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"Sconti del 50%"
Il patron del Napoli annucia sconti per la gara col Catania e torna sull'inserimento di giovani in rosa.

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26 Marzo 2010 -- Aurelio De Laurentiis è intervenuto in diretta radiofonica a Radio Marte Stero ed ha annunciato di aver ridotto i prezzi per la gara col Catania: "Stamattina ho bloccato le vendite e le ho riaperte a mezzogiorno obbligando a fare il 50% di sconto su quelli che erano stati i prezzi predeterminati. Abbiamo cominciato a vendere i biglietti con la Juve ed il Catania già due settimane fare. Allora come fare coi tifosi che hanno già acquistato il biglietto? A questi signori chiedo scusa e so che non è abbastanza, allora chi ha acquistato il biglietto col Catania a prezzo pieno ed è venuto a vedere la partita con la Juve...c’è la gara col Parma...loro avranno il prezzo dimezzato presentando il biglietto, perché abbiamo visto che è difficile a livello burocratico-fiscale restituire i soldi in uno scorso campionato quando avevo preso una decisione del genere. Agli abbonati, riconoscerò questo sconto l’anno prossimo facendo pagare l’abbonamento non per 19 gare, ma per 18 gare e mezzo".

Il patron è poi tornato come suo solito sulla necissità di svecchiare il calcio e sull'uso di giovani in rosa, visto che, finalmente, è pronta la rete di osservatori per la scoperta di nuovi talenti: "Mi sono messo in testa di trovare dei 18enni, dei 19enni, dei 20enni da inserire in squadra: i giovani sono il futuro. I giovani - ha detto De Laurentiis - se non sbagliano non imparano, non si costruiscono i campioni se poi non giocano mai. Non voglio arrivare ad un Napoli che poi giochi con tutti 30enni e poi non c’è più nulla perché non si è costruito. Hamsik è arrivato che aveva 20 anni, adesso ne ha 23 ed è giovanissimo eppure si comporta con quella maturità che appartengono ad un 30enne. Valutare i giocatori sta alla società tutta, da Mazzarri a Bigon agli osservatori ed ai procuratori. Ci stiamo riorganizzando alla grande per continuare questa corsa del Napoli. Non dobbiamo guardare alla classifica solo oggi, io devo vedere la classifica anche fra tre, fra cinque, fra dieci anni. Devo far capire ai miei colleghi che se continuiamo con queste regole non andiamo da nessuna parte, perché siamo alla preistoria non c’è mentalità industriale: organizzino le serie inferiori, organizzino tutto cioè che è la parte giovanile, ma non ci rompano le scatole su quello che noi industriali sappiamo benissimo cosa fare. Io a 60 anni nego che qualcuno mi debba dire come bisogna fare solo perché è presidente di qua o di questo o di quello. Facciamo i paragoni su quello che si è fatto su di un piano industriale e poi vediamo. Il Milan guarda a Mario Yepes trentenne? Devo dire che è bravo, è uno che se pensi che devi fare una coppa va bene, ma io non mi metto a discutere la politica di un altro club".

Ritornando sulla vittoria con la Juve ha detto che bisogna mantenere "l'equilibrio e restare coi piedi per terra, anche per la gara col Catania sarà molto più dura di quella con la Juve".

A cura di CalcioNapoliNews.it