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Steaua-Napoli sfida d’altri tempi
Archiviata la vittoria col Cesena è già tempo di Europa League

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27 Settembre 2010 -- Si legge Steaua Bucarest – Napoli e si pensano alle magie di Hagi e Maradona. Proprio nel 1986 quando la squadra rumena vinceva per la prima volta la Coppa dei Campioni, iniziava la storica stagione che avrebbe portato gli azzurri a vincere il suo primo scudetto. Oggi la squadra della capitale della Romania è una nobile decaduta, che occupa la quinta posizione in classifica in campionato e che non vince un trofeo in patria dal 2006, ha appena subito una piccola rivoluzione interna. Dopo la sconfitta patita per 4-1 in Europa League a Liverpool e contro la capolista rumena Otelul Galati, sulla panchina della Steaua l’ex calciatore della Fiorentina Marius Lacatus e non più Eduard Iordanescu.

La Steaua Bucarest vanta nel palmares, oltre una Coppa dei Campioni vinta nel 1986 ed una finale persa contro il Milan nel 1989, l’anno in cui Maradona, Careca e Ferrara portavano a Stoccarda il Napoli a vincere la Coppa Uefa, 1 supercoppa Europa, 23 scudetti, 20 coppe e 6 supercoppe nazionali. Le stelle sono il portiere Colombiano Róbinson Zapata, gli esterni di fascia Surdu e Stancu (non è uno scioglilingua od uno scherzo) e l’attaccante greco classe 83 Pantelis Kapetnos, che ha una media altissima in campionato con un gol siglato ogni due incontri. L’impegno del Napoli sulla carta quindi non dovrebbe essere proibitivo, visto anche il rendimento esterno in campionato, due vittorie e un pareggio, ma lo Stadio Ghencea, specialmente nelle partite internazionali risulta essere una piccola “Bombonera”. La squadra di Walter Mazzarri che dovrebbe aver il supporto di almeno 1.500 tifosi al seguito, visto che già in mattinata dall’apertura odierna dei botteghini ne sono stati venduti la metà. Per giovedì i giocatori azzurri sono tutti abili per la trasferta europea, tranne Cristiano Lucarelli ed Emanuele Blasi. Quest’ultimo ha svolto lavoro differenziato e sta tentando di recuperare per giovedì, ma sembra difficile la sua convocazione visto che il tecnico livornese sta preferendo al romano Yebda e Sosa.

Dopo la vittoria del Napoli sul Cesena, getta un’ombra sul futuro di Paolo Cannavaro al Napoli, prima la panchina poi nelle ultime ora si odono rumors di mercato sull’interessamento dello Schalke 04. La squadra di Magath avrebbe offerto 1.5 milioni di euro per il cartellino del giocatore, da Napoli i tifosi azzurri stanno stampando tanti 2 di picche, ma la questione rimarrà in sospeso fino all’apertura della prossima sessione di mercato di gennaio.

Nel frattempo Roberto De Zerbi ex azzurro in forza al Cluj e conoscitore del calcio rumeno ha dichiarato a Radio Marte: “Lo Steaua non l’ho vista giocare tanto, ma, per la partita disputata con il Liverpool, credo sia alla portata del Napoli. Quando gli azzurri stanno bene, in campo finiscono sempre con l'impressionare. Tutto dipenderà dalle condizioni fisiche dei calciatori. Vedo l’organico così forte che, più che preoccuparsi degli avversari, credo che i ragazzi dovrebbero focalizzare forze e concentrazione per mantenere la forma vista ieri a Cesena. Posso soltanto dire che lo Steaua è una squadra di blasone che cercherà di mettersi bene in mostra per soddisfare la fame dei proprio tifosi. Particolare attenzione agli attaccanti; sono molto rapidi nelle manovre. Ripeto, ho grande considerazione del Napoli; gli azzurri, sulla carta, sono nettamente superiori”. Chiusura sulle prestazioni di ieri: “Se la squadra sta bene non deve temere nessuno. Cavani ha ingranato alla grande, farà sicuramente la differenza anche se, a parer mio, l’uomo che mette in difficoltà ogni difensore di questo mondo è e resterà Lavezzi. Quando il pocho è in condizione, non c’è verso di fermarlo”.


A cura di Fabrizio Campagnano