Gli azzurri dovranno centrare la qualificazione nel ritorno. Le dichiarazioni di Mazzarri, Aronica e Lavezzi.
19 Agosto 2010 -- PROLOGO - Non c’è il pubblico delle grande occasioni per quest’andata di Europa League contro gli svedesi dell’Elfsborg, complice l'estate ed i prezzi un po' alti visto il momento di crisi economica generale. Mazzarri che ha invitato i suoi uomini a non sottovalutare l’avversario si affida alla squadra che ha guadagnato la sesta posizione nello scorso campionato. Dunque 4-3-2-1 con De Sanctis tra i pali, poi Grava, Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena e per finire il tridente Lavezzi, Quagliarella, Hamsik, con Cavani che parte dalla panchina. Sul fronte avversario, l’Elfsborg, che è già alla 19esima giornata di campionato ed è terzo in classifica si schiera con un 4-2-3-1 col recuperato Christiansen tra i pali, poi Klastrom, Lucic, Jonsson e Floren in difesa, centrocampo con Mobaeck, Svensson, Larsson, poi Avdic e Ishizaki dietro a Keene. Dirige il greco, dal caretellino facile, il signor Kakos.
PRIMO TEMPO - Il Napoli parte bene, giocando con ordine e cercando la rete senza strafare. Al 5’ Hamsik serve per Lavezzi che dalla sinistra crossa basso in area, Christiansen blocca a terra sventando il pericolo. Al 9’ ancora Hamsik serve in per Dossena che da buona posizione calcia di destro, che non è il suo piede, mandando la palla alta sulla traversa. All’11’ si vedono gli ospiti con un tiro dal limite di Mobaeck respinto coi pugni da De Sanctis. Il Napoli risponde al 13’ con una spettacolare rovesciata di Quagliarella su cross di Pazienza, Christiansen è ben appostato e riesce a bloccare. Al 17’ il tiro dal limite di Keene viene bloccato a terra da De Sanctis. Al 19’ rischia grosso il Napoli, con Cannavaro che sbaglia l’intervento e con Grava che è fuori posizione, ma Avdic, solo davanti a De Sanctis, calcia incredibilmente a lato gelando per un istante il San Paolo. Al 21’ ci prova Gargano con un sinistro dal limite che Christiansen respinge coi pugni senza trattenere, Hamsik arriva sulla palla e serve all'indietro per Maggio il cui sinistro diventa praticamente un passaggio al portiere avversario. Al 28’ un destro potente di Quagliarella, su punizione centrale, viene respinto coi pugni da Christiansen che non trattiene, poi Lucic anticipa Hamsik spazzando. Al 42’ Haglund perde Ishizaki per problemi muscolari, al suo posto entra Ericsson. Al 42’ una ribattuta su tiro dal limite di Hamsik termina in area per Quagliarella che però colpisce male in girata, la palla diventa un assist per l'accorrente Maggio che però manda la palla a lato sciupando una ghiotta occasione. Al 43’ un destro svirgolato di Gargano diventa una sorta di assist per Dossena che però non arriva sulla palla. Al 45’ prova la conclusione dai 40 metri Quagliarella, ma Christiansen non si lascia sorprendere. Passano pochi secondi e Lavezzi, scattato sul filo del fuorigioco su lancio di Cannavaro, entra da solo in area, dribbla il portiere ed insacca a porta vuota. Si chiude così il primo tempo col Napoli meritatamente in vantaggio, ma con grosso rammarico per non aver concretizzato maggiormente.
SECONDO TEMPO - Il secondo tempo comincia senza cambi. Al 3’ un diagonale potente, ma centrale di Dossena viene bloccato a terra da Christiansen. Passa un minuto ed il Napoli rischia con De Sanctis che salva il risultato su tiro di Larsson, sul proseguo dell’azione scatta il contropiede del Napoli con Quagliarella che serve sulla destra per Hamsik il cui tiro dal limite termina a lato. Al 6’ cucchiaio morbido di Quagliarella in area per Lavezzi che non riesce a colpire bene e Christiansen respinge coi pugni. La squadra comincia ad avvertire la stanchezza e la differenza di condizione comincia a pesare, così gli svedesi cominciano ad avere la meglio nei contrasti e sulle palle vaganti arrivando sempre per primi, comunque il Napoli continua a cercare il raddoppio . Al 16’ Lavezzi scatta sulla sinistra si accentra, entra in area, e col destro calcia di poco a lato. Mazzarri inserisce Cavani per Pazienza, arretrando Hamsik a centrocampo, ma la squadra partenopea è lunga e gli attaccanti non riescono a rientrare per dare una mano a centrocampo dove anche Gargano comincia a ‘boccheggiare’. Al 22’ un tiro dal limite di Keene viene alzato sulla traversa da De Sanctis che si arrabbia con i suoi compagni di reparto. Il tecnico dell’Elfsborg crede di poter agguantare il pareggio e così effettua il secondo cambio inserendo l’attaccante Jawo per la mezz’ala Larsson. Al 26’ Lavezzi va via sulla destra serve al centro area per Cavani che sul dischetto del calcio di rigore manda la palla di pochissimo a lato. Mazzarri si rende conto che la squadra a centrocampo è praticamente inesistente con Maggio e Dossena che restano bassi e così toglie Hamsik inserendo Blasi. Al 33’ ancora Lavezzi, il migliore del Napoli, ci prova con un tiro dal limite che però viene deviato in angolo. Al 36’ ci prova ancora Cavani con una mezza rovesciata che termina sull'esterno della rete. Mazzarri inserisce Zuniga per Dossena e proprio il nuovo entrato, al 41’ colpo di testa su cross dalla destra di Maggio mandando di poco a lato. Ultimo cambio nell’Elfsborg con Keene che lascia il posto a Karlsson. Al 45’ un tiro centrale di Lavezzi viene bloccato a terra da Christiansen senza problemi. Allo scadere dei quattro minuti di recupero, concessi dal direttore di gara è proprio il neoentrato Karlsson a sciupare una ghiotta occasione da rete, su svarione difensivo del Napoli, calciando a lato e graziando De Sanctis.
CONSIDERAZIONI - Finisce così con un risultato che non lascia dormire sonni tranquilli al Napoli. La squadra, finchè ha avuto ‘benzina’ nelle gambe ha giocato bene, ha dato spettacolo e forse avrebbe meritato qualche gol in più con un po’ più di precisione, un po’ meno fretta ed anche un po’ più di altruismo da parte di qualcuno (Lavezzi, ndr). Forse l’inserimento di Zuniga andava effettuato un po’ prima anche alla luce dell’ottimo precampionato svolto dal colombiano, bene Cavani anche se ancora non è in sintonia coi compagni. Il migliore del Napoli è stato indubbiamente Lavezzi, bene anche Maggio sulla destra che ha spinto molto, solo una sbavatura per Cannavaro e Grava che poteva costar cara, per il resto non c’è nulla da dire perché il discorso è tutto legato alla differenza di preparazione.
INTERVISTE - A fine gara Mazzarri ha dichiarato: “La partita si poteva anche perdere, quando facciamo 31 tiri in porta, 14 nello specchio e poi finiamo 1 a 0, penso che avremmo meritato di farne almeno un paio in più, se poi loro erano bravi da segnare al primo tiro che facevano poteva finire 3 a 1, 4 a 1, ma sarebbe stata un’altra partita. Il problema dell’attacco? Loro erano più avanti nella preparazione, Cavani e Gargano si allenano con la squadra da una settimana, Hamsik pure è arrivato in ritardo. Nella ripresa siamo calati, ma era normale, noi siamo alla prima gara ufficiale, loro sono a metà campionato. Il pericolo maggiore per il ritorno? Loro in casa si galvanizzano, fanno un pressing incredibile ed entrano in maniera grintosa, in casa hanno vinto 20 partite di fila, un campo sintetico dove non siamo abituati a giocare, insomma tutta una serie di incognite di difficile interpretazione. Noi andremo a fare la nostra partita a giocare come sappiamo, cercheremo di allenarci su qualche campo sintetico quanto più vicino a quello loro, e speriamo che su tre, quattro palle gol ne buttiamo almeno un dentro, per un gol fuori casa che vale molto e che ci consentirebbe di giocare la gara in un certo modo”.
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Aronica che è ottimista: “Per me il bicchiere è mezzo pieno, perché comunque andiamo a giocare lì con un vantaggio, seppur minimo, una settimana servirà a mettere un po’ più di benzina in campo, ma bisognerà lavorare di più. Gli svedesi sono una squadra organizzata, hanno già giocato 20 partite e sapevamo che c’era questa differenza di condizione, però abbiamo giocato bene e se giocheremo così anche al ritorno possiamo farcela. Vogliamo qualificarci ai gironi ed in campionato speriamo di fare meglio dell’anno scorso”.
Un po’ più critico Lavezzi che invece ha affermato: “Abbiamo vinto, seppur con un gol, ma non ne abbiamo subito e questo è sicuramente un fatto importante, però, oggi non abbiamo giocato bene. Il primo tempo abbiamo giocato benino, nel secondo tempo siamo stati lunghi e la squadra si è spaccata in due. Una questione di preparazione? Non credo. Dobbiamo dare tutto perchè dobbiamo entare nei gironi a tutti i costi."
A cura di M. Spampanato, Redazione CalcioNapoliNews.it