15 Marzo 2010 -- Il ritorno al gol di Lavezzi al San Paolo ( mancava da gennaio 2009) e soprattutto lo smalto ritrovato dopo il lungo stop a causa dell’infortunio lasciano ben sperare per il futuro immediato. Ma anche la convincente prestazione di Zuniga è stato un segnale importante in vista del trittico di gare che attende il Napoli prima della volata finale: il Milan a San Siro, Juventus e Catania in casa, tutto nel giro di quindici giorni. Lavezzi e Zuniga, due giocatori ritrovati per Mazzarri che per la prossima partita potrà contare anche su Cannavaro e Grava, quest’ultimo guarito dallo stiramento ed in attesa solo di migliorare la tenuta. Ieri l’argentino ed il colombiano, scortati dalle rispettive compagne, hanno profittato dei due giorni di riposo concessi dal tecnico per trascorrere un paio di giorni a Milano. Lì possono contare su tanti amici e fare shopping indisturbati. Ed anche prendere confidenza con un ambiente che li vedrà protagonisti domenica prossima.
Con Lavezzi al meglio dovrebbe giovarsene anche la manovra d’attacco del Napoli. Lo si è potuto notare già con la Fiorentina. Il Pocho è l’unico elemento in grado di portare scompiglio nelle difese avversarie. Ha realizzato un gol, per giunta di testa, esecuzione insolita per lui; si è procurato un penalty non accordato; spesso ha creato seri grattacapi alla difesa viola. Può e deve ancora crescere l’attaccante argentino. Altri sette giorni di preparazione gli serviranno appunto per ritrovare quell’esplosività che occorre per mettere in crisi anche i difensori del Milan. Anche i progressi di Zuniga hanno confortato non poco Mazzarri. Nel dopo gara, il tecnico del Napoli confidava di aver apprezzato la personalità con cui il colombiano aveva presidiato la fascia sinistra ed anche la vivacità mostrata nelle proiezioni offensive. Sottolineando che non è quella la sua fascia di pertinenza e che in futuro Zuniga sarà prezioso per dare una pausa a Maggio o anche per avvicendarsi con altri compagni del centrocampo o della difesa.
L’ex giocatore del Siena, al secondo anno in Italia, aveva solo bisogno di ambientarsi a Napoli e di migliorare la condizione atletica. Appena venticinquenne, Juan Camilo Mosquera Zuniga, già nazionale nel suo Paese, è legato al Napoli fino al 2014. Sulle sue qualità tecniche, mai avuto dubbi. Semmai sulla cifra dell’acquisto: troppi 8 milioni di euro. Ma bisognava solo avere pazienza e farlo integrarlo nel gruppo e negli schemi dell’allenatore. Oggi Zuniga si propone come un jolly a disposizione di Mazzarri, nell’attesa che batta un colpo anche Dossena, colui che avrebbe dovuto garantire sprint sulla fascia sinistra, alla stregua di Maggio sull’out destro
Rino Cesarano
C.d.S.