26 Luglio 2009 -- «Amo Napoli, amo questa maglia. Giocare qui era un sogno che realizzo, finalmente sono qui». È contenuta in queste parole la dichiarazione d'amore di Fabio Quagliarella per il «suo» Napoli, alla cui chiamata ha subito risposto. Senza giri di parola, ammette che i suoi obiettivi sono fare bene con questa squadra ed essere convocato da Lippi e che «giocare a Napoli mi dà una carica in più».

«Ho impiegato tre giorni per chiudere la trattativa, non volevo perdere un minuto di più», dice con un'aria sollevata. Ma è più grande la felicità o la responsabilità? «Sono felice e le responsabilità ti fanno sentire anche più importante - risponde - Io qui ho avuto subito sensazioni bellissime, mi hanno colpito tante cose, come l'affetto dei tifosi che hanno percorso migliaia di chilometri per starci vicino, i miei compagni, ragazzi seri che hanno voglia di fare e di arrivare. Mi hanno subito fatto sentire uno di loro».

«Secondo me chiunque vorrebbe giocare in uno stadio come il San Paolo, io personalmente non vedo l'ora - aggiunge - Ho pensato tante volte a come sarebbe vincere a Fuorigrotta con l'azzurro del Napoli addosso. Ora lo posso dire: era un sogno e sono finalmente qui. E spero di restarci il più a lungo possibile». «Lavezzi, personalmente lo ritengo un fenomeno, in questi 2 anni ha dimostrato quanto è bravo - afferma - Ma in rosa ci sono tanti bravi attaccanti: Denis, Pià, Datolo».

«Le sue parole fanno piacere - sottolinea commentando le dichiarazioni di Totti secondo cui questa Napoli può essere la rivelazione del campionato - Io non amo fare promesse nè proclami però qui c'è un progetto importante voluto da De Laurentiis. Noi dobbiamo solo pensare partita dopo partita, lavorare e fare bene. E i risultati sono convinto che alla fine arriveranno».

Prima punta, seconda punta, tridente: in quale ruolo preferirebbe giocare Fabio Quagliarella? «Non ho problemi - risponde schietto - A Udine per 2 anni mi sono adattato con il tridente e mi sono trovato bene. Sono una seconda punta, ma posso giocare in qualsiasi ruolo». «Io voglio fare bene con il Napoli - concluso - ed essere convocato in nazionale. Ma è compito mio: devo solo pensare a dare tutto per ottenere il massimo».