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“Il mercato non è finito”
Bigon parla di squadra competitiva e si dice soddisfatto per i sorteggi di Europa League. Su Quagliarella: “Nessuno ha cacciato nessuno”.

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27 Agosto 2010 -- Il direttore sportivo del Napoli, Riccardo Bigon, presente al sorteggio dei gironi di Europa League insieme al direttore generale Fassone, ha dichiarato ai microfoni di mediaste: “Sono contentissimo di avere squadre blasonate ed importanti da affrontare in coppa Uefa. Quest’anno era per noi importante raggiungere i gironi di Europa League in modo da far crescere il gruppo, i tifosi e la nostra esperienza internazionale, dunque affrontare il Liverpool è fantastico. Non vediamo l’ora di giocare in quello stadio meraviglioso, di ospitare una squadra così prestigiosa a Napoli, perciò penso che saranno tutti incontri interessanti”.

A Bigon è stato poi chiesto su Quagliarella e sul mercato: “Io penso che sia molto in questo momento soffermarsi un attimo sull’avvenuta qualificazione ai gironi di coppa Uefa che sancisce il rientro del Napoli nell’Europa che conta dopo quindici anni. La vittoria di ieri contro uno squadra che non perdeva in casa da più di un anno e che comunque aveva battuto la Lazio nel preliminare dello scorso anno, quindi una partita difficile, noi siamo stati bravi a farla nostra e ad ottenere questo risultato che fa parte della storia sportiva della società. Devo ringraziare i tifosi che sono venuti in più di mille fino in Svezia ad incoraggiare la squadra, hanno dato grande calore ai giocatori e si sono dimostrati la migliore tifoseria d’Italia. Per quanto riguarda Quagliarella, non c’è l’ufficialità, non posso fare dichiarazioni, quindi nell’ambito di mercato ci sono trattative, ci sono richieste, i ragazzi vengono avvicinati da società importanti, diciamo da altri palcoscenici e ci è sembrato giusto valutare questa opportunità che per Quagliarella è importante ed alla fine se si concluderà ed arriverà l’ufficialità, sarà sicuramente di gradimento del calciatore, altrimenti non si sarebbe fatto”.

“Qualcosa sul mercato faremo – ha risposto Bigon al giornalista che lo pressava sul tema acquisti/cessioni - Sono giorni intensi ed il telefono è di fuoco. La squadra è competitiva, in avanti abbiamo fatto già acquisti importanti. Non vorrei pensare che abbiamo già dimenticato di aver preso Cavani perché non mi sembra male come sostituto e poi non dimentichiamo che è uscito Denis, ma è entrato Lucarelli che l’anno scorso ha fatto più del doppio dei suoi gol. Fino a ieri, a detta di tutti, il mercato del Napoli era positivo, ora sicuramente faremo qualche altra cosa. Che i tifosi siano legati a Quagliarella è normale, lui stesso è andato a salutarli sotto la curva e a parlare con loro, però il mercato è questo, le trattative si fanno in tre e quando va bene a tutti si arriva ad una conclusione, quindi non c’è nessuno che ha mandato via nessuno, non c’è nessuno che ha tradito nessuno, è una normale operazione di mercato che è stata condivisa da tutte le parti”.

“Il mercato non è finito - ha concluso Bigon su pressioni dell’opinionista Galli, ex portiere di Fiorentina, Milan e Napoli – la squadra è competitiva per quanto riguarda la nostra fascia di campionato. Non dobbiamo dimenticare che l’anno scorso siamo arrivati sesti e siamo competitivi, ovviamente siamo dietro alle grandi squadre e non possiamo pensare di poter andare ad impensierire da un anno all’altro le tre, quattro grandi potenze del campionato. Noi siamo competitivi e cercheremo di esserlo ancora di più per cercare di consolidare la nostra forza”.

A fine intervista è stato molto critico nei confronti del Napoli e di Bigon Galli che ha dichiarato: “Bigon ha detto che la squadra, a detta di tutti, aveva operato bene sul mercato, ma questo perché aveva ancora Quagliarella in rosa! Il giocatore era arrivato solo un anno fa con grande entusiasmo e con un investimento importante, ora si è parlato di una decisione di tutti, ma bisogna vedere da chi è partito perché si sa che il giocatore è l’ultimo che decide. Il direttore queste cose le può dire a noi, ma voglio vedere come farà a dirlo ai tifosi del Napoli, agli 80mila del San Paolo perché le pretese ci sono. Quello che non ti aspettavi è l’inizio del campionato dell’anno scorso, non l’arrivo al sesto posto che ti ha permesso di arrivare in Europa. Napoli è una piazza ambiziosa, Napoli ha bisogno di avere giocatori di grandissimo livello per essere e tornare ad essere quella che era negli anni ’80”.

A cura di M. Spampanato