13 Maggio 2009 -- Nel giorno della decisione sul sostituto di Ranieri la Juve ha avviato il piano di rilancio. E c’è un riflesso sul Napoli. I vertici del club bianconero hanno deciso di presentare un’offerta a De Laurentiis per Lavezzi. Venticinque milioni di euro, la cifra ipotizzata dopo l’incontro che un procuratore del Pocho, Alejandro Mazzoni, aveva avuto con l’amministratore delegato Blanc e il direttore sportivo Secco nello studio dell’avvocato torinese Briamonte, alla presenza di un agente Fifa francese legato al management della Juve. Lavezzi è attirato dalla prospettiva di giocare in una squadra impegnata in Europa e di guadagnare il doppio rispetto a quanto percepisce a Napoli (da 1,3 a 2,5 milioni di euro), però lascia che a decidere sia De Laurentiis. La posizione del Napoli è stata ufficializzata dal presidente e Marino: «Lavezzi, come Hamsik, non si cede».
Ma cosa accadrà dopo l’ufficiale proposta della Juve? Donadoni, in una intervista a Sky Sport, ha puntualizzato il suo punto di vista: «È normale che vi siano le tentazioni dei grandi club per Lavezzi e Hamsik. Se rimangono, sarò il primo ad essere felice, però è giusto che ognuno cerchi di affrontare la propria vita come meglio crede e, di fronte ad un desiderio di andare via, io non posso forzare nessuno. Hanno dato e ricevuto molto, credo che qui possano fare ancora cose importanti». Lavezzi e Hamsik, due gioielli. Lungo l’elenco dei giocatori che non sono altrettanto importanti e verranno messi sul mercato per sfoltire l’organico in attesa dei rinforzi assicurati da De Laurentiis a Donadoni. Una squadra, o quasi, in partenza. Potrebbero essere 10-11 i giocatori che lasceranno il Napoli, compresi quelli che rientreranno da comproprietà e prestiti. Il Napoli deciderà se riscattare i tre giocatori di cui controlla il 50 per cento del cartellino: Calaiò (Siena), Domizzi (Udinese) e Garics (Atalanta). De Zerbi, Bucchi e Rullo rientrano dai prestiti ad Avellino, Ascoli e Triestina: nessuno dei tre resterà in azzurro. Non verrà riscattato Russotto, deludente.
In partenza anche Zalayeta. Il Napoli ne discute la comproprietà con la Juve tra un mese, però il destino dell’attaccante uruguaiano è segnato dopo quanto accaduto nella scorsa settimana: due giorni di assenza ingiustificata a Castelvolturno, i metaforici colpi di testa del Panteron sono stati troppi e insopportabili per una società e un tecnico che esigono il rispetto delle regole. All’attaccante faranno probabilmente compagnia gli altri due uruguaiani Amodio e Bogliacino. Quello dei portieri è il settore che subirà i maggiori mutamenti. Via Iezzo, Gianello e Bucci. Riconfermato Navarro, però Donadoni non ha ancora deciso se sarà l’argentino il titolare. «Bisogna valutare pregi e difetti», ha detto dopo la sua brillante prestazione offerta a Lecce. Navarro è stato un significativo investimento, come Datolo, che resterà come alternativa ad Hamsik. Non si muove Denis: il Napoli è disposto a concedere un’altra chance al Tanque. Dipenderà dal numero delle punte acquistate da Marino la permanenza di Pià, il brasiliano che ha segnato due gol nelle ultime due partite.
Tra i settori da rafforzare c’è la difesa. Da questo reparto dovrebbero uscire Grava, in scadenza di contratto, e uno dei due centrali ingaggiati nella scorsa estate: Aronica e Rinaudo non hanno brillato. Come Pazienza, il centrocampista preso dalla Fiorentina nel gennaio 2008: pochissime le prove positive.
F. De Luca
Il Mattino