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Contini, addio a Napoli
Il difensore ha voltato pagina, alla società partenopea 2 milioni di euro.

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22 Giugno 2010 -- Adios, capo: tre anni dopo, Napoli è il passato, uno scampolo di carriera, sessantacinque partite e un congedo graduale, quasi senza un perché. Cose di calcio, cose che capitano, ma il futuro è adesso, in Spagna, al Saragozza, e in dote al Napoli, quasi come un cadeau, restano due milioni di euro da incassare a rate. Adios, Contini, che le valigie le aveva già fatto a gennaio, a sorpresa, quando s’era ritrovato ad essere eccedenza, lui ch’era divenuto un titolare quasi inamovibile delle prime due stagioni, con Reja e con Donadoni: ma, all’improvviso, il vento era cambiato e da quella serata di Torino, dall’assist involontario però clamoroso per Giovinco, un po’ ne era stato travolto. Il primo affare in uscita danza tra un fax e l’altro, tra garanzie bancarie e dettagli in via di definizione: ci sono le firme, c’è la disponibilità del calciatore, c’è ormai ogni condizione affinché si chiuda. Contini al Saragozza per due milioni di euro da pagare in tre anni, quei trentasei mesi che il difensore vivrà immerso nell’oro d’un contratto sontuoso a scalare: 800, 850 e 900 mila euro e aspettando magari che si giochi l’amichevole compresa nell’affare, al san Paolo.

Contini, il capo; o Contini, lo Scamarcio del san Paolo: tre anni in chiaro scuro, una stagione di lusso, da splendido esemplare, e una in controtendenza, serate esemplari e qualche erroraccio qua e là. Però, allo stato attuale, il primo getto di danaro fresco che il Napoli coglie con soddisfazione, mette in cassa e aspetta di reinvestire per il difensore (mancino) che piace a Mazzarri.

In Spagna, c’è un Contini che abbonda su ogni giornale, com’è giusto che sia, perché il suo avvento, al Saragozza, è coinciso con la rinascita di un club che sembrava destinato alla retrocessione e che invece s’è salvato di slancio: e fa niente, se nell’euforia, ci si possa dimenticare quella bambola rimediata da Messi e finita per essere cliccata ad oltranza su internet. Il semestre spagnolo di Contini è stato soddisfacente al punto da valere una riconferma e l’attenzione che si riserva ad una star, che ha ricambiato con sentimento: «Sono felice di poter giocare nel Real Saragozza e spero di ricompensare l’affetto della gente con prestazioni degne di nota. I tifosi mi sono stati vicini dal mio primo giorno e ciò ha inciso molto sulla mia decisione. Mi sono sentito amato e questo è importante» .

Napoli resta una traccia del suo passato, due anni e mezzo da protagonista prima di rendersi conto che il tempo stava per scadere, che conveniva accettare la svolta del destino e tenersi quel po’ di ricordi stretti a sé: la qualificazione all’Intertoto, la rete inutile a Torino, un ambientamento istantaneo con il gruppo e con l’ambiente e due milioni di «lascito»: almeno i conti tornano.
A. Giordano
C.d.S.