zuniga, mentre il Pocho Lavezzi si scatenava in partitina, divertendosi nell’andare ripetutamente in gol. Più tardi tra il mister e l’ex attaccante del Palermo il colloquio riservato sullo stato di salute del bomber azzurro: Edi fino a domenica prossima si ricaricherà a dovere, rigenerandosi nei muscoli e nelle idee. Insomma niente turn-over, almeno per il momento, anche in considerazione del fatto che non si può rinunciare ad un giocatore come lui, rischiando magari un risultato negativo: la gente non perdonerebbe il tecnico azzurro. Anche per questo la presunta rotazione è da escludere in assoluto.
Dopo la sosta Mazzarri punta a riproporre la stessa squadra che nell’ultimo turno di campionato ha sconfitto la Roma al San Paolo. Ci potrebbe essere una sola variante, con lo spostamento di Campagnaro sul centro-sinistra della difesa e con Grava sulla destra di Cannavaro, a causa di un problemino accusato da Totò Aronica ad una caviglia: il difensore siciliano anche ieri si è allenato a parte e nella giornata di oggi dovrebbe sostenere un provino definitivo. Per il resto tutti confermati, con un’indicazione specifica, il Tridente non si tocca.
Leggo