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Napoli travolto dal Genoa
Gara condizionata dall'arbitro Tagliavento. Azzurri troppo leziosi e poco incisivi.

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13 Settembre 2009 -- Per il posticipo della terza giornata di campionato il Napoli è chiamato alla difficile trasferta contro il Genoa di Gasperini. Donadoni è costretto a fare a meno di Datolo e Zuniga arrivati solo sabato mattina dopo gli impegni con le rispettive nazionali. All'ultimo momento il tecnico azzurro rinuncia anche a Lavezzi ed a Gargano, che si siedono in panchina per Pià e Pazienza. Gasperini recupera in attacco Floccari, preferito a Sculli, mentre Rossi viene preferito a Palacio.

PRIMO TEMPO - Il Genoa parte subito forte ed è molto aggressivo a centrocampo, mentre il Napoli lo attende con ordine tentando di ripartire in contropiede. La prima azione pericolosa è dei padroni di casa ed arriva al 15' quando Criscito ci prova con un sinistro dal limite deviato da De Sanctis. Il Napoli risponde un minuto dopo, al 16'con Quagliarella che, a dieci metri da Amelia, a botta sicura, calcia centralmente e così il portiere del Genoa si salva respingendo col corpo. Al 28' Criscito viene espulso per aver mandato a quel paese l'arbitro Tagliavento che aveva fischiato un fallo del giocatore genoano ai danni di Maggio e così il Genoa resta in dieci. Il pubblico si infiamma e lo stadio diventa una bolgia, così Tagliavento si lascia fortemente influenzare e tenta di rimediare all'espulsione di Criscito ammonendo due giocatori del Napoli in soli otto minuti. Al 35' Mesto ci prova con un tiro dal limite che De Sanctis controlla con la palla che termina fuori sul primo palo. Al 41' gli azzurri passano in vantaggio: Pazienza verticalizza per Quagliarella il quale vede l'inserimento dalla destra di Hamsik, gli serve la palla in area, lo slovacco supera Amelia in uscita ed insacca la rete dell'uno a zero per il Napoli e terzo gol in tre gare per Marek Hamsik! Al 45' l'arbitro grazia Sculli per una brutta entrata su Aronica, ammonendolo solamente. Al 48' Papastathopoulos entra in area dalla sinistra, si avventa in un dribling, poi cade a terra reclamando il rigore, ma Tagliavento lascia proseguire. Passa un minuto e l'arbitro 'rimedia' fischiando al 49' un rigore inesistente per Campagnaro che, non solo subisce il fallo da Sculli, ma viene espulso per doppia ammonizione e così al 50' Floccari, dal dischetto ristabilisce la parità.

SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa Gasperini manda subito in campo Palacio al posto di Sculli. Al 2' Contini entra duro su Modesto e Tagliavento lo grazia perchè era già ammonito ed avrebbe meritato il secondo giallo e quindi l'espulsione. Al 9' il Genoa passa in vantaggio con un tiro dal limite di Mesto che sorprende De Sanctis. Donadoni effettua un doppio cambio inserendo Lavezzi e Gargano per Pià e Cigarini, mentre Gasperini inserisce Crespo per Floccari. Al 14' Cannavaro verticalizza per Quagliarella che di destro manda sull'esterno della rete. Al 15' su traversone in area di Cannavaro, per poco Biava non commette autorete. Al 19' Palacio crossa al centro area per Zapater che lasciato solo di testa manda sul primo palo, dove De Sanctis è bravo a deviare in corner. Al 25' il destro di Quagliarella su punizione dai 25 metri è potente, ma centrale ed Amelia respinge coi pugni. Al 29' contropiede del Genoa, due contro due, con Contini che va a vuoto su Palacio il quale serve per Crespo libero e, sull'uscita di De Sanctis, insacca in diagonale la rete del 3 a 1. Gasperini a questo punto inserisce Kharja per Milanetto. Al 35' destro di Mesto, respinto da De Sanctis, poi Hamsik allontana. Al 39' una girata di Lavezzi viene smorzata da Papastathopoulos e poi bloccata da Amelia. AL 40' viene espulso Aronica e c'è il secondo rigore per il Genoa per un intervento da tergo ai danni di Palacio, stavolta il rigore sembra esserci e così al 42' Kharja spiazza De Sanctis chiudendo la gara sul 4 a 1.

CONCLUSIONI - Continua la serie negativa del Napoli in quel di Genoa. Gli azzurri nonostante un buon primo tempo nel quale erano riusciti ad andare in vantaggio con l'uomo in più non hanno saputo tenere i nervi saldi ed hanno prima subito i danni dell'arbitro Tagliavento (disastrosa la sua prestazione che ha fortemente influenzato la gara!) e poi c'hanno messo del proprio nella ripresa regalando gol evitabilissimi ai padroni di casa. Il quattro a uno, sinceramente è troppo pesante, ma la squadra di Donadoni continua ad essere poco incisiva in fase di attacco e troppo leziosa. Poche volte riesce a giungere al tiro e non è possibile che per il terzo anno consecutivo il capocannoniere sia ancora Hamsik, un centrocampista! Come nelle gare con Palermo e Livorno gli azzurri sono scemati dal punto di vista fisico nella ripresa, anche se stavolta la squadra ha resistito per i primi dieci minuti, ma dove sono mancati gli uomini di Donadoni è sul piano psicologico, sul piano dei nervi che non hanno saputo tenere saldi, eppure era chiaro che, per il clima creatosi, alla prima occasione Tagliavento avrebbe 'risistemato le cose' riportando le squadre in parità. La squadra, poi, continua con il trend negativo cominciato già due anni fa col ritorno in A, trend che vede il Napoli quasi sempre perdente in trasferta. Quest'anno siamo già a due sconfitte su due con ben sei reti incassate, troppe, tante in sole due gare, il problema difensivo c'è o meglio, continua ad esserci e va sistemato...magari provando con una difesa a quattro?

A cura di Michele Spampanato
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