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"Voglio un grande bomber, Toni? Si può fare"
Il presidente De Laurentiis apre al possibile arrivo dell'attaccante del Bayern

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24 Maggio 2010 -- "Voglio regalare a Mazzarri e ai miei soci tifosi una prima punta di valore, che possa segnare più di venti gol". Aurelio De Laurentiis ricambia gli auguri per il suo 61esimo compleanno con una promessa. "Ma non mi va di fare nomi. Deve essere un giocatore che sposa in pieno la nostra causa. Un tipo alla Totti: grande campione e romanista. Luca Toni? Mi sta simpaticissimo: Napoli potrebbe coccolarlo come una mamma e dargli una bella ribalta. Da qui a dire che faremo un accordo ce ne passa, però", si limita ad aprire uno spiraglio il presidente, lasciando intendere di preferire la politica dei giovani. "Ho già detto che non cerchiamo la meteora o il grande splash. Abbiamo bisogno di giocatori che traino la squadra per quattro o cinque anni e crescano con noi, come è successo con Hamsik, Lavezzi e Gargano". Anche Fabio Cannavaro lancia messaggi: ''Sono un capitano senza contratto - dice dal ritiro della nazionale - l'opzione per il rinnovo con la Juventus è scaduta". E Napoli potrebbe essere la tappa finale della sua carriera.

Un'ora di intervista a radio Marte, l'emittente ufficiale del club. Piatto forte il mercato, con uno schizzo di veleno. "Acquisti? Ci vuole molto per costruire, ma poco per sfasciare. Con questa squadra siamo già arrivati in alto, dove vogliamo andare di più? Tanto lo scudetto non ce lo farebbero vincere", è l'amara convinzione di De Laurentiis, che si sente una vittima collaterale dello scandalo di Calciopoli. "Il giusto lavoro della magistratura di Napoli ha creato turbative al calcio italiano e qualche volta ho il dubbio che ne paghiamo noi le conseguenze". E' una certezza, invece, l'impegno del presidente azzurro per il futuro. "Ormai il pallone riempie le mie giornate per due-terzi, devo solamente stare attento a non farmi trascinare nel vortice. Se le regole cambiano, però, sono sicuro che ci divertiremo moltissimo. Sogno una nuova lega europea con 40 squadre, le prime 8 classificate dei cinque tornei continentali più forti. Platini dovrebbe rinunciare a un po' di fatturato, invece di essere preda dei media. E' assurdo, per esempio, far giocare le partite di Europa League di giovedì sera. Coppe e campionati devono essere armonizzati".


De Laurentiis ama fare di testa sua. "L'ho fatto anche quando presi il Napoli. Tutti me lo sconsigliavano, invece non ci pensai due volte. Pur sapendo di dover partire dalla serie C. In questi sei anni ho imparato molto in fretta, a costo di sacrificare un po' il cinema. Sono state tutte stagioni esaltanti: è una grande esperienza, non un'avventura". Il prossimo obiettivo è vincere. "A Moratti ho detto che è stata lunga: ci ha messo 45 anni, poi ce l'ha fatta. Io sono qui solo da sei, ma non ne chiedo altri 39 per vincere la Champions". Il punto di partenza è la conferma di Mazzarri. "La continuità è fondamentale. Io sono monogamo nella vita e anche nel lavoro. Ho trovato un tecnico che sa tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. E me lo tengo stretto".
La Repubblica.it