25 Settembre 2009 -- Roberto Maroni non accetta le contestazioni delle societa' calcistiche sulla tessera del tifoso.
Riferendo alla Commissione Affari Costituzionali del Senato, il Ministro dell'Interno sottolinea infatti che "trattandosi di societa' a scopo commerciale e non di associazioni benefiche, che pagano a giocatori stipendi che conosciamo bene, mi rifiuto di accettare le contestazioni di club che dicono 'questa misura costa'. E' vero, costa - ammette il titolare del Viminale -, ma trattandodosi di societa' sportive come quelle che conosciamo, la contestazione non puo' essere accettata".
Maroni spiega poi che "se i club mostreranno un atteggiamento di collaborazione, allora troveremo una soluzione. Altimenti, se da parte delle societa' ci sara' un 'inaccettabile muro, si fara' ricorso a misure ancora piu' restrittive di quelle che l'Osservatorio nazionale sulle Manifestazioni sportive del Viminale ha attuato in questi anni. Ma i club alla fine si sono sempre adeguati a chi in questi anni ha mostrato un atteggiamento inflessibile verso di loro", ha concluso Maroni riferendosi ai ministri dell'Interno che lo hanno preceduto.
"C'e' ancora qualcuno che e' un nostalgico delle giornate in cui si poteva lanciare un motorino dagli spalti di uno stadio. Io invece non lo sono. Se non avessimo avuto le esperienze degli anni passati con gli incidenti e i morti che ci sono stati - ha continuato Maroni - oggi potrebbe prevalere un atteggiamento molto meno rigido sull'accesso alle manifestazioni sportive".
"Non mi risulta che chi e' stato colpito da Daspo non possa piu' ottenere la tessera del tifoso" ha spiegato il responsabile del Viminale prima della sua audizione in Commissione Affari Costituzionali del Senato dove ha riferito proprio sulla tessera del tifoso. "Chi e' stato colpito da Daspo ha comunque commesso un reato abbastanza grave, ma finito il tempo della diffida - ha spiegato - potra' avere la tessera. Chi dice il contrario, dice menzogne. Il nostro obiettivo - ha concluso - e' dare garanzie a chi vuole andare a vedere la partita e farlo tranquillamente".