07 Febbraio 2010 -- PROLOGO - L'Udinese non vince da 71 giorni, il Napoli è alla ricerca del 16esimo risultato utile consecutivo. Mazzarri, ancora privo di Lavezzi, si presenta ad Udine senza Aronica squalificato e con il solito 3-4-2-1 con De Sanctis tra i pali, poi Campagnaro, Cannavaro e Grava in difesa, Maggio, il rientrante Pazienza, Gargano e Dossena in campo dal primo minuto nella mediana, quindi Hamsik e Quagliarella dietro Denis. Sul fronte avversario, De Biase deve fare a meno di Zapata e Sanchez squalificati e schiera il 4-3-3 con Handanovic tra i pali, poi Isla, Coda, Lukovic e Pasquale, a centrocampo Inler, D'Agostino ed Asamoah, e in attacco il tridente tutto napoletano, Di Natale, Floro Flores, Pepe.
PRIMO TEMPO - Al 2' si vede il Napoli con un diagonale dal limite di Hamsik che Handanovic blocca a terra senza problemi. Al 5' la gara si mette in discesa per l'Udinese. Di Natale si invola sulla sinistra, la palla esce in fallo laterale, ma l'arbitro Damato ed il suo assistente, Stefani, non se ne accorgono, e l'Udinese guadagna un angolo. Campagnaro protesta a lungo e rischia di essere ammonito. Sul corner Damato assegna un rigore per l'Udinese ed ammonisce Maggio per una vistosa cintura ai danni di Asamoah. Sul dischetto, al 6', va Di Natale: De Sanctis respinge il tiro dagli 11 metri, ma la palla ritorna ancora sui piedi dell'attaccante friulano che rimette in rete portando la squadra di casa in vantaggio. Si ferma così a 548' minuti l'imbattibilità del portiere azzurro. Il Napoli appare frastornato e di sicuro non è il solito Napoli che siamo abituati a vedere. Al 12' ancora De Sanctis si dimostra super, uscendo sui piedi di Di Natale entrato in area di rigore da solo, sradicandogli la palla tra i piedi e salvando la propria porta. Al 19' prova darsi una smossa il Napoli e lo fa con un destro dal limite di Dossena che Handanovic devia in angolo, però il signor Damato di Barletta assegna una punizione per l'Udinese poiché ravvisa un fallo napoletano in area friulana. Un minuto dopo, al 20', il Napoli trova il pareggio: Denis, forse in fuorigioco, si inserisce in area su taglio di Hamsik, il suo sinistro però viene respinto da Handanovic con un piede, ma la palla torna a Maggio che, di destro, insacca alle sue spalle facendogli passare la palla tra le gambe. La squadra di Mazzarri continua a soffrire le incursioni di Di Natale e di Asamoah. Al 22' un destro dal limite di Inler deviato in angolo sulla destra da De Sanctis. Al 27' Asamoah va via sulla sinistra, mette al centro, si gira Floro Flores e calcia, la palla diventa un assist per Pepe che colpisce debole e così De Sanctis riesce a bloccare tuffandosi alla sua destra. Al 31' si rivede il Napoli con Hamsik che si incunea in area dalla sinistra, calcia in diagonale, ma Handanovic è attento e blocca a terra. Al 33' ancora Di Natale si invola sulla sinistra, la destra del Napoli, entra in area e calcia sul primo palo dove De Sanctis non si fa ingannare e ferma la sfera. Al 44' Quagliarella di testa colpisce la traversa, poi Maggio recupera la palla, ma viene steso in area, per Damato è simulazione e Maggio viene ammonito per la seconda volta e viene espulso lasciando il Napoli in dieci.
SECONDO TEMPO - Mazzarri, nonostante l'uomo in meno, decide di cominciare la ripresa senza cambi, ma semplicemente arretrando Hamsik a centrocampo, sulla destra, nel ruolo lasciato vuoto da Maggio espulso, giocando così con un 3-4-2. Al 2' Floro Flores entra in area, viene bloccato da De Sanctis, poi l'ex giocatore del Napoli commette fallo sul portiere e si riprende a giocare con una punizione per il Napoli. All'8' un calcio di punizione dal limite di Pepe termina di poco a lato con De Sanctis che controlla. All’ 11' risponde il Napoli con un tiro dal limite di Quagliarella che termina anch'esso di poco a lato. La partita è brutta con le due squadre molto lunghe, ma col Naapoli che è molto più quadrato rispetto al primo tempo, nonostante l'uomo in meno, dagli spalti piovono i fischi dei tifosi di casa. Dopo venti minuti di gioco ad effettuare il cambio e De Biase che deve rinunciare a D'Agostino per infortunio ed al suo posto inserisce Sammarco. Mazzarri inserisce qualche elemento 'fresco' buttando nella mischia Bogliacino per Denis. De Biase risponde inserendo Geijo per Pepe. La gara scorre via senza grosse emozioni. Hamsik lascia il posto a Cigarini, Lodi entra al posto di Asamoah. Nei minuti finali la pressione dell'Udinese comincia a sentirsi ed il Napoli costretto a difendersi nella propria tre quarti di campo. Al 43' ancora un legno salva la porta di Handanovic, infatti è il palo alla sua sinistra a respingere il tiro dal limite di Pazienza. Al 45' purtroppo per il Napoli, va in scena la 'dura legge del gol' secondo la quale, a gol mancato, segue un gol subito e così, su cross di Lodi, Di Natale, lasciato solo, ha tutto il tempo per prepararsi ed in mezza girata mettere alle spalle di De Sanctis che sfiora la palla senza riuscire a bloccarla. Due minuti dopo, al 47', col Napoli tutto sbilanciato in attacco alla ricerca disperata del pareggio, e con Grava che si ferma per consentire i soccorsi ad un giocatore friulano rimasto a terra, Di Natale, in contropiede, praticamente da solo, entra in area e mette a segno il terzo gol chiudendo definitivamente la gara
CONCLUSIONI - Dopo una partita che farà discutere a lungo ed innescherà un'altra settimana di polemiche, il Napoli e Mazzarri, dopo 15 turni, perdono l'imbattibilità perdendo contro l'Udinese. Ancora una volta tanta rabbia, non solo per la sconfitta maturata proprio in pieno recupero e per l'arbitraggio discutibile di Damato e dei suoi collaboratori, ma anche per la sfortuna che ultimamente non sta aiutando il Napoli, a cominciare dal rigore respinto da De Sanctis (il migliore in campo, non a caso), ma poi restituito sui piedi di Di Natale, per passare poi alla traversa di Quagliarella ed al palo di Pazienza, quando si era ancora sull'uno a uno. La sconfitta forse non è meritata, però va detto che il Napoli di oggi non è stato il solito Napoli. Infatti, l'avvio è stato abbastanza blando e gli azzurri, per l'occasione in maglia rossa, hanno sofferto oltremodo le incursioni sulle fasce di Di Natale e di Asamoah. Diversi uomini sono apparsi inconsistenti, a cominciare da Denis, per poi passare ad Hamsik ed a Quagliarella, ma anche lo stesso Maggio, è stato abbastanza ingenuo nel cinturare in piena area Asamoah e poi da parte di Gargano ancora troppi errori che cose buone.
Dunque, va bene recriminare per i legni, per l'arbitraggio e la sfortuna, ma alla fine bisogna fare anche un po' di autocritica ed ammettere certi errori, sia da parte dei giocatori che della società, visto che, anche oggi, si è avvertita l'assenza di un altro attaccante in panchina e si è tirato poco in porta, con la manovra che spesso è stata troppo articolata, mancando sempre il guizzo ed il passaggio finale. Guardando al futuro, speriamo che l'imbecillità di alcuni pseudo tifosi del Napoli che hanno creato disordini ad Udine, non contribuisca a rovinare il campionato azzurro, con magari qualche maxi squalifica. Intanto, dimentichiamo questa partita e ripartiamo dal quarto posto conservato, nonostante tutto, non dimentichiamo che l'obiettivo è comunque un posto in Europa (ovviamente speriamo quella che più conta), pensiamo all'Inter, confidando nel rientro di Lavezzi.
A cura di Michele Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it