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04 Ottobre 2009 -- Prima gara del Napoli senza il dg Marino in quel di Roma per il "derby del Sud". A dispetto degli anni passati, però non c'è la grande cornice di pubblico che ha sempre distinto tale derby anche per la mancaza di tifosi del Napoli per le decisioni del Viminale che ne ha vietato la trasferta nella Capitale, oltre ad aver consentito l'accesso ai soli abbonati giallorossi. Donadoni, che ha avuto la fiducia del presidente De Laurentiis alla vigilia della gara, si gioca una buona fetta del suo futuro in azzurro. Il tecnico bergamasco recupera all'ultimo istante Cigarini e Quagliarella alle prese in settimana con problemi fisici, quindi la formazione è quella che ha battuto il Siena con De Sanctis tra i pali, poi Cannavaro, Rinaudo, Contini, Maggio, Gargano, Cigarini, Hamsik, Datolo, Lavezzi e Quagliarella. Sul fronte avversario, Ranieri, subentrato a Spalletti, recupera Totti, ma è costretto a fare a meno di Mexes e con Cassetti che ha problemi fisici, deve ridisegnare la difesa con Andreolli e Motta, in pratica il 4-4-2 giallorosso è costituito da J. Sergio in porta, poi Motta, Andreolli, Burdisso e Riise, quindi Cerci, De Rossi, Pizarro e Perrotta, in attacco Totti e Vucinic.
PRIMO TEMPO - La partita si preannuncia vivace con Lavezzi che, nel primo minuto di gioco, va via sulla sinsitra, crossa al centro dove c'è Cigarini che però viene anticipato. Sul ribaltamento dell'azione Vucinic entra in area azzrra, cade a terra, l'arbitro Banti lascia proseguire tra le proteste del pubblico. Al 3' De Sanctis salva il risultato usendo sui piedi di Perrotta che aveva eluso il fuorigioco del Napoli riuscendo a fermanrlo in angolo. All' 8' tiro cross dalla sinistra di Riise che termina a lato. Dopo dieci minuti, Ranieri è costretto ad inserire Cassetti al posto dell'infortunato Motta. Al 14' Maggio va via sulla destra, crossa al centro dove Riise, deviando in angolo per poco non fa autogol. Al ventesimo, Ranieri si gioca il secondo cambio per l'infortunio al portiere Julio Sergio, al suo posto entra Lobont, all'esordio nel campionato italiano con la maglia giallorossa. Al 24' il Napoli passa in vantaggio: Hamsik va via sulla sinistra, crossa basso al centro dell'area giallorossa, dove Lavezzi raccoglie nei pressi del dischetto da rigore e girandosi, di destro, insacca alle spalle di Lobont. Al 28' ci prova Datolo con un grandissimo sinistro dalla distanza: la palla termina di un soffio a lato. Al 36' Perrotta va via sulla sinistra, salta Cannavaro, inseguito da Lavezzi, crossa al centro dove Perrotta devia per Totti, che lasciato solo insacca con la coscia. Col risultato di nuovo in parità, il Napoli si fa più intraprendente, ma di azioni pericolose non ne giungono più e così si va al riposo dopo tre minuti di recupero col risultato tutto sommato giusto per quanto visto in campo.
SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa, Ranieri si gioca l'ultima sostituzione inserendo Faty al posto di Cerci, mentre il Napoli continua con gli stessi uomini della prima frazione di gara. Al 2' un sinistro dalla distanza di Hamsik termina di poco alto sulla traversa. All'8' miracolo di De Sanctis su dormita generale della difesa che regala palla a Totti il cui tiro sul primo palo viene deviato in angolo grazie alla deviazione col piede del portiere azzurro, poi sul corner il Napoli riesce a recuperare palla. Al 17' la Roma passa in vantaggio con una sassata di Totti dai 22 metri che si insacca in diagonale alle spalle di De Sanctis. Al 21' Sinistro di Datolo che reclama un fallo di mani in area, ma Banti lascia proseguire. Donadoni effettua il primo cambio togliendo Cannavaro per Hoffer passando ad una difesa a quattro con Maggio che arretra a destra e Datolo a sinistra. La mossa non sortisce effetti, il Napoli appare spaesato, sconfortato, senza gamba e senza idee e così, sebbene la Roma sia praticamente in dieci perchè Totti è infortunato e Ranieri ha effettuato tutte e tre le sostituzioni riesce a rendersi sempre pericolosa col capitano giallorosso che riesce a dettare passaggi ai suoi compagni giocando praticamente da fermo e costringendo la difesa del Napoli a stare bassa. Al 28' un colpo di testa di Perrotta termina di poco a lato. Al 29' il tiro al volo ed in diagonale di Faty sfiora l'incrocio. Il Napoli è assente dal rettangolo di gioco e De Laurentiis in tribuna guarda e sorride amaramente. L'unico a lottare fino alla fine e allo stremo delle forze è come sempre LAvezzi che 32' cade in area di rigore in uno scontro con Perrotta, ma per l'arbitro Banti è tutto regolare. Al 33' la ROma è ancora pericolosa e legittima il vantaggio con un destro di Vucinic che termina a lato. L'ultima e unica azione degna di notà del Napoli di tutta la ripresa arriva al 34' quando Hoffer manda di poco a lato su traversone dalla sinistra di Datolo, uno dei pochi a salvarsi tra le fila azzurre. Poi Donadoni effettua due cambi che lasciano tutti perplessi, inserendo Zuniga al posto di Datolo e poi inserendo Denis, a due minuti dalla fine, al posto di Cigarini: le due mosse non sortiscono alcun effetto sul risultato della gara.
CONCLUSIONI - Sono 18 le partite senza vittoria del Napoli in trasferta con 15 sconfitte, la quarta consecutiva in questo campionato (su sette gare!), tre pareggi, 37 gol subiti, soltanto 16 le reti fatte, un dato sconfortante! L'andamento della squadra, creata per combattere per la Uefa è in realtà da serie B con la media di un punto a partita ed il valore diminuisce se si considerano anche le gare dello scorso campionato. De Laurentiis non può non tenere più conto di questa situazione e così come ha corretto la questione societaria con l'addio da Marino, deve intervenire e dire addio anche a Donadoni, anche se questi è stato una sua scelta! Forse la difesa sarà anche scarsa perchè la qualità dei difensori è scarsa (vedi Cannavaro, ndr) ma il tecnico commette i suoi errori lasciando in campo per tutti i 94 minuti un Quagliarella impalpabile, togliendo Datolo, l'unico in grado di mettere al centro qualche buon pallone per gli attaccanti per Zuniga, un giocatore adattato sulla sinistra in un ruolo non suo e che fino ad oggi in quella posizione ha fatto solo disastri e poi, ciliegina sulla torta, solo a due minuti dalla fine, inserisce Denis per Cigarini. Come è possibile prendere queste decisioni quando a tutti era chiara la situazione? Il tecnico, il cui scarno curriculum, parla di soli due campionati a buoni livelli e poi solo di esoneri, non è mai entrato in sintonia con la squadra, la società e la tifoseria ed è andato in confusione totale, ora è il momento di cambiare.