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A Fiumicino amarezza e fischi
La nazionale di calcio è rientrata in Italia. Cannavaro:" Contestazioni? La gente ha capito".

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26 Giugno 2010 -- Dopo l'amara eliminazione dai mondiali in Sudafrica, la nazionale di calcio e' rientrata in Italia. Gli azzurri, usciti alle 8 e 30 dalla sala arrivi, sono stati contestati: una ventina di tifosi ha accolto i giocatori con ripetute grida: "Vergognatevi, vergogna". I bersagli più colpiti sono stati Cannavaro e Gilardino. Gli azzurri sono quindi sfilati, mestamente ed in silenzio, protetti da un cordone di agenti di polizia e alla spicciolata. Ad attendere gli azzurri anche un "plotone" di giornalisti e fotoreporter.

Poche le parole dette da capitan Cannavaro: "Contestazioni? La gente ha capito". E Pazzini invece non vede l'ora di girare pagina: "Ora voglio andare subito in vacanza e mettermi dietro le spalle questa brutta avventura e smaltire la delusione". Tra gli azzurri Montolivo parla di amarezza mentre Gilardino ringrazia Lippi.

In aereo, invece, si era consumato lo sfogo di Simone Pepe. "Chi scrive per Il Giornale tra di voi? Non c'è nessuno? Allora visto che ha messo 11 bare azzurre in prima pagina fategli sapere che è un becchino". L'aereo che riportava gli azzurri in Italia dopo la disfatta al mondiale era appena partito, quando il neojuventino, brandendo una copia di ieri del quotidiano milanese (con una vignetta di Forattini molto dura in prima pagina) si è avvicinato in coda, dove si trovavano gli inviati al seguito: voce alta, visibilmente alterato, il giocatore ha gettato ai cronisti il quotidiano. "Le bare - ha poi spiegato - sono davvero troppo, una cosa vergognosa. Se noi siamo morti, chi ha deciso di pubblicare una cosa del genere è un becchino. E se tanto mi dà tanto, mi verrebbe da dire che spero gliela facciano presto a lui, una bara: ovviamente non azzurra ma di colore marrone".

E' un mesto rientro. Dal 777 Alitalia sono sbarcati poco dopo le 8 il presidente federale Abete, il Ct Lippi ed alcuni giocatori: il capitano Cannavaro, Pepe, De Santis, Quagliarella, Bonucci, Montolivo, Gilardino, Pazzini e Di Natale. Tra gli ultimi a scendere le scalette dell'aereo De Rossi, l'unico dei quali sotto l'aereo ha ricevuto qualche incitamento da diversi operatori aeroportuali che si erano lì radunati. Tra la quarantina di persone sbarcate, compreso parte dello staff tecnico, anche Riva, Peruzzi e Di Livio.

Lungo il tragitto dall'aereo alla sala arrivi tutti sono rimasti in silenzio, sulla navetta bus, alcuni con indosso occhiali da sole: sguardi tesi, gli unici a dispensare qualche sorriso De Rossi e Di Natale. Una volta giunti nella sala arrivi, dove ora gli azzurri sbarcati stanno attendendo i bagagli, si è radunata spontaneamente una piccola folla di viaggiatori in quel momento presenti che ha circondato, incuriosita, la delegazione azzurra, alla quale è stato fatto un piccolo cordone di agenti di polizia e militari della Guardia di Finanza. Il tutto avviene tranquillamente, non ci sono, per il momento, né contestazioni né sfottò, anzi molti scattano foto ricordo ed i più gettonati di tutti sono De Rossi e Quagliarella. Anche capitan Cannavaro si è concesso a foto ricordo con alcuni dei viaggiatori in attesa anche essi dei bagagli.

Il Ct Lippi è stato tra i primi a lasciare lo scalo romano mentre tutto il resto del gruppo azzurro era ancora in attesa dei bagagli nella sala arrivi. Per oltre un quarto d'ora molti viaggiatori ed operatori aeroportuali hanno voluto scattare foro ricordo accanto ai protagonisti della fallimentare spedizione in Sudafrica. E' atterrato alle 10.06 all'aeroporto di Milano Malpensa il volo Alitalia da Roma Fiumicino con a bordo la parte di delegazione della Nazionale italiana rientrata da Johannesburg e che non si è fermata nella capitale. Al terminal 2 non si vedono tifosi. Solo un nutrito gruppo di giornalisti, fotografi e cameraman sta attendendo di fronte ad un varco lontano dall' aerostazione.