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26 Maggio 2009 -- Finora l'avventura di Roberto Donadoni sulla panchina del Napoli non e' stata per nulla semplice. Il bilancio, vittoria contro l'Inter a parte, non puo' essere positivo per l'ex ct della Nazionale. Ma il suo compito, dopo l'esonero di Reja, era ed e' quello di lavorare in prospettiva, lo sta facendo e anche se le prestazioni della squadra sono deludenti, lui guarda al futuro con ottimismo. "In questi mesi - spiega - l'obiettivo era poter trarre il maggior numero possibile di indicazioni per muoverci poi in chiave futura. Ovviamente non dobbiamo pretendere tutto e subito, ma certamente ci affideremo ad un metro di valutazione equilibrato per procedere sul mercato. Io, il presidente e il direttore ci confrontiamo quotidianamente e c'e' assoluta identita' di vedute". Ecco perche' Donadoni, in vista della prossima stagione, si definisce "positivista. C'e' una comunione d'intenti che ci anima verso la crescita del progetto. Il Napoli ha gia' dato prova nei passati 5 anni di riuscire a cogliere gli obiettivi prefissati risalendo dalla serie C alla A. Adesso - spiega - c'e' da ottenere lo step successivo e ci sono tutti i presupposti per farlo".
Nonostante i risultati non siano dalla sua parte, la gente crede in Donadoni e nel lavoro che l'ex ct azzurro sta portando avanti. Del resto questa non e' la sua squadra ed e' giusto dargli la possibilita' di capire cosa serve al Napoli del futuro. "Io non sono il tipo da proclami, dico solamente che le ambizioni del popolo napoletano sono le stesse identiche mie ambizioni - assicura Donadoni -.
Di certo profondero' ogni secondo del mio lavoro per la causa azzurra. Mi entusiasma l'idea di poter costruire qualcosa di importante in una citta' di grande fascino quale Napoli e sono fiducioso per il futuro". L'ultima partita, quella di domenica scorsa in casa del Catania, e' stata deludente. Una dura sconfitta per 3-1 e una prova certamente non brillante della sua squadra. "Se devo giudicare la prestazione globale del Napoli la definirei discreta. Purtroppo pero' abbiamo dei cali di attenzione che poi provocano errori ingenui - spiega il tecnico ex Livorno -. Ecco, questo e' uno dei principali aspetti da correggere in prospettiva".
«Quagliarella, Nilmar, Cigarini, sono nomi che fanno sognare anche me. Sono giocatori da Napoli e di livello - ha spiegato l'ex commissario tecnico della Nazionale di calcio - Poi, tra il dire e il fare ce ne passa. Però se si fanno questi nomi il sorriso ce l'ho stampato in faccia».
Intanto i tifosi vedono in Donadoni una garanzia: «Mi sento di fare al meglio il mio lavoro» ha continuato il mister precisando di essere «positivista» per quel che concerne il futuro.
«Voglio mettere a disposizione ogni mio singolo secondo per poter migliorare. C'è il mercato che si muove e dura dei mesi. Non è possibile fare tutto in pochi giorni. È chiaro che vorrei prendere 4-5 giocatori in un batter d'occhio. Dobbiamo ritrovare la strada giusta per crescere. Quando ho accettato l'incarico, sono venuto per giocare le ultime 10-11 partite in vista del futuro. Infatti questi incontri mi sono serviti a capire la realtà per poter programmare il domani».
«Il sottoscritto, De Laurentiis e Marino hanno l'intenzione di lavorare seriamente. Insieme al dg abbiamo fatto delle valutazioni ed ora bisogna iniziare a concretizzare. Ovviamente il tutto non dipende solo da noi. Io potrei rassicurare la gente dicendo solo: prendiamo Ibrahimovic, Thiago Motta e così via... Quello che la gente si aspetta è quello che io mi aspetto».