19 Maggio 2010 -- Si parte: destinazione Europa. Per scovare qualche giovane su cui investire per il futuro, per intrufolarsi nel mercato standosene lontani dagli occhi di bue che accecano e rovinano. Il Napoli va in missione lungo il Vecchio Continente, sguinzaglia Riccardo Bigon e i due osservatori, tiene chiuse le idee a doppia mandata, cercando di non far trapelare nulla, ignaro che dalla penombra del mercato emergano comunque indizi. Inler, ad esempio, non s’è dissolto: è finito alle spalle di Guarente, certo, bloccato in attesa di sviluppi, però rimane lì, in quell’angolo della memoria, che governa ogni dettaglio sullo svizzero.
E’ un momento di calma apparente, ma all’Udinese piace Denis: è quello l’... assist nella manica per mischiare le carte e rimettersi a discutere. E’ il conguaglio che fa la differenza: Bigon s’è cautelato ascoltando l’Atalanta e l’analisi dei costi e delle caratteristiche lascia propendere per Guarente, da strappare con una manciata di milioni di euro e il prestito o la comproprietà di Hoffer. Ma se da Udine dovessero abbassare le pretese...La prima mossa è in fase embrionale, il mercato sembra paralizzato ma le voci si allungano nell’etere: a Radio Reporter, Franco Zuculini, 20 anni, s’è lanciato con l’entusiasmo della giovinezza. « Io so che c’è in piedi una trattativa con il Napoli, ma non so cosa voglia fare di me l’Hoffenheim, se c’è la disponibilità al prestito » .
I sette milioni di euro investiti dai tedeschi un anno fa indurrebbero a rimuovere l’ultima ipotesi, ma la conferma sulla chiacchierata è l’ennesima conferma che al di là dell’ufficialità qualcosa si muove. E qualcuno rientra: tra questi, Emanuele Blasi, dirottato a Palermo nell’estate scorsa, rimasto nelle retrovie a lungo, napoletano per fine prestito e con la voglia matta di ricominciare espressa attraverso Radio Marte: « Mi metterò a disposizione di Mazzarri, mi giocherò le mie carte, spero di poter rimanere. Tornassi indietro, non andrei mai via di qua ».
C’è fermento, nonostante l’empasse, c’è il desiderio di dare una scossa, e lo stop & go è una caratteristica del mercato: Victor Ruiz, la prima scelta difensiva, un ventenne entrato immediatamente nelle grazie di De Laurentiis ( « mi piace, eccome ») viene ritenuto incedibile dall’Espanyol; il Napoli ha dato da un bel po’ un’occhiata in giro e vuole mancini difensivi: nell’ordine, sondaggi per Mantovani del Chievo, che ha pretendenti ovunque e che piace sufficientemente a Mazzarri; poi Bocchetti del Genoa, un target economico evidentemente più elevato; e, per chiudere, Britos del Bologna, «prigioniero» però allo stato attuale della situazione societaria. E, a chiudere, ma si fa per dire, capitolo stranieri: scrivono in giro per il mondo che il ventenne Boquita del Corinthias sia finito nell’agenda dei dirigenti del Napoli.
Che è capiente: contiene pure il nome di Isla, cileno dell’Udinese, rappresentato da Leo Rodriguez, al quale vengono attribuite dichiarazioni dal quotidiano sudamericano Terra: « Ho parlato con Bigon, al Napoli piace Isla. Lo seguono ». C’è carne al fuoco, ma son giornate di fumate nere per tutti: Pazzini rimane saldamente in cima ai pensieri del Napoli, consapevole delle difficoltà create dalla Champions doriana; e allora, sperando in un ridimensionamento delle richieste del Catania per Maxi Lopez o di un dietro- front di Cellino, deciso a tenersi stretto Matri, si parte. Missione possibile: dragare l’Europa. Mentre Quagliarella si lancia con la sua fuoriserie da mare, un primatist G41 Aerotop Evolution. Il varo, in giornata, prevedeva una sorta di cerimonia pubblica, rientrata all’ultimo momento per la titolarità del Napoli sui diritti d’immagine del calciatore
A.Giordano
C.d.S.