30 Settembre 2009 -- Dall’alto in basso, il Napoli è una piramide in fase di ricostruzione e la rivoluzione, annunciata da Aurelio De Laurentiis a tutto schermo, è un passaggio obbligato secretato nello scrigno della memoria imperforabile d’un presidente ch’è sceso in campo a piedi uniti. Il dopo-Marino comincia in un week-end lunghissimo che prevede appuntamenti in sequenza, ma il big ben è fissato nei dintorni dell’Olimpico, per domenica sera, spartiacque d’una stagione, teatro del destino di Roberto Donadoni. Però, intanto, i sondaggi sono partiti e il progetto è chiarissimo. Le idee scarabocchiate qua e là, tra Gormiti e Natale a Los Angeles, prevedono l’ingaggio d’un direttore generale, d’un direttore sportivo, eventualmente un allenatore, però tra le pieghe del fine settimana c’è Roma-Napoli, che avrà la capacità di orientare le scelte di De Laurentiis e decidere le sorti di Donadoni e d’un direttore sportivo.
Il dg - Andrea Chiavelli, il tesoriere della Filmauro, è stato intravisto a Castelvolturno: visita di rito, per un uomo ch’è il custode di ogni iniziativa d’un produttore ch’è un amico, un fratello, una certezza. L’indiziato numero uno per ricoprire l’incarico di dg s’è limitato a una capatina rassicurante ma le voci di dentro d’una azienda di così ampio respiro garantiscono l’inamovibilità di Chiavelli dal ruolo di Ad della Filmauro. Le soluzioni calcistiche conducono ai soliti noti: Roberto Zanzi (ex Atalanta e Siena), Francesco Ghirelli (ex Federcalcio) ma con la new entry di Luca Baraldi (ex Lazio e Parma). La sorpresa però è nell’aria, in quel vi stupirò di Aurelio De Laurentiis, che ha allargato gli orizzonti ed ha cominciato a scavare in ambienti extracalcistici.
Ds e allenatore - Quel Roma-Napoli varrà più di mezza panca e pure una scrivania. Uscire indenne dall’Olimpico può servire per restituire fiducia a Donadoni; ma un passo falso ne pregiudicherebbe ulteriormente la stabilità, spingendo De Laurentiis a scegliere un sostituto tra Rossi e Mancini, ai quali verrebbe abbinato un manager con il quale il prescelto possa sentirsi in sintonia: Zanzi ha lavorato con l’erede di Zeman, Baraldi ha condiviso esperienza con l’ex talento doriano, gli apparentamenti sembrano automatici.
Altrimenti, nascerebbero ulteriori consultazioni. Ieri nel listone è finito Franco Ceravolo, ora all’Arezzo ma in passato al fianco di Moggi alla Juve; però le gerarchie del gradimento non sono mutate: Corvino- Sartori alla pari e Gerolin a seguire. Uno, X o 2?
Antonio Giordano
C.d.S.