04 Agosto 2010 -- "Mi sento felice, il Napoli è la squadra giusta". Sguardo sereno, tono rassicurante, aurea che ha qualcosa di mistico, viso segnato dall'emozione. La prima conferenza di Edinson Cavani è eloquente più di quanto possano esserlo le semplici apparenze. Al fianco di Aurelio De Laurentiis, l'uruguagio ha spiegato le ragioni della sua scelta e le motivazioni che hanno animato il suo desiderio di vestire l'azzurro.
Ed è proprio il Presidente ad introdurre la presentazione.
"Abbiamo fortemente voluto Cavani, tanto è vero che l'abbiamo seguito per tre mesi. Poi dopo vari colloqui ho accorciato i tempi con Zamparini e mi sono esposto decisamente per poter acquistarlo. Zamparini ha capito che le nostre non erano chiacchiere ma fatti concreti. Crediamo tanto nel valore di Cavani e l'impegno profuso per averlo con noi ne è la migliore testimonianza".
Eccolo il "Matador". Sorriso angelico e risposte limpide.
Edinson, cosa ti ha spinto a venire al Napoli?
"La fiducia. Soprattutto la fiducia che mi ha mostrato la Società. Ho visto interesse e voglia da parte del Napoli. Sentivo di tante proposte ma l'unica squadra che ha mostrato davvero di credere in me è stato il Napoli. Ed io sento che è stata la scelta giusta"
Quanto è stata importante la 'parola' di Gargano?
"Walter lo conosco da tempo. Insieme abbiamo vinto il campionato con il Danubio. Mi ha parlato benissimo di Napoli e mi ha detto che se fosse per lui resterebbe a vita in questa città. Ed anche le sue parole mi hanno fatto chiudere il cerchio e decidere di diventare un giocatore del Napoli"
Com'è stato il primo abbraccio del San Paolo?
"Incredibile, non ricordo una accoglienza così bella. Mi sono sentito felice, ero veramente emozionato. Spero di ripagare i napoletani di tutto questo affetto. Ho già giocato da avversario al San Paolo e sempre ho sentito un tifo straordinario. Anche questa passione e questo clima, certamente, hanno contribuito alla mia scelta"
Che idea ti sei fatto del Napoli a distanza?
"E' una grande squadra ed un gruppo fortissimo. Mi ha sempre colpito la convinzione con la quale affrontavano le partite. E' una squadra che crea tanto, che gioca un bel calcio ed è una cosa che mi è sempre piaciuta"
Adesso con Cavani sarà un Napoli stellare?
"Io credo tanto nel gruppo. Non mi interessa essere protagonista, piuttosto ciò che mi sta a cuore è diventare un buon compagno di squadra. Solo attraverso la squadra si può vincere. Qui ho trovato tanti campioni e devo ringraziare tutti per l'accoglienza. Mi sento già a casa mia e non vedo l'ora di entrare in piena forma per potermi integrare al meglio".
Che impressione hai avuto dall'impatto con Mazzarri?
"Mi ha parlato tanto in questi giorni. Mi ha spiegato tutto dell'ambiente, delle ambizioni della Società e della passione della città. A me piace considerare un allenatore come un compagno più grande che possa aiutarti sia in campo che nel privato. Mazzarri mi sembra proprio una persona fatta così e spero di conoscerlo sempre meglio col passare del tempo".
Cosa ti ha lasciato l'avventura Mondiale?
"La cosa più bella è stata l'unione e lo spirito della nostra squadra. Nessuno avrebbe scommesso un euro su di noi, ed invece l'Uruguay ha mostrato che con valori tecnici e morali si può arrivare lontano. Credo di essere maturato molto in ogni senso dopo il Mondiale"
E adesso cosa ti aspetti da questa avventura col Napoli?
"Io sin da piccolo ho sempre mirato al massimo, alla vittoria. Ho voglia di vincere e qui ho trovato una squadra che ha grandissima voglia di puntare in alto. Non faccio promesse ma ciò che voglio dire è che darò il massimo per la squadra affinchè si possa arrivare più lontano possibile in ogni competizione".
Lavezzi ti ha dato il numero sette, un bel gesto...
"Ringrazio tanto il Pocho. Per me è un numero importante e sono contento che un grande campione quale è Lavezzi abbia avuto questa cortesia nei miei confronti. Il numero 7 per me ha valore spirituale e significato religioso. Chi conosce la Bibbia sa che cosa rappresenta per un credente il numero 7".
Tu sei un "Atleta di Cristo". Hai qualche rituale che porti con te in campo da fedele?
"Alzo le braccia al cielo, quando entro in campo e quando segno. E' il mio modo per ringraziare il Signore"
FONTE: SSCNAPOLI