16 Giugno 2009 -- La Lega Calcio sta mettendo a punto il bando d'asta per i diritti tv. Un'asta sicuramente rivoluzionaria perché i diritti diventano, dal 2010, collettivi e l'advisor, la Infront, ha garantito 900 milioni di euro a stagione, che i presidenti sperano di portare ad un miliardo (vedi Spy Calcio del 6 giugno). Verranno cedute solo le prime due stagioni (2010-'11 e 2011-'12): il primo pacchetto è il più importante perché prevede i diritti domestici di serie A e B (in corsa Sky, Mediaset, Rai, eccetera), poi a settembre i diritti esteri e la Coppa Italia (interessata la Rai, forse anche La 7).
Un problema potrebbe sorgere per i diritti esteri: inutile sognare di arrivare alle quote della Premier League, a superare i 100 milioni a stagione. Come si fa se il nostro calcio perde Kakà, se la Liga spagnola (anche con Cristiano Ronaldo) diventa sempre più forte? Se dovesse partire anche Ibrahimovic (ed è probabile), ecco che il valore dei nostri diritti esteri calerebbe del 15-20%. Un problema non da poco. Ma intanto il 19 di giugno ecco che i nostri club di A e B, 42 in tutto, sono chiamati in assemblea. Dovranno approvare i pacchetti, così come dovrà farlo il commissario della Lega, Giancarlo Abete.
Il calcio spezzatino aumenterà dalla stagione 2010/11: una finestra in più. Attualmente sono quattro: due al sabato e due alla domenica. La quinta dovranno sceglierla i presidenti fra la domenica a pranzo, la domenica alla 19 e il lunedì sera. Si dovrà tenere presente anche le esigenze dalla Rai, per non penalizzare troppo Novantesimo o La domenica sportiva. La gara della domenica a pranzo potrebbe piacere poco, anche perché andrebbe a toccare una tradizione consolidata e troverebbe l'opposizione del Clero. Il lunedì sera c'è il problema che mancherebbero, almeno nella prima fase, i club impegnati nella Champions League. Più probabile quindi che venga scelta una gara alla 19 della domenica.
A Sky una finestra in più sta più che bene, ma bisogna vedere quanto costa. Quella appena conclusa è stata, come abbiamo scritto, un'annata record per Sky: ottimi ascolti, sfiorato addirittura il 10% col derby di Milano. E' chiaro che c'è una grossa differenza fra le big del campionato e le altre. La Juventus, ad esempio, ha una media del 4,57%, mentre l'ultima della classifica televisiva, vale a dire l'Atalanta, non raggiunge l'1% (esattamente: 0,78%). Bene anche la rubriche Rai, con piena soddisfazione del direttore Massimo De Luca: Stadio Sprint ha fatto una media del 12%; Novantesimo Minuto del 17% e la Domenica Sportiva del 10,5%. Insomma, nonostante il calcio-spezzatino, si tratta di buoni ascolti (anche se lontani, ovviamente, da certi primati di un passato che non tornerà più). Il prodotto-pallone insomma tiene.