25 Giugno 2010 -- Aurelio De Laurentiis interviene ai microfoni di Marte Sport Live dopo la splendida prestazione di Fabio Quagliarella al Mondiale contro la Slovacchia. Peccato che non sia bastata a risollevare le sorti dell'Italia. Circolano addirittura strane voci, ovvero una Fifa contraria ad una nuova vittoria della nostra nazionale, è stato chiesto al patron azzurro: "A prescindere dalle dietrologia, le scelte di Lippi sono molto strane: o non capisce più nulla oppure si è fatto condizionare. Che bisogno c'è di far giocare tutta la partita a Iaquinta? A chi doveva fare il piacere? Mi auguro che questo condizionamento non ci sia, certo - se continuiamo in un clima di sospetto - mi viene da pensare che la qualificazione all'ultimo minuto degli Usa sia uno spot incredibile per diffondere il 'soccer' negli States. Ci vogliono forme di trasparenza totali, altrimenti è inutile disputare Mondiali ed Europei. Il calcio va rivisto e le regole vanno riscritte.”
"Lippi ha scelto in maniera tardiva Maggio e Quagliarella –ha continuato il patron azzurro - Quando li ho visti, ho detto finalmente". Le lacrime del 27enne di Castellammare di Stabia sono l'immagine più eloquente del Mondiale: "Potevano farlo giocare dall'inizio. Quagliarella-Di Natale sarebbe stato un tandem d'attacco di tutto rispetto. Ecco perché mi viene da pensare che forse Lippi ha avuto l'ordine di non far passare il turno, mi sembra assurdo, ma è tutto molto strano. Quagliarella è stato un grande investimento, ma tutti quelli del Napoli sono stati positivi. Forse li abbiamo pagati un po' troppo e probabilmente in B e in C si potevano fare contratti meno lunghi. Ho pagato lo scotto di entrare in un mondo di cui non sapevo quasi nulla. Abbiamo comunque un gruppo di giocatori importanti. I tifosi vogliono sempre un idolo nuovo, io li capisco, ma chi li rappresenta è la squadra. Lo sto capendo anche da questi Mondiali, il gruppo conta più di tutto".
Marchetti è stato preferito a De Sanctis: "Questa scelta non la capisco proprio. Il nostro portiere ha disputato un campionato straordinario". Hamsik? "Sono stato felicissimo. Io ieri ho tifato Napoli quando ho perso la fiducia nell'Italia. Si è qualificato anche Gargano e sono contento. Vuol dire che il nostro modo di fare calcio è vincente". Molti in città tiferanno per l'Argentina di Maradona: "E' una nazionale che mi incuriosisce. Maradona è molto serio nel suo ruolo e ha sposato questa causa, si sta comportando in maniera precisa e professionale. Lo vedo soffrire a bordo campo. Secondo me ci divertiremo, anche il Brasile mi è piaciuto. L'Uruguay potrà essere protagonista e gli Usa sono una sorpresa assoluta. Noi tifiamo per il bel calcio. Sono curioso di capire cosa accadrà con Germania, Inghilterra, Spagna e Olanda".
Oggi si chiudono le comproprietà: "Poi faremo un altro punto della situazione con Mazzarri - ha evidenziato De Laurentiis - Sarà lui a indicarmi chi vendere e chi comprare e poi vedremo quale operazione sarà possibile effettuare e se il nostro budget ce lo potrà permettere. Dobbiamo essere il massimo della legalità dal punto di vista finanziario, non voglio avere problemi tra due anni, quando saranno necessari bilanci cristallini. I conti dovranno essere sempre in ordine. E poi non capisco tutta questa fretta sul nostro mercato, abbiamo già una squadra buona. Mazzarri vuole una rosa di 21-22 giocatori". Le esigenze sono sempre le stesse: "Vorrei un difensore mancino, un centrocampista e un attaccante da doppia cifra. Noi già abbiamo Quagliarella e Hamsik. Mi darò da fare per rispettare quanto ho detto, ma mi devo sempre confrontare con Mazzarri e Bigon: è facile comprare, l'esigenza di vendere - però - è necessaria. Non possiamo tenerci in casa gente che non è da Napoli. I tifosi non devono temere. Faremo grandi cose".
De Laurentiis parla anche della situazione Fred anche se non nomina mai apertamente l'attaccante brasiliano: "Non mi riferisco solo a lui, ma anche ai nomi argentini che mi sono stati attribuiti. Ho fatto svolgere pure un provino a Castelvolturno a un giovane (Joel Acosta, ndr) e se non l'ho comprato, un motivo ci sarà. Se io non ho un posto libero per un extracomunitario, non si può dire che sto trattando un giocatore extracomunitario. Magari mi sono soltanto informato, qualora ce ne fosse la possibilità e non svenderò nessuno per liberare un posto. E poi non ho ceduto i nostri gioielli, mi sembra la notizia più importante. Poi se arriva un pazzo con un'offerta da capogiro, ne prendiamo atto. Persino l'Inter lo ha fatto".
Estratto da RadioMarte