23 Dicembre 2009 -- Aurelio De Laurentiis, intervenuto in diretta ai microfoni di "RadioRadio" rilancia le ambizioni del Napoli. "A Napoli, quando sono arrivato, con grande umiltà, ho fatto un resettaggio totale. Ho cercato di imparare in fretta. Anche nelle mie ultime decisioni come passare da Reja, forse troppo per dare ascolto agli altri e chiamare Donadoni, persona straordinaria ma forse poco idonea ad una piazza come Napoli. Ho puntato su Mazzarri e adesso stiamo ricalcando il tempo perduto. Non è tutto preciso ma siamo ancora in fase di studio e aggiustamenti che avverranno nella seconda parte del campionato e che ci sarà tempo di ottimizzare da giugno in poi. Sono assolutamente con la mano tesa verso i tifosi per abbracciarli. Sono anche quel mastino antipatico, certe volte, a difesa dei loro stessi interessi. Quando difendo gli interessi del Napoli e non permetto una disfatta economica, faccio solo i loro interessi".
De Laurentiis ha "un obiettivo vincente, nel senso di partecipare alle Coppe europee, speriamo di accedere alla più importante. Per competere e arrivare il più lontano possibile. Posso auspicare una maturazione del calcio, un resettaggio del calcio in chiave più industriale e meno istituzionale. La politica non ha mai abbandonato il calcio, sport che vedo come sport e industria. Non possiamo solo dire che la gente non va più allo stadio. Se vogliamo guardare ai nuovi stadi li dobbiamo guardare con un'altra ottica, non solo come impianti da 100mila spettatori. Nel prossimo futuro non sarà più un modo moderno di vedere e di fruire il calcio".