09 Giugno 2009 -- Ezequiel Lavezzi, dall’Argentina, ribadisce ancora una volta alla gente di Napoli che «ama la città, che il Napoli è la sua squadra ». E soprattutto: «Voglio restare». Trascorre la maggior parte del tempo con suo figlio Thomas, ieri pomeriggio stava lasciando Rosario (dove abitano i genitori) per tornare a Buenos Aires. I suoi procuratori Mazzoni e Rossetto lo tengono informato di tutto quanto sta accadendo in Italia, a Napoli. Delle smentite del Liverpool, dell’umore dei tifosi. Prova ad estraniarsi, il pocho. Prova a godersi la famiglia.
Come sta, Lavezzi?
«Bene, sono sereno. Perchè per la prima volta ho la possibilità di stare con mio figlio, di giocare con lui. Di viverlo quotidianamente».
Il Napoli è nei suoi pensieri?
«Certo, io sono un calciatore del Napoli».
Sì, ma fuggendo in Argentina senza avvisare nessuno ha sancito una rottura con la società.
«Io non sono fuggito. Semmai ho fatto una scelta. Credo che chiunque abbia il coraggio di fare una scelta vada rispettato. Ho lasciato anche una lettera per spiegare le mie ragioni. Perchè la gente sapesse ciò che doveva sapere ».
Cosa doveva sapere?
«Che mi era stata data una parola e che non è stata rispettata».
Ma i tifosi, molti anche, non hanno apprezzato.
«Mi spiace, so che c’è gente che ha compreso e altri invece che non hanno approvato. Mi dispiace, ma non posso farci nulla».
È arrabbiato con la società?
«No, non sono arrabbiato con nessuno. Ma le parole date vanno rispettate».
Ci sono margini per risolvere con il Napoli?
«Sono un calciatore del Napoli, sto facendo le vacanze. Il mio telefonino è acceso e tutti lo conoscono. Parlando le cose si risolvono ».
Se la società non chiamerà, lei andrà in ritiro?
«Il ritiro è lontano, vedremo».
Il Napoli ha preso Quagliarella. L’attaccante della nazionale si è detto contento di giocare con lei l’anno prossimo.
«Sono felice di questo, ma nel Napoli sono tutti bravi».
Se non risolvesse col Napoli, potrebbe davvero lasciare il calcio?
«Nella vita bisogna essere felici. Il calcio è la mia vita, mi fa guadagnare tanto. Ma se dovessi cambiare mestiere in cambio della felicità, non esiterei un solo istante».
E’ successo già una volta.
«Appunto».
Tutto è nato da un’offerta del Liverpool. Ieri la smentita del club inglese: non abbiamo mai cercato Lavezzi.
«Io conosco la verità su questa storia. E la tengo per me, non ho bisogno di spiegarla. Se il Liverpool dice che non mi ha cercato, vuol dire che avranno ragione loro».
Un messaggio ai suoi tifosi?
«Voglio restare a Napoli e col Napoli, se sono andato via non è per una questione di soldi. Ho fatto, invece, una scelta più importante per me stesso. Ho voluto rispettare me stesso».
Pentito?
«No».
Monica Scozzafava (Corriere del Mezzogiorno)