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Donadoni, panchina sotto assedio
Spunta anche l'ombra di Reja. Ma la squadra si schiera con il tecnico

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30 Settembre 2009 -- Non era solo nostalgia del passato. Edy Reja rappresenta anche un'opzione concreta per presente e futuro del Napoli. Aurelio De Laurentiis voleva (vuole?) affidargli un ruolo operativo all'interno del club. Ci sarebbe un ventaglio d'ipotesi. La più ardita, in caso di esonero di Donadoni dopo la sfida di domenica con la Roma, prevede un immediato ritorno sulla panchina dell'esperto tecnico goriziano, con il ruolo di traghettatore fino al termine del campionato. Toccherebbe a lui, nei piani segreti del presidente, guidare la squadra fino a maggio, per poi passare il testimone al nuovo allenatore: Luciano Spalletti, non più vincolato alla Roma.

Otto mesi in panchina e poi l'ingresso in società, con il ruolo di responsabile del settore tecnico: sarebbe questa l'offerta pronta per Reja, parecchio lusingato dalle parole di stima ricevute da De Laurentiis. Ma c'è un doppio ostacolo: l'allenatore goriziano si sta infatti già togliendo delle grandi soddisfazioni sulla panchina dell'Hajduk Spalato: 4 vittorie e un pari in 5 gare. Oltre al vincolo contrattuale con la squadra croata, dunque, c'è pure la voglia del tecnico di non interrompere all'improvviso la nuova avventura.

De Laurentiis non mollerà facilmente la presa, questo è certo. Ma tutto dipenderà dalla sorte di Donadoni, che conserva ancora la speranza di tenersi stretta la panchina del Napoli, nonostante la pubblica sfiducia del suo presidente («Non lo riprenderei...»). L'ex ct della Nazionale non ha più l'appoggio della società, però ha la certezza di avere dalla sua parte la squadra: un alleato non indifferente, visto che sarà determinante l'esito della trasferta di domenica all'Olimpico contro la Roma. Ieri pomeriggio, dopo un giorno di riposo, gli azzurri hanno ricominciato la preparazione a Castel Volturno. S'avvicina rapidamente il momento della verità.


Conta i giorni anche De Laurentiis, che ha poco meno di una settimana per risolvere l'emergenza. «Il 6 settembre ritorno negli Stati Uniti: ho già un biglietto d'aereo». Alla soluzione del rebus in panchina è legata anche la scelta del nuovo direttore sportivo. Ci sarebbero due pacchetti: Gardini-Mancini e Baraldi-Rossi. Resta in piedi, però, pure la candidatura di Mazzarri. E per l'altro ruolo scoperto, quello di direttore generale, si riparla dell'ex dirigente Figc Ghirelli. Come della soluzione Chiavelli, manager Filmauro. Molto, se non quasi tutto, ruota intorno alla sfida di Roma. Da Spalato la seguirà pure Reja immaginando un ritorno clamoroso. Tutto è possibile, nel Napoli cinematografico di De Laurentiis.
Marco Azzi
La Repubblica.it