Ricorso Conto tv Il Tribunale civile di Milano non sospende gli effetti del contratto tra la Lega calcio e Sky
24 Maggio 2010 -- Il Tribunale civile di Milano, respingendo il ricorso cautelare di Conto Tv, non ha sospeso gli effetti del contratto tra la Lega calcio e Sky per la trasmissione delle partite di serie A delle prossime stagioni. Il contratto vale 1.149 milioni di euro.
A respingere il ricorso della emittente satellitare toscana è stato il giudice della Sezione specializzata proprietà industriale Claudio Marangoni. Conto Tv chiedeva di 'congelare' gli effetti del contratto tra la Lega Calcio e Sky perché, a suo dire, il bando di gara sui diritti tv delle prossime due stagioni non aveva rispettato i criteri della concorrenza. La decisione era molto attesa dal mondo del calcio e dai club di serie A. Infatti, molte squadre, con il contratto ancora valido, avranno la possibilità di mettere a bilancio la rispettiva quota dei diritti televisivi e, dunque, di muoversi sul calciomercato, di pagare gli stipendi ai giocatori. Alcune piccole e medie squadre, se ci fosse stata la sospensione, avrebbero anche rischiato di non potersi iscrivere al prossimo campionato. Nei mesi scorsi Conto Tv aveva 'vinto' un simile ricorso cautelare, che però poi era stato annullato dalla Corte d'appello che aveva stabilito la competenza a decidere della Sezione specializzata proprietà industriale, il cui provvedimento è arrivato oggi.
Il Giudice- Conto Tv non ha "sofferto particolari svantaggi nella teorica possibilità di accedere" al pacchetto che ha assegnato i diritti per trasmettere le partite. Lo scrive il giudice civile Claudio Marangoni nelle motivazioni del provvedimento con cui ha respinto il ricorso dell'emittente toscana, che chiedeva di sospendere gli effetti del contratto fra la Lega Calcio e Sky per la trasmissione delle partite delle prossime due stagioni. Nelle 28 pagine il magistrato, in sostanza, spiega che nel bando di gara di assegnazione dei diritti per le partite di serie A è stata garantita in modo sufficiente la concorrenza e la possibilità anche per gli operatori televisivi più piccoli di accedere ai diritti, potendosi mettere insieme. "Non pare - scrive il giudice - che la ricorrente (Conto Tv, ndr) al di là delle differenze di dimensioni finanziarie ed organizzative innegabilmente esistenti rispetto alla concorrente Sky Italia Srl, abbia sofferto particolari svantaggi" nella possibilità "di accedere allo stesso pacchetto platinum live, per ciò che riguarda in particolare il suo profilo tecnico-organizzativo".
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