12 Settembre 2010 -- Il Napoli, in attesa della gara di giovedì di Europa League, cerca i primi tre punti della stagione contando sull’appoggio del pubblico di casa. Mazzarri si affida al solito 3-4-2-1 con Yebda e Sosa che partono dalla panchina e con Aronica tenuto a riposo, mentre Campanaro si piazza a sinistra e Grava a destra con Cannavaro centrale, mediana con Maggio, il rientrante Pazienza, poi Gargano e Dossena, quindi tridente con Hamsik, Cavani e Lavezzi. Ventura, primo allenatore dell’era De Laurentiis, dopo la bella vittoria con la Juve, vuole provare a tirare uno sgambetto alla sua ex squadra e lo fa schierando un classico 4-4-2 con Gillet, Belmonte, Masiello, Parisi, Alvarez in difesa, poi l’altro Masiello con Almiron, Donati, e Raggi a centrocampo, quindi Barreto e Kutuzov in attacco.
PRIMO TEMPO – Fin dai primi minuti di gioco il Bari tenta di addormentare la gara con passaggi laterali e/o retropassaggi nella propria metà campo nel tentativo di far sbilanciare il Napoli e prenderlo in contropiede. Gli azzurri allora attendono mantenendo al propria posizione, però al 12’, su angolo dalla destra il Bari passa in vantaggio grazie al colpo di testa di Barreto praticamente a fermo e senza saltare, marcato in malo modo da Grava. Dunque massimo risultato col minimo sforzo per gli ospiti che riprendono la ‘melina’ facendo innervosire la squadra di Mazzarri che, spingendosi in pressing, cade nel tranello preparato da Ventura che nel frattempo deve rinunciare a Masiello per problemi muscolari ed al suo posto inserisce Rossi, con Parisi che va a fare l'esterno sinistro. Il Napoli si vede seriamente per la prima volta al 17’ con un colpo di testa di Cavani che termina di pochissimo a lato. Al 27’ De Sanctis salva su Alvarez entrato in area da solo col Napoli sbilanciato. Al 28’ il palo salva De Sanctis dalla seconda rete su tiro di Kutuzov: nel Napoli sono saltati gli schemi. Al 30’ però, anche il Bari, è vittima della legge ‘gol mancato-gol subito’ e così Hamsik in area vede Cavani libero al centro e lo serve ed ‘il Matador’ riporta il Napoli in parità realizzando la quarta rete in quattro partite compreso anche il playoff di Europa League. Il secondo consecutivo in campionato, il primo al San Paolo. Il Bari continua imperterrito nella sua tattica di non gioco con retropassaggi al portiere e/o passaggi laterale e così la gara scorre lenta senza emozioni tra i fischi del pubblico rivolti agli ospiti. Al 44’ Gillet salva su traversone dalla sinistra di Hamsik in area, anticipando il possibile colpo di testa di Cannavaro. Al 46’ un destro dal limite di Lavezzi termina a lato, Mazzarri si arrabbia perchè avrebbe voluto che il Pocho passasse la palla.
SECONDO TEMPO – Ventura deve rinunciare subito a Barreto ed al suo posto inserisce Castello. Gli ospiti continuano a tentare di addormentare il gioco e a far scoprire il Napoli. Al 5’ ancora fondamentale De Sanctis che, salva su Almiron entra tutto solo in area, restando in piedi fino all'ultimo e bloccando il tentativo di pallonetto, fallito anche perché il centrocampista pugliese colpisce in maniera imperfetta. Al 18’ Gillet sbaglia il rinvio, recupera la palla Hamsik il cui tiro viene respinto dal portiere del Bari che non trattiene, sulla palla arriva Lavezzi e manda alto sulla traversa, ma forse era in fuorigioco. Mazzarri inserisce Zuniga per Dossena e proprio il nuovo entrato al 20’ non arriva sul traversone dalla destra di Hamsik per un soffio. Ultimo cambio nel Bari con Belmonte che entra al posto di Raggi, mentre Aronica rileva Grava per gli azzurri, rispendendo Campanaro sulla destra. Al 26 ci prova Lavezzi su calcio di punizione dal limite con la palla che termina alta sulla traversa. Poco dopo fa il suo esordio in azzurro il Principito Sosa che entra al posto di Pazienza. Al 31’ Cavani viene atterrato in area vistosamente da un difensore del Bari, ma per l'arbitro De Marco è il giocatore azzurro a fare fallo e Mazzarri si imbufalisce! Al 35’colpo di testa di Lavezzi di poco alto sulla traversa. Al 41’ Su cross dalla destra di Lavezzi, Maggio in scivolata serve all'indietro per Cannavaro che, di destro, al centro dell'area del Bari, porta il Napoli in vantaggio. Dura poco la gioia del Napoli con Cannavaro che lascia Castillo per andare a chiudere su Almiron sul quale nessuno chiudeva, il centrocampista del Bari, però vede proprio Castello libero che non ha difficoltà a riportare in parità la gara al 42’. L’ultima occasione capita al 46’ a Cavani che, servito in ottima posizione da cross dalla destra di Sosa, manda la palla alta sulla traversa.
CONCLUSIONI – Questa seconda giornata di campionato ha visto parecchi risultati clamorosi a partire dalla sconfitta del Milan e Cesena e della Roma a Cagliari, passando per la sconfitta della Fiorentina a Lecce, del Genoa in casa col Chievo. Dunque alla luce di questi risultati ci sta anche il pareggio casalingo del Napoli per 2 a 2 e, per quanto visto in campo, il risultato è anche giusto e forse il Napoli, per come ha interpretato la gara e per gli episodi da gol limpidi, deve anche essere contento poiché ha seriamente rischiato di perde. Che gli azzurri siano già con la testa alla gara di giovedì con l’Utrecht o semplice ingenuità dovuta a calo di concentrazione? Questo sarà Mazzarri a stabilirlo, ma per una squadra che aspira ai vertici della classifica non ci possono essere nessuna delle due possibilità. Alla fine dunque resta la rabbia per una vittoria sognata per appena sessanta secondi e sfuggita a meno di cinque minuti dalla fine.
A cura di M. Spampanato