16 Marzo 2003 -- La partita di oggi sarà fondamentale per il proseguio del campionato, l'imperativo è uno solo: vincere!
Non vi è altro risultato, infatti un pareggio non servirebbe a niente, mentre una vittoria avrebbe il duplice vantaggio di accorciare la classifica su di una diretta concorrente per non retrocedere, infatti il Verona è a soli 5 punti di distanza ed è chiaro che una vittoria contro la squadra scaligena porterebbe gli azzurri a meno 2.
Ma una vittoria in questo momento è decisiva forse ancor più perchè ridarebbe speranza ad un ambiente ormai affranto e disperato e sopratutto ridarebbe forza e morale in primis a Colomba poi alla squadra e a tutto l'ambiente, consentendo di lavorare con maggior serenità e fiducia per il futuro.
Certo che il destino non sembra aiutare Colomba, visto che si ritrova alla guida di una squadra che ha avuto si dei rinforzi, ma che in questo momento si trova in piena emergenza in difesa, vista la squalifica di Stendardo e di D'Angelo e l'infortunio di Baldini che si è aggiunto a quelli precedenti di Savino e Sesa.
Comunque nonostante Colomba sia stato costretto a chiamare in prima squadra i giovani Platone, D'Agostino e ultimo il primavera Rivetti (centrale difensivo dell'85), il tecnico del Napoli si giocherà il tutto per tutto schierando un 3-4-1-2, questa la più che probabile formazione:
NAPOLI: Mancini; Troise, Bonomi, Bocchetti; Martinez , Vidigal, Marcolin, Montervino; Pasino; Dionigi, Stellone.
VERONA: Pegolo; Zamboni, Comazzi, Minelli; Cassetti, Mazzola, Italiano, Teodorani; Vieri, Abbruscato, Melis.
Ad arbitrare Napoli-Verona è stato chiamato Cassarà di Palermo.
È la sua prima direzione con gli azzurri in questo campionato. I precedenti: tre vittorie, tre sconfitte. Mai un pareggio. Il Napoli ha vinto con lui a Verona, col Chievo (1-2); al San Paolo, col Cosenza (1-0) ed a Bari (0-1). Ha perso a Brescia (3-1), a Fermo (3-2) e ad Empoli (1-0).
Non è l’ora dei processi, adesso. In queste ultime tredici giornate del campionato bisognerà pensare soltanto a fare i punti necessari per evitare una nuova, più grave onta: la retrocessione in serie C.