Dossena non arriva da solo Il laterale dei Reds primo colpo, poi un centrocampista
05 Novembre 2009 -- Come back home, baby. Il ritorno in Patria è scritto tra le righe d’una intesa da formalizzare, nelle voci che si rincorrono, in quel tam-tam che preannuncia un gennaio bollente sull’asse Liverpool-Napoli, in quella conferma che arriva dal Sun e che ribadisce che l’affare è fatto: Andrea Dossena sta per rientrare in Italia, uscita Fuorigrotta, la prima svolta a sinistra d’un mercato che s’annuncia vibrante. La fascia mancina è l’unica casella vacante d’un doppione in un Napoli che non vuol negarsi nulla, men che meno la possibilità di sognare, e il rilancio avvenuto a fari spenti per il fluidificante dei Reds è la posa della prima pietra d’un piano di rafforzamento ch’è in fase di evoluzione e prevede entrate ed uscite, snellimento dell’organico ed integrazione dello stesso.
Il colpo - Per cominciare, però, Andrea Dossena, 29 anni a gennaio, tanta fisicità e pure un bel passo in fase offensiva, l’alter ego di Salvatore Aronica, titolare di corsia rivelatosi per gli ignari una sorpresa a tutto campo, fedelissimo di Mazzarri sdoganato dopo un anno da precario e rilanciato con risultati entusiasmanti da esterno ma anche da difensore del centrodestra e del centrosinistra, figura moderna del calciatore bipartisan.
Il retroscena - Dossena si veste d’azzurro nel luglio scorso, con una mail di De Laurentiis ch’è dichiarazione d’intenti per l’acquisto: ma il mercato è infido, un percorso tortuoso con buche e dossi, e l’affare evapora misteriosamente. Le vie del calcio sono però infinite e il 19 ottobre, complice la convention per la cessione dei diritti tv all’estero, le coincidenze ricostruiscono il feeling tra Federico Pastorello - manager del calciatore - e Aurelio De Laurentiis, colti a sussurrarsi qualcosa al Grimaldi forum di Montecarlo: è un arrivederci a presto, un’altra promessa d’appuntamento ma stavolta a breve scadenza. Il Liverpool e Dossena sono ormai distanti, separati in casa, e il desiderio di riabbracciare la patria s’è impossessato del mancino, gradito a Mazzarri, graditissimo al Napoli per arricchire una struttura resa imponente dai dieci punti in quattro partite della nuova era: l’intesa c’è, andrà formalizzata per scavalcare le insidie della concorrenza e definire i termini dell’accordo. La prima ipotesi, prestito con diritto di riscatto, è stata lanciata ed accolta con un vedremo; la seconda, quella che vale un ok blindato, è comunque valutata dal Napoli e prevede l’acquisizione del propulsore milanese. Raccontano sulla rotta Napoli-Liverpool che Federico Pastrorello - l’agente internazionale che cura gli interessi di Dossena abbia già prenotato il volo per Anfield Road, tempio del calcio inglese, per l’appuntamento decisivo: l’ingolfamento del calendario internazionale ( ieri la Champions, poi il campionato, settimana prossima le Nazionali) ha lasciato slittare il bltiz di qualche giorno, ma per i prossimi quindici giorni è attesa la fumata azzurra.
Il valzer - Oltre Dossena, c’è un mercato parallelo che prevede innesti e cessioni: al Napoli c’è eccedenza, uomini che sperano di giocare altrove e ingaggi ch’è preferibile rimuovere, e sarà quindi inevitabile l’addio a Rullo e Amodio, a De Zerbi, forse a Bogliacino e probabilmente ad Hoffer (prestito al Cesena?), che gode di stima dello staff tecnico ma che ha problemi di lingua allo stato insormontabile. Le partenze eventuali inducono a credere che resti aperta una porta a Castelvolturno, quella da destinare all’arrivo di un centrocampista, da lasciar atterrare sulla scia di Dossena: you’ll never walk alone...
Antonio Giordano
C.d.S.
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