14 Ottobre 2009 -- Il numero è perfetto e dunque: si ricomincia da tre. «Il pallino delle valutazioni è nelle mani di Mazzarri, sarà lui a dirmi chi è da Napoli e chi non lo è». Gli esami non finiscono mai ma cominceranno domenica: e saranno dieci test da sorbirsi tutto d’un fiato, una mission in piena regola, una full immersion per dare l’ennesima scossa. Il Napoli che cambia è perennemente in progress e il De Laurentiis che spazia su vizi privati e pubbliche virtù d’una squadra da ritoccare ha già espressamente conferito mandato all’allenatore di osservare, valutare e infine indirizzare su obiettivi strategicamente necessari. «E’ un uomo senza dubbi, che sa decidere con immediatezza».
Il tiro mancino - La svolta a sinistra è l’argomento dominante d’un piano d’intervento già abbondantemente annunciato da De Laurentiis: «Io ho una sola parola». E tre idee che frullano in testa, per afferrare l’Europa, per arricchire il Napoli, per dilatarne la dimensione e le prospettive. La sintesi perfetta tra il vecchio, caro fluidificante e il moderno esterno offensivo è l’uomo del giorno da un bel po’: De Ceglie, soggetto del desiderio valdostano, resta nell’agenda ( «se me lo dessero, lo prenderei subito») ma intanto le situazioni sono cambiate ed a Torino c’è un Molinaro che chiede semplicemente di giocare. L’ipotesi è percorribile, ancorché complicata, ma il mercato è distante e c’è materiale umano anche altrove, a Genova per esempio, che sulla sponda rosso¬blù ospita un Modesto perfettamente in linea con il calcio e la filosofia di Mazzarri.
Vita da mediano - La lista della spesa è variegata e al Napoli mancano un po’ di chili e un po’ di centimetri, indicazioni determinanti per arrivare a tratteggiare l’identikit del centrocampista ideale, un uomo di passo e di contenuti, un Ledesma magari più fisico, un Mundigayi magari più eclettico. Ma la verità, che sta sempre nel mezzo, induce a pensare che l’innesto nella zona nevralgica verrà inserito nelle priorità.
Bomber - La composizione della prima linea è l’ultimo tassello, essendoci qualità in Quagliarella e Lavezzi e garantendo sostegno alla fase offensiva sia Hamsik che il Datolo modello- Argentina. Però, l’analisi è in corso: Denis ha nuove chanches e scoprire d’essere comunque seguito dalla Spagna ( Real Sociedad) e dal Bari è materia per l’autostima; Hoffer deve ambientarsi; Pià resta nel limbo. Sino a dicembre, ci saranno dieci sfide a prova di bomber, per capir se le vocine provenienti da lontano su Toni aprano una breccia nel no di De Laurentiis.
Antonio Giordano
C. d. S.