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24 Novembre 2009 -- Nella conferenza stampa a Castelvolturno Mazzarri chiarisce alcuni punti: “Prima della partita con la Lazio, ho detto che per me era importante la prestazione e che i risultati sono figli di tante cose, volevo avere dei riscontri. Dopo la partita di Catania, sono stato il primo a dire che la partita non mi erano piaciute tante cose nella prestazione di quella partita. Ogni tanto però bisognerebbe capire come è il calcio in questo in Italia, il campionato di serie A. Vedete il Catania cosa ha fatto al Palermo, la Juve prima che facesse il primo gol contro l’Udinese, la Fiorentina che perde in casa con il Parma, che si potrebbero fare tante considerazioni. Al di la di questo io ho fatto i complimenti alla squadra e li ho esortati a non ascoltare nessuno. Perché il mio fine è di dare un impronta ben precisa dal punto di vista del carattere, di non mollare mai, di una sinergia totale di gruppo. Mi sento di poter dire, che un gruppo così affiatato, unito, non mi capitava da anni di allenare. Ho letto che si tenta a minare il rapporto tra me ed i giocatori inventandosi le cose. C’è scritto da una parte”
Lavezzi, abbiamo giocato male, Mazzarri non è vero. Quando vedo queste cose, dopo trentuno anni che sono in questo mondo, credete che non capisco perché avvengano alcune critiche. Se ci perdiamo appresso a questo, non si costruisce nulla. Bisogna tenere al riparo da tutto questo i giocatori. Che si ragioni in base a come si preparano le partite, a quello che facciamo durante la partita. Io, da questo punto di vista contro la Lazio, considerando: il momento della Lazio, la forza della Lazio, per me il Napoli ha fatto una delle migliori partite, dal punto di vista di: impostazione tattica, di equilibrio. C’è mancato solo il gol dove non cerano spazi. Su questo sappiamo che bisogna raffinare qualcosa, ne abbiamo parlato con la squadra”.
C’è astinenza di gol- “Non c’è nessuna astinenza – spiega Mazzarri - nelle due ultime partite due pareggi di seguito, in un campo difficile ed in un momento particolare, fuori casa. Dove io per primo ho ammesso che meritava di più la squadra avversaria e ho fatto anche i complimenti al Catania. L’unica partita in cui ci è andata bene dal punto di vista del risultato. Sono stati fatti: tre gol con la Juve, due gol col Milan, due gol Bologna, un gol a Firenze, e creato tante palle gol. Il problema sarebbe che per due partite attacca e non segna?. Io sono contento, in sei giornate, considerando che se perdevamo contro il Bologna eravamo in zona retrocessione. Questo ci onora a me, a Bigon che siamo arrivati per ultimi. Ora siamo diventati una squadra da abbattere, vuol dire che siamo stati bravi nel creare certe cose. Se a Napoli si pensa al futuro, c’è voglia di crescere, bisogna analizzare le prestazioni al di la dei risultati. Io vigilo affinché la squadra esprima il proprio valore al meglio senza condizionamenti. Ecco perché ho dovuto dire alla squadra di non ascoltare nessuno. Questo momento particolare perché ho visto certe cose di cui si era parlato prima, il bicchiere io lo vedo mezzo pieno, invece si pensa a creare certe difficoltà. Ho sentito critiche su giocatori pazzesche, su Gargano, Lavezzi, Hamsik , giocatori che fanno il giro del mondo perché chiamati in nazionale, è normale che possono avere un po’ di svago personale”.
L’obiettivo è andare in Europa?- “Lo ha detto il presidente, io non lo mai detto – ha risposto il tecnico - Ho sempre detto di costruire nel tempo per avvivare agli obiettivi. Sarei un pazzo, sono arrivato da sei domeniche, subentrando in una situazione, conoscevo il Napoli da un ambiente esterno. Io vivo giorno dopo giorno per migliorare la mia squadra senza pormi obbiettivi. La prossima partita per me è sempre una finale. Non vorrei che le partite contro la Juve, con il Milan fossero considerate una normalità, dobbiamo mantenere l’equilibrio. Un pareggio venuto in un certo modo si prende come un casa negativa. Io voglio creare un equilibrio con la gente che vuole bene al Napoli, deve sapere che ci sono partite in cui ci sarà da combattere, che una partita negativa può succedere. Se si fa disfattismo per una mezza cosa o addirittura si va a cercare ciò che non esiste, sarò costretto a chiudere il corridoio fra voi e lo spogliatoio”.
Giovedì c'è il Cittadella - “La qualificazione non è scontata. Bisogna vincere sul campo” – ha sottolineato Mazzarri.
Il Parma? - “Io ora parlo solo del Cittadella.- La nostra mentalità deve essere che la prossima partita è sempre più importante- ha detto Mazzarri - Del Parma parlerò prima della partita”.
Modulo modello spagnolo?- “Se stiamo bene fisicamente posso anche schierare una squadra più spregiudicata – ha affermato il il tecnico toscano - Con la Lazio ad un certo punto avevamo tre punte più Hamsik e due esterni offensivi- e concludendo - Occorrerà però sacrificarsi di più”.