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Mazzarri sogna Gila
E' il bomber della Fiorentina la prima scelta del tecnico degli azzurri per l'attacco

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07 Giugno 2010 -- Gilardino piace, Fred meno, Denis potrebbe restare. Walter Mazzarri dice la sua sul mercato a margine della presentazione della "Scuola Calcio SSC Napoli", una serie di Dvd nei quali gli azzurri e lo stesso tecnico si industriano in un corso accelerato di calcio per i più giovani. Il tecnico fa catenaccio quando si parla di mercato, ma qualcosa emerge: "Gilardino? Chi non vorrebbe averlo? E' il centravanti della Nazionale, a quale tecnico non piacerebbe? Fred? Non lo conosco. Mi ha fatto piacere conoscere Balotelli, ma non ha senso parlare d'altro". Brevi battute, perché anche per il tecnico la priorità è sfoltire la rosa, tema centrale anche del vertice informale con Bigon tenuto ieri a Sorrento: "Prendere nuovi giocatori se prima non si fa una scrematura dell'organico è impensabile. Non posso portare 37 giocatori in ritiro, più della metà non mi ascolterebbe. Devo valutare anche molti calciatori che tornano alla base e che non conosco di persona".

Tra questi ci sono Blasi e Datolo, due elementi che potrebbero fare comodo. "Blasi è un signor giocatore, non si gioca per caso nella Juventus, vedremo però se resterà con noi. Dal direttore e dal presidente ho ottenuto la possibilità di parlare con ogni nuovo giocatore, o con quelli che tornano, prima della firma sul contratto. Tutti devono sposare in pieno il progetto Napoli, voglio solo gente motivata che accetta le mie scelte. Datolo è un giocatore importante e con lui ho un ottimo rapporto, a gennaio però chiedeva spazio. Verificheremo queste cose anche con lui".

Di possibili acquisti Mazzarri non parla ("Sono per il rispetto dei ruoli, di mercato parlatene con il ds e con De Laurentiis") ma una parolina anche su Inler scappa: "Lo svizzero è bravo, Denis ha dato un contributo importantissimo alla nostra stagione, ho un gran rapporto umano con lui. Se dovesse pensare di avere poco spazio varrebbe il discorso fatto a gennaio con Datolo". Il bomber da 20 gol è un obiettivo, anche se per il tecnico toscano è sbagliato parlare di numeri: "Quanti attaccanti da 20 reti a stagione al mondo ci sono? E quanto sono accessibili o sul mercato? Noi non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, e poi a noi serve chi aumenta la percentuale realizzativa. Il mercato è bloccato, la crisi si avverte anche nel calcio". Un punto per il tecnico è focale: "Il Napoli riparte da una base importante: siamo arrivati sesti e siamo competitivi. L'Europa League sarà per tutti un'esperienza di crescita". Il messaggio è chiaro: in attesa di tre acquisti di rilievo è già confortante ripartire dalla rosa dello scorso anno.
La Repubblica.it