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Scoglio ammette gli errori
Il tecnico del Napoli fa il 'mea culpa' dopo la sconfitta di Cosenza: "Troppo lavoro in ritiro e modulo sbagliato in trasferta, cambierò".

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25 Febbraio 2003 -- Dopo la richiesta di chiarimenti avanzata dal suo presidente, Franco Scoglio non accampa scuse ed ammette le proprie responsabilità sulla sconfitta di Cosenza.
A dire il vero, il professore nelle concitate dichiarazioni post-gara aveva da subito ammesso le proprie difficoltà, dichiarando che alla fine del primo tempo avrebbe sostituito anche se stesso.

Dopo il duro intervento di Naldi, il professore torna sull'argomento e si assume le colpe che possono essere sintetizzate in tre punti: a) troppe amichevoli nel ritiro hanno imballato e svuotato la squadra; b) la scelta del modulo con tre attaccanti; c) il sacrificio di Pasino.

Anzitutto, la gestione del ritiro: il professore ammette di aver "esagerato" con le tre partitine (una al giorno) disputate a Paestum che probabilmente hanno fiaccato la squadra, ma il tecnico fa anche riferimento ai carichi di lavoro atletico: "Abbiamo lavorato sulla resistenza, ed a Cosenza sembravamo un diesel contro una ferrari, ma più avanti recupereremo anche sul piano della velocità e colmeremo questa lacuna, sin dalla prossima gara col Bari".

Dopo la questione atletica, Scoglio ammette anche l'errore tattico: in settimana aveva più volte annunciato di voler cambiare modulo, salvo poi ritornare sui suoi passi e schierare contemporaneamente Dionigi, Stellone e Pasino, anche se il trequartista è stato costretto a fare il mediano ed anche su questo il professore riconosce l'errore: "E' vero, ha giocato fuori ruolo, si è sacrificato".

La debacle di Cosenza, però, sembra aver definitivamente convinto il professore che la sua squadra, almeno in trasferta deve cambiare modulo: si passerà ad un 4-4-2, con un attaccante in meno ed un centrocampista in più.
"Me ne frego se qualcuno mi accuserà di avere scarsa coerenza: dopo aver fatto solo un punto in tre partite, devo cambiare".
In particolare il 'professore' riconosce quello che è stato sotto gli occhi di tutti, sia nelle trasferte di Ancona che di Cosenza e cioè che il Napoli soffre maledettamente gli avversari che si sovrappongono sulle fasce: "Corregeremo l'atteggiamento tattico, dovremo trovare più equilibrio perché, ora, andiamo in sofferenza, soprattutto quando gli avversari ci attaccano con centrocampisti larghi".

Dopo l'autocritica il professore cerca di gettare acqua sul fuoco: "Tanquillizzerò il presidente, è stata solo una partita sbagliata".
Avanti, dunque, con la nuova tabella, l'obiettivo è "fare sette punti contro Bari, Samp e Verona".