26 Maggio 2010 -- "Non ci speravo più. Sono soddisfatto di potermi giocare il posto. Dopo l'infortunio dell'anno scorso, pensavo che il treno fosse passato. Invece sono riuscito a rientrare e ho fatto bene. - Ha dichiarato Christian Maggio impegnato nel ritiro del Sestriere - Io e i miei compagni del Napoli abbiamo disputato una grande stagione, riconquistando meritatamente l'Europa. Sono molto contento di essere qui con l'Italia e spero di poter restare nella lista dei 23, se Lippi è d'accordo".

Il centrocampista vicentino non è in bilico, a differenza del compagno di squadra Quagliarella. Maggio, nonostante la sua rispettosa prudenza ("C'è tanta concorrenza e le scelte finali spettano solo all'allenatore"), farà parte sicuramente parte dell'Italia nell'imminente spedizione in Sud Africa, con buone chance di conquistare anche una maglia da titolare. "Farò tutto quello che posso per mettermi in evidenza, ho perfino rinunciato al viaggio di nozze per mettermi subito a disposizione di Lippi", ha raccontato a radio Marte il pupillo di Mazzarri, partito per il ritiro del Sestriere all'indomani del suo matrimonio con la moglie Valeria.

Anche Maggio, corteggiato dalla Roma, è al centro di qualche voce di mercato. Ma il futuro del centrocampista sarà ancora nel Napoli. "Ci aspetta una stagione davvero affascinante, tra coppe e campionato. Ne parlo spesso con De Sanctis e Quagliarella pure nel ritiro della Nazionale. Vediamo prima chi arriverà: le partite saranno tante e avremo bisogno di tanti giocatori. A prescindere dai rinforzi, però, sono convinto che possiamo continuare a fare bene. Sarà fondamentale iniziare la nuova avventura nel miglior modo possibile e mantenere sempre la giusta umiltà: è questo il segreto per raggiungere grandi obiettivi".

Maggio è pronto al definitivo salto di qualità, in Nazionale e nel Napoli. Ottima la sua stagione con Mazzarri: cinque gol e prestazioni di alto livello, che hanno conquistato anche Lippi. Il Mondiale è vicino e una maglia da titolare non sembra impossibile, per il centrocampista veneto. Ma lui giura di non pensarsi. "E' già un onore far parte del gruppo. Un anno fa, di questi tempi, ero in convalescenza dopo l'operazione al ginocchio. Il treno è passato di nuovo, quasi non ci speravo più".

Estratto da www.repubblica.it