21 Febbraio 2003 -- Arrivò alla fine il giorno della tanto attesa conferenza stampa di Diego Armando Maradona jr, quel figlio che il più grande calciatore di tutti i tempi ha lasciato nella città che più di tutti l'ha amato, ma che il fuoriclasse argentino finora non ha mai voluto incontrare.
Sul rapporto con il padre naturale, il giovane Diego jr, chiude l'argomento con poche battute: "Ho inseguito mio padre per un pò, ma adesso, se mi vuole, deve essere lui a muoversi".
Il Napoli l'ha portato al torneo di Viareggio, dove ha collezionato una presenza di sette minuti nella prima gara, ma è soprattutto fuori dal campo che Diego richiama l'attenzione dei mass-media. Il responsabile del settore giovanile del Napoli, Vincenzo Coscia afferma però che l'aggregazione alla primavera in questo torneo serve solo a fare esperienza, ma - assicura - "il futuro numero 10 della Primavera sarà lui".
Il tecnico ne parla come di una mezza punta dotata di "una tecnica superiore alla media", e lo paragona - "con le ovvie e dovute proporzioni" a Manuel Rui Costa.
Suo padre a 17 anni aveva già mostrato il suo talento, con prestazioni straordinarie nei mondiali juniores di Tokio: Diego jr, è anch'egli un fenomeno, per ora mediatico, ma a Napoli la speranza che nel dna si sia trasmesso anche una parte del genio calcistico è viva.
Diego jr dice di ammirare molto Del Piero e Baggio, del quale ha letto il libro, ma il suo amore è tutto per il Napoli. "Ci sono stati alcuni contatti con squadre straniere, spagnole e inglesi, ma alla fine - affferma - quando in camera ho visto la maglia del Napoli e il poster il mio cuore si è fermato lì".
Il sogno di Diego? "Giocare al San Paolo di fronte a tantissima gente, ai miei familiari e a tutti coloro che mi vogliono bene, magari in serie A". Del resto, è un sogno per qualsiasi ragazzo napoletano che si trova a giocare nelle giovanili della squadra della propria città.
"Vivo, se posso, una vita normale, come tutti i ragazzi della mia età, amo la musica e la play station, ma penso a prendere un diploma - conclude l'intervista Diego junior - e se riuscirò nel calcio per me sarebbe la realizzazione di un grande sogno".
In bocca al lupo, piccolo Diego.