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28 Aprile 2009 -- È durato quattro ore, dalle 14,30 alle 18,30 (poi Marino e Donadoni sono volati a Milano), il vertice tra De Laurentiis, il dg e l’allenatore per definire le strategie di mercato alla luce dell’indicazione del tecnico sul modulo: un 3-4-3 capace di diventare 3-4-1-2 oppure l’attuale 3-5-2. È stato il terzo incontro dopo quelli a Roma e a Cagliari e per una decina di minuti vi ha partecipato anche il medico sociale De Nicola. Alla fine, un punto base come presupposto fondamentale: «Chi verrà a giocare nel Napoli dovrà essere felice e orgoglioso di indossare la maglia azzurra». Un presupposto che chiama in gioco Sergio Floccari, attaccante dell’Atalanta che sembra restio a venire a giocare a Napoli. L’accordo tra De Laurentiis e Ruggeri c’è sulla base di 8,5 milioni di euro più la seconda metà del cartellino di Garics. «Ho chiuso la trattativa con l’Atalanta, ho parlato con il calciatore che ha un carattere particolare e ha perplessità. Noi non possiamo obbligare nessuno a venire a Napoli», aveva dichiarato domenica notte De Laurentiis. Ieri ha ribadito: «Abbiamo un’intesa con l’Atalanta, ora è Floccari che deve darci una risposta».
Nessun problema, comunque, se Floccari dovesse insistere nel suo atteggiamento. Sono due le alternative più che valide: innanzitutto, Robert Acquafresca, 22 anni, attualmente al Cagliari ma di proprietà dell’Inter, e Nicola Kalinic, 21 anni, attaccante dell’Hajduk Spalato, formazione affrontata dal Napoli nello scorso precampionato. Anche per Acquafresca la trattativa è più che ben avviata. Sono ottimi i rapporti tra Moratti e De Laurentiis. Ieri, a conferma della volontà dell’attaccante di vestire la maglia del Napoli, c’è stato un intervento del suo procuratore, Paolo Fabbri a Radio Kiss Kiss: «Acquafresca all'Inter? Non è detto, saranno i nerazzurri a decidere se farlo rientrare o lasciarlo ancora fuori. Non è sicuro che resti al Cagliari anche perché l'Inter vorrebbe che Robert si cimentasse in un club in grado di puntare almeno alla coppa Uefa. Una squadra come il Napoli. Acquafresca sarebbe felice di giocare in una piazza meravigliosa come Napoli». De Laurentiis, Marino e Donadoni hanno ribadito che l’acquisto prioritario sarà una prima punta, ma non trascurano l’ingaggio di un difensore (si punta su Mauro Bellusci dell’Ascoli, ma c’è da battere la concorrenza della Roma e della Juve, e su Zuniga del Siena). Inoltre, ci sarà grande attenzione per il centrocampista. Amòdio ha visto improvvisamente lievitare le sue possibilità di restare dopo Napoli-Inter, ma comunque il club andrà sul mercato.
I nomi: D’Agostino è dichiarato incedibile dall’Udinese, si seguono Ledesma della Lazio, Cigarini (in comproprietà tra Parma e Atalanta) e Perrotta della Roma. Donadoni ben presto manderà Bortolazzi e Andreini in Austria per visionare alcune località che hanno offerto ospitalità per il prossimo ritiro estivo. In pole position, al momento, c’è Baden. «Il progetto di De Laurentiis mira ad una crescita graduale, ma continua del Napoli - ha detto Marino ai microfoni di «Radio anch'io Sport» - . De Laurentiis sarebbe anche pronto ad ingaggiare stelle da 20-30 milioni di euro, ma poi sarebbe serio il rischio di incrinare gli equilibri interni alla squadra. Se resteranno Hamsik e Lavezzi? Noi vogliamo tenerli, ma nel calcio conta anche la volontà dei giocatori. Fino ad ora mi sembra che entrambi abbiano condiviso il nostro programma e siano felici di rimanere. Sicuramente non sarà il club a mandarli via». Capitolo acquisti. Marino ha osservato: «Bisogna fare i conti con le ambizioni di grandi calciatori che magari non accettano di fare un anno senza le coppe internazionali. Non è facile portarli qui. Il Napoli non è ancora in grado di lanciare la sfida a big come Inter, Milan, Juventus e Roma, ma deve crescere anno in anno. E noi lo faremo».
A cura di Vittorio Raio (ilMattino)