26 Maggio 2009 -- Domenica l’addio. Chiusa una stagione si ricomincerà a disegnare già quella che verrà. Ci saranno nuovi arrivi e ci sarà anche chi invece cambierà squadra e maglia, abitudini e città. Ma per chi e per quanti quella di domenica prossima sarà l’ultima volta al San Paolo? In cima alla lista degli addii c’è Gianluca Grava, 32 anni, cinque stagioni in azzurro, protagonista di due promozioni. Grava ha il contratto in scadenza. Così come Bucci, ingaggiato per far fronte all’emergenza portieri, che porterà con sé la soddisfazione d’aver giocato ancora in serie A. Ma è folto il gruppo dei probabili (o quasi certi) partenti. C’è Gianello, c’è Russotto per il quale il Napoli non farà valere il diritto di riscatto, c’è Zalayeta al quale Juve e Napoli dovranno trovare altra destinazione. E poi Amòdio e forse Aronica, reduce da una stagione avara di spazio e di soddisfazioni.
Punto interrogativo, invece, accanto ai nomi di Mannini e di Pià, di Bogliacino e di Pazienza e qualche dubbio anche per Datolo, tutti giocatori che hanno o potrebbero avere richieste da altri club oppure potrebbero entrare come contropartita in qualche affare. E poi la storia dei portieri. Con Donadoni che ne ha vuole un altro, uno tra Iezzo e Navarro sarà di troppo certamente. Ultima del Napoli al San Paolo, domenica, e ultima di stagione anche per il tifo. Ma qui le previsioni sono nere. Scarsa, infatti, si prevede l’affluenza e non certo per colpa di un’estate già avanzata. Piene, però, saranno le due curve. Di sicuro ci sarà dissenso. Contestazione. Ci saranno striscioni e cori. Saranno rappresentate, insomma, la delusione per la stagione che finisce e le preoccupazioni per quella che verrà. Napoli - Chievo, domenica.
Ma intanto ieri due azzurri sono già scesi in campo, a San Giovanni Rotondo. Grava e Iezzo, infatti, hanno partecipato alla prima edizione del torneo «Un gol per Padre Pio». Da una parte una formazione coi due azzurri e dall’altra una squadra di sacerdoti sconfitta per 2-1. E la doppietta l’ha firmata proprio Iezzo. Quattro, infine, le giornate di squalifica rimediate dal baby Massimiliano Esposito - fratello di Mauro Esposito del Chievo - espulso durante il match Primavera con il Genoa per aver offeso un assistente e poi, espulso, per aver «appoggiato» la mano sul petto dell’arbitro.
f. m.
Il Mattino