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Porte aperte nel bunker austriaco
Quarto giorno di preparazione, con i tifosi ansiosi di abbracciare i propri beniamini.

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13 Luglio 2009 -- Quarto giorno di preparazione per il Napoli nel ritiro austriaco al Centro Sportivo di Lindabrunn. In mattinata lavoro atletico e di potenza aerobica su base tecnica con percorso di salite. Di seguito esercizi tecnici a tre giocatori con fase statica e dinamica. Per addolcire appena un po’ la decisione di tenerli in ritiro nel bunker della Sportschule Donadoni ha spiegato ai giocatori: «Qui è tutto vicino, uscite dalle camere e arrivate subito in campo». C’è chi prende alla lettera le indicazioni dell’allenatore, come fa Hamsik. Ieri alle 9.30, mezzora prima dell’inizio della seduta mattutina, il centrocampista slovacco era in campo ad esercitarsi.

Tiri di basket, però. Presto Marek riceverà la visita dei familiari in ritiro: Lindabrunn dista 80 chilometri da Bratislava, la sua città. Alla fine di ogni allenamento Donadoni osserva un piccolo rito: il magazziniere Starace apre la sacca e l’allenatore infila dentro i palloni, toccandoli con il destro. Un’esibizione per i tifosi che assistono agli allenamenti: ieri ne sono arrivati due dalla provincia di Caserta, percorsi 2.600 chilometri tra andata e ritorno per assistere a una seduta a Lindabrunn.

«E pensare che abitiamo a Castelvolturno, dove la squadra si allena tutti i giorni». Sul cancello della struttura è rimasto il cartello «vietato l'ingresso ai fans del Napoli», però i funzionari Baldari e Santoro, anche dietro richiesta della squadra, consentono l’accesso ai tifosi in arrivo da tutte le parti d’Italia. Per il Napoli ieri c'è stato un supplemento di lavoro in palestra. Prima dell'allenamento pomeridiano, infatti, Donadoni e il preparatore Andreini hanno portato i giocatori nel palazzetto della Sportschule per esercizi alle macchine.

A cura di Francesco de Luca (ilMattino)