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Napoli-Inter: commenti a caldo
Le dichiarazioni di Zalayeta, Donadoni, De Laurentiis, Mourinho e Marino.

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26 Aprile 2009 -- Zalayeta: "Sono sempre stato tranquillo e a disposizione, anche Denis è un grande attaccante e merita le sue possibilità, l'importante è che chi va in panchina sia a disposizione. E' una vittoria che ci dà motivazione, adesso dipende da noi, dobbiamo imparare a prendere le gare meno difficili con la stessa determinazione di quella odierna. Dobbiamo continuare a giocare con questo atteggiamento, dedico questa vittoria a tutti quelli che criticano perchè noi in campo mettiamo sempre tutto, poi è chiaro che c'era un po' di malumore perchè non vincevamo da parecchio tempo".

Donadoni: "E' emozionante vedere un pubblico di questo tipo che dà anche determinati stimoli, anche se passatemi il concetto, sono cose che mi fanno anche arrabbiare perchè è chiaro che contro l'Inter è facile trovare stimoli, però questo atteggiamento lo dobbiamo avere sempre e non solo contro l'Inter e su questo i ragazzi devono crescere in fretta. La nostra difesa, è una difesa che da quando sono qui credo che non sia stata perforata moltissimo. Ora non è che abbiamo risolto tutti i problemi, sarebbe il più grosso e stupido errore, non si può pensare di cancellare tutto con questa vittoria, ma dobbiamo continuare a lavorare per migliorare e fare sempre meglio. Amòdio? Ha giocato anche a Genova contro la Sampdoria facendo una buona prestazione, è un regista classico ed è il giocatore che ha le qualità più idonee per fare quel ruolo visto che non c'è Gargano. Io credo che i difensori si siano comportati bene e siano stati bravi sopratutto nei rimbalzi, nelle seconde palle, perchè tutte le volte che hanno riconquistato palla abbiamo accorciato bene ed i centrocampisti sono stati molto bravi in questo e la chiave di volta credo che sia stata proprio questa. Archiviamo questa gara e pensiamo già alla prossima vittoria. Questa è una vittoria della squadra e non solo della difesa, è una vittoria dell'impegno e del lavoro che deve ancora migliorare e crescere."

De Laurentiis: "E' un approccio di umiltà quello di Donadoni, perchè non è che uno ottenendo una vittoria importante ha risolto tutto: i problemi rimangono. Giustamente come diceva Donadoni non si può fare la partita della vita contro la prima della classe e poi non giocare contro squadre che hanno mezzi tecnici alla nostra portata. Mi piace vedere il San Paolo pieno, mi piace aver ribattutto l'Inter che è la prima della classe, mi piace di ripartire da questa gara ed io che sono napoletano e scaramantico mi auspico che Donadoni riparta da questa gara per dei campionati importanti. Credo che in ogni campionato ci sono i momenti sì ed i momenti no, il problema è che quando accadono i momenti no bisogna avere la consapevolezza che devono essere passeggeri e non gettare la spugna pensando che non ci sia più soluzione. Marino non si è mai sbagliato a comporre la squadra, Donadoni ha avuto l'umilità di cominciare facendoli giocare tutti, ripartendo da zero anche a rischio di fare brutte figure. La razionalità di Donadoni, che può essere scambiata per freddezza, ha consentito di far giocare giocatori che da anni non giocavano

De Laurentiis tifoso ha cominciato a meditare, perchè non c'era l'ansia nella partita perchè vedevo che le cose andavano bene e me la sono goduta, sono venuto qui disteso e tranquillo perchè non c'era nulla di peggio che potesse andare. Donadoni, dopo aver fatto tesoro degli elementi a disposizione, perchè ci sono anche giocatori che non sono a disposizione, Datolo è entrato in campo con la febbre, allora, non è che abbiamo trovato campioni da Champions League, però abbiamo trovato giocatori che sanno far bene quello che fanno nel loro ruolo. Credo che sia tornato il sereno perchè abbiamo in Donadoni un uomo che ha preso a cuore questa causa divenendo parte di un progetto: abbiamo sempre detto che Donadoni doveva valutare in queste ultime gare chi deve restare e chi no. Domani avrò una riunione di otto ore con Marino e Donadoni per stabilire chi dobbiamo prendere per il futuro. Floccari? Ho fatto una offerta all'Atalanta, adesso sta al giocatore decidere. Lui ha una sua personale veduta e si deve convincere, perchè noi a Napoli vogliamo giocatori motivati. D'Agostino? Ho parlato con Pozzo, ma non è intenzionato a cederlo, voleva vendere altri giocatori che a noi non interessavano. Fabio Cannavaro? Ne abbiamo già parlato tante volte, c'è molto rispetto nei suo confronti e magari si poteva pensare ad un ruolo come dirigente, però lasciateci scegliere i giocatori, lasciateci fare, lasciateci anche sbagliare".

Mourinho: "Mi sembra la partita tipica dello zero a zero, dove l'Inter ha controllato nel primo tempo con un possesso palla che non fa male a nessuno, nel secondo tempo abbiamo giocato troppo bassi e senza fare paura ed abbiamo perso il controllo della gara. Il Napoli ha segnato un bel gol, non ha fatto molto, non ha fatto tanti tiri, però se qualcuno meritava un po' di fortuna per vincere la partita è stato sicuramente il Napoli che ha messo più voglia e grinta per vincere. Un fatto mentale? E' difficile dirlo, la verità è che la squadra sta facendo un grande campionato, è prima con sette punti sulla seconda, non sono arrabbiato, ma sono deluso, quello sì. Ho la tranquillità che dobbiamo guardare solo a noi, fare autocritica e non guardare indietro. Nel primo tempo ho parlato col quarto uomo ed ho detto: "Questa partita finirà con un giallo per Balotelli" e così è stato, ha subito fallo sistematicamente, è un ragazzo giovane che non ha nessun tipo di protezione, ha preso questo giallo e sarà squalificato e non potrà giocare la prossima gara e questo è un peccato per noi. Il San Paolo è un grande stadio, un grande stadio per giocare oggi! Penso che il Napoli ha capito che poteva perdere la partita, era una partita che dovevi aspettare, la mia sensazione era che la gara finisse zero a zero e chi per primo segnava vinceva. Julio Cesar ha fatto solo una parata su Blasi, mentre Navarro ha fatto una parata ai primi minuti del primo tempo e poi su una punizione di Ibra, però ripeto, se c'era chi doveva vincere era il Napoli perchè ci ha creduto di più, anche se la gara è stata noiosa e poteva finire zero a zero".

Marino: “Vorrei rincuorare Mourinho, perché il Napoli è l’unica squadra che ha pareggiato con il Milan, nelle ultime sette partite. Il Milan ne ha vinte sei, perché è stato al San Paolo ( la gara si concluse con il risultato di 0 - 0). Quindi non è stato su un campo che si fanno delle passeggiate. Stasera abbiamo rivisto un Napoli come per tutto il 2008, con in campo dei giocatori che sono stati eroici. Alcuni di loro ci hanno portato dalla serie C alla serie A ed erano ipercriticati, così come lo sono stato io. Questo è un Napoli che agli appuntamenti importanti fa vedere il suo valore. Speriamo che è un Napoli recuperato nel cervello, non nelle gambe e nella qualità, perché questa squadra ha sempre avuto qualità. Altrimenti non faceva 58 punti tra il ritorno dell’anno scorso e l’andata di quest’anno. Credo che noi abbiamo avuto una crisi di crescita, ma stasera abbiamo visto il Napoli “magico” di tutte le serate del 2008. Di fronte io ho visto un buon Inter, non ho visto una squadra in crisi. Donadoni ha messo bene la squadra e abbiamo chiuso tutte le loro fonti di gioco. Ci siamo predisposti a ripartire come era nelle caratteristiche del Napoli di Reja. Questa è stata la nostra arma migliore. Poi l’avvicendamento nei tempi giusti con Denis e Zalayeta, ci ha portato il frutto della vittoria che io credo che non sia immeritata. Ritengo che l’Inter sia in grado di fare quegli otto punti nelle cinque partite, che gli servono per vincere il Campionato.

Non credo che quest’anno il problema del Napoli sia stata l’esaltazione. Secondo me quando abbiamo perso la partita in casa con la Roma, ricordo che ci fu un gol annullato a Zalayeta, un gol regolare e subito dopo fu assegnato un gol a Mexes in fuori gioco. Abbiamo perso in casa dopo un anno, venne giù lo stadio dai fischi. Quindi i giocatori sono entrati in una crisi di identità più che di paura, avendo visto per la prima volta il San Paolo “nemico”. Hanno fatto consolidare quelle loro prestazioni timide e timorose che caratterizzavano le trasferte anche nelle partite in casa. Quindi ci siamo ingarbugliati in una crisi che per l’età giovane della squadra e per le poche esperienze che ha di questo campionato è diventata lunghissima. Per quanto concerne il futuro del Napoli, avendo lavorato sempre con onestà e voglia di fare bene, il tempo mi darà ragione come mi ha sempre dato. Non ho timori di rimanere a Napoli e dimostrare con il Napoli il valore di questa rosa.

Sono al settimo anno totale di direzione al Napoli, sono il manager che ha ottenuto i risultati migliori e mi fa piacere ricordare che quei giocatori che erano con noi in serie C quando nessuno voleva venire al Napoli, hanno fatto una grande gara dimostrandosi validi col cuore anche con la capolista di serie A. Questa squadra ha perso con immaturità quella continuità che avrebbe portato ad un anno da favola, ricco, e questo è quello su cui ci dobbiamo interrogare. Sinceramente non sappiamo spiegarcelo, nella mia carriera non mi era mai accaduta una cosa del genere. Sono felice per le parole avute da Pozzo nei miei confronti e mi piacerebbe fare una rinunione con i dirigenti dell'Udinese per confrontarci perchè anche loro hanno avuto lo stesso problema, solo loro si sono ripresi dopo la vittoria con la Juve, mentre a noi è durata un po' di più. Sembrava impossibile che accadesse questo lungo black out, perchè il Napoli ha corso per tutto il 2008 e non c'entra niente l'Intertoto e la preparazione. Mi sembra che sia un fatto mentale. Comunque io sono sicuro che il tempo è galantumo e non a caso mi richiamano sempre nei posti dove sono stato già. Mi fa rabbia questa partita, più che rabbia ho delusione, perchè questi giocatori, che probabilmente si sono persi mentalmente e psicologicamente, hanno perso soprattutto loro l'occasione di avere un anno da favola e ricco sia economicamente che di soddisfazioni, per cui sono loro che devono essere maggiormente rammaricati, perchè il Napoli è una squadra fortissima, è una squadra che poteva fare più di quello che ha fatto fin qui il Genoa, il Napoli è quello di stasera, è quello del girone di andata, ma non so cosa è accaduto, per me è un fatto mentale. Di mercato sono ermetico, mi conoscete, non do vantaggi a nessuno, se c'è qualcuno che parla di più è meglio dare la parola a loro, ma voi mi conoscete, io non do vantaggi a nessuno".