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Nella tana dei lupi
Su un terreno tradizionalmente ostile, il Napoli di Scoglio è chiamato alla battaglia per non trovarsi di nuovo nei guai. Alla fine Stellone dovrebbe essere in campo

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23 Febbraio 2003 -- Poche storie: il Napoli deve tornare imbattuto da Cosenza. In caso contrario, gli uomini di Scoglio vedrebbero nuovamente vanificato tutto il gruzzoletto di punti e di serenità messi da parte in questo inizio di 2003.

Solo perseguendo un risultato positivo sul terreno tradizionalmente ostile del san Vito, al Napoli sarebbe consentito di tenere a debita distanza una diretta rivale e di non staccarsi troppo dalla zona salvezza faticosamente avvicinata nelle ultime sei gare.

Con la vittoria sul Venezia, infatti, il Verona si è già portato a trenta punti, mettendo sei lunghezze tra sè e il Napoli. Escluso il Catania, impegnato nel derby col Messina, le altre concorrenti hanno margini consistenti di vantaggio sugli azzurri: la squadra più vicina, infatti, è il Genoa che con i suoi 28 punti si trova quatrro lunghezze davanti agli azzurri, ma ha la possibilità di continuare nella striscia positiva sul terreno del disperato Bari.

Quella che attenderà gli azzurri domani nello stadio del Cosenza s'annuncia come una vera e propria battaglia: i "lupi" (questo il simbolo della squadra calabrese) sono letteralmente chiamati alla gara "della vita".

Approfittando della sosta il presidente cosentino Pagliuso ha dato il benservito a Mondonico ed ha chiamato Sandro Walter Salvioni, tecnico emergente di scuola 'sacchiana' che ha avuto due settimane di tempo per imporre il suo modulo e scuotere l'ambiente.

In settimana si sono susseguite dichiarazioni ed appelli da parte della squadra verso la tifoseria, invitata a mobilitarsi in vista della gara contro il Napoli che per il Cosenza vale l'esito di una intera stagione.
I gruppi del tifo organizzato hanno accolto l'invito e si preparano ad accogliere il Napoli in un ambiente infuocato.

Un allenatore esperto come Franco Scoglio non ha bisogno di avvertimenti per comprendere l'importanza della gara: il 'professore' ha portato la squadra in ritiro ed ha provato numerose soluzioni tecnico-tattiche in vista della gara di Cosenza, ma soprattutto ha ribadito il concetto per il quale il Napoli dovrà essere pronto al sacrificio per portare a casa la salvezza.

Il tecnico azzurro ha lasciato aperta la questione del modulo di gioco con il quale affronterà la delicata trasferta calabrese: l'impressione, però, è che proprio nell'allenamento di rifinitura capitan Stellone abbia 'riconquistato' il posto da titolare.

Al san Vito, dunque, dovrebbe giocare un Napoli molto simile a quello visto nel secondo tempo col Cosenza, con Pasino che arretra a protezione della zona sinistra del centrocampo nella fase difensiva, libero di innescare il tandem Stellone-Dionigi nella azioni di rimessa.
Con Scoglio, comunque, le sorprese dell'ultimora non sono mai da escludere.

Sul fronte opposto, invece, Salvioni non ha dubbi, schiererà il suo fidato 4-4-2 con il quale finora si è affermato come tecnico emergente.
"Io rispetto gli avversari - ha dichiarato il tecnico cosentino alla vigilia della gara - il Napoli è una grande squadra, blasonata e di tradizioni, ma il calcio si gioca sul campo e i ragazzi devono seguire il mio pensiero e imporre il nostro gioco. Tutto qui".

PROBABILI FORMAZIONI:

COSENZA: Ripa; Brioschi, Paschetta, Marco Aurelio, De Angelis; Antonelli, Edusei, Tedesco, Lentini; Guidoni, Auteri.

NAPOLI: Mancini; Baldini, D'Angelo, Bonomi; Martinez, Vidigal, Marcolin, Bocchetti; Pasino, Stellone, Dionigi.

ARBITRO: Trentalange di Torino.