20 Maggio 2009 -- «Quando sono arrivato c’è stata una reazione della squadra, ma mi sarei aspettato di più. Se si vuole imboccare una strada, occorre dare risalto alle proprie prestazioni. Bisognerebbe fare meno chiacchiere ed essere più concreti. Mi aspettavo partite di miglior livello da quelli che avevano più minuti di gioco nelle gambe. Parlo senza vena polemica, ma ho avuto risposte importanti soprattutto da chi aveva giocato poco. Mi aspettavo lo stesso, e magari anche di più, da quelli più affermati. Anche da Lavezzi e Hamsik. Si parla tanto di futuro, di contratti: voliamo basso e pensiamo a giocare in modo migliore. Sta per tornare Lavezzi: spero che ci faccia rivedere il Lavezzi ammirato per tanto tempo. Solo così, dopo, si potrà discutere di altre cose. Altrimenti è troppo comodo».
Le parole di Donadoni sono un messaggio significativo, duro per i destinatari, per i cosiddetti «gioielli» di famiglia che possono contare su contratti sino al 2013. Donadoni interpreta il pensiero del club e invita tutti i calciatori a dare il massimo sino alla fine senza... concentrarsi su altre squadre. Si pensi ad onorarlo il contratto prima di chiederne il prolungamento. Ciò premesso (scusate se è poco, avrebbe detto il grande Totò), Donadoni rigetta alcune insinuazioni sul risultato di Napoli-Torino: «Non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di rispondere. Trovo certe cose fuori di ogni logica e di pessimo gusto». Sempre su Napoli-Torino, un ritorno sugli insulti a Cannavaro: «Paolo ha sbagliato l’intervento tecnico e quando ha lanciato il pallone fuori del campo, ma la contestazione si sarebbe dovuta fermare all’errore su Bianchi. Il resto è ingiusto. Ho parlato con Paolo: riconosce di aver sbagliato facendo quel gesto. Tutti, però, ricordino il suo amore per la maglia e per la città».
Cannavaro è stato sottoposto ad esame di risonanza magnetica: stiramento al collaterale del ginocchio sinistro. Stagione finita? Stamane, il responso. Da valutare le condizioni di Hamsik (contusione alla tibia destra) e di Pià (flessori affaticati). Oggi, il professor Villarubia farà sapere se Gargano può tornare a giocare. Donadoni parla anche del prossimo calciomercato: «Non so come schiererò il Napoli nella prossima stagione. Ora la difesa preferisce giocare a tre: potremmo anche metterci a quattro in certe circostanze. De Laurentiis e Marino, con i quali mi confronto ogni giorno, stanno lavorando per potenziare il Napoli. Nessuno, però, si aspetti che arrivi Ibrahimovic, Messi o Iniesta...».
E Cassano? «Non bisogna gettare fumo negli occhi ai tifosi. Se si dice un nome e poi il calciatore non arriva, si rischia di disilludere i tifosi. Ci stiamo muovendo per prendere elementi di qualità. De Laurentiis ed io siamo ambiziosi, ma occorre grande equilibrio». In due occasioni lei ha detto: «Mi prendo io la responsabilità». «È una domanda un po’ subdola, ma mi piace. Non dico che tutto quanto accade non dipende da me. Sto incontrando difficoltà a 360 gradi, non mi spavento, mi entusiasmo anche se faccio cose non legate al mio ruolo. Ed ai calciatori parlo chiaro per evitare che si alimentino dubbi». Qualche calciatore non ha accettato il Napoli... «... bisogna muoversi per rinforzare il Napoli, ma senza avere fretta, sapendo che la concorrenza è spietata. I quattro portieri? Tutti bravi, ma troppi. E stiamo valutando se ingaggiarne un altro».
Vittorio Raio
Il Mattino