15 Marzo 2009 -- Parte da Reggio Calabria l'era Donadoni che riconferma la squadra che domenica scorsa ha perso con la Lazio portando all'esonero di Reja, l'unica novità è rappresentata dalla mancata convocazione di Datolo. Presente a bordo campo, oltre a Marino, il presidente De Laurentiis che ha voluto seguire la squadra da vicino. Sul fronte avversario Orlandi schiera tutti i suoi migliori uomini puntando ad una gara d'attacco con Cozza, Brienza e Corradi.
PRIMO TEMPO - La gara comincia con le due formazioni molto aggressive, ma anche guardinghe, così il bel gioco latita e la prima azione degna di nota arriva solo al 7' quando su angolo dalla sinistra battuto da Lavezzi, Zalayeta prova il tiro in mezza rovesciata, ma colpisce male la palla mandandola a lato. Al 16' è ancora il Napoli a farsi vedere sempre su cross di Lavezzi con Hamsik che, tra un nugolo di avversari, prova a sorprende il portiere sul secondo palo, ma la palla viene smorzata da un difensore della Reggina e poi Puggioni riesce a bloccare evitando l'angolo. Al 23' c'è un contropiede della Reggina in tre contro tre, con Cozza, che arrivato al limite dell'area di rigore calcia cercando l'angolo alla sinsitra di Navarro, ma la palla viene deviata da Contini in angolo. Al 25' sul cross di Cozza, Valdez, colpisce di tesa, Navarro sul primo palo respinge col piede mandando in angolo sulla destra. Al 27' la Reggina passa in vantaggio: Bogliacino subisce una entrata dura a centrocampo, ma l'arbitro lascia proseguire, così Brienza verticalizza per Corradi che scattando sul filo del fuorigioco (Aronica lo teneva in posizione regolare), entra in area ed insacca Navarro in uscita bassa. Al 33' proteste del Napoli che chiede il calcio di rigore per un fallo di mani di Valdez su tiro di Cannavaro, ma Trefoloni lascia proseguire. Al 35' un tiro dalla distanza di Barillà termina di poco a lato. Al 37' su cross dalla sinsitra di Lavezzi, Pazienza di testa colpisce centralmente, Puggioni devia in angolo. Dopo tre minuti di recupero si va negli spogliatoi col Napoli sotto di un gol.
SECONDO TEMPO - Ad inizio ripresa è il Napoli a prendere in mano le redini del gioco, mentre la Reggina è tutta rintanata nella propria metà campo. La manovra azzurra, però è lenta e così gli amaranto non corrono grossi pericolsi. La prima azione degna di nota del secondo tempo arriva, perciò, solo al 14' quando un tiro al volo di Lavezzi dal limite termina di poco alto sulla traversa. Al 17' il tiro di Pazienza su assist di Hamsik viene deviato in angolo a destra. Al 19' arriva il rocambolesco e meritato gol del pareggio del Napoli con Zalayeta che entra in area dalla destra, si allunga la palla, Puggioni esce basso per anticiparlo, ma non trattiene la sfera e da dietro Lavezzi non ha difficoltà a porta praticamente vuota a mettere in rete. Al 22' Hamsik in area di rigore viene atterrato ma per il mediocre Trefoloni tutto avviene in maniera regolare. Orlandi effettua un primo cambioinserendo Kraicik al posto di Cirillo per passare al 3-5-2. Al 28' si rivede la Reggina con Brienza che da ottima posizione tenta la rovescita colpendo male la palla e graziando così il Napoli. Per la Reggina entra Di Gennaro al posto di Cozza, mentre nel Napoli Montervino prende il posto di Bogliacino posizionandosi sulla sinsitra e così i due schieramenti tattici restano invariati. Al 35' su calcio di punizione dalla trequarti di sinsitra per la Reggina assegnato da Trefoloni per una presunta trattenuta di Santacroce, Contini, su cross in area, trattiene Corradi, ma Trefoloni assegna la punizione al Napoli vedendo prima il fallo dell'attaccante calabrese. La Reggina effettua l'ultimo cambio inserendo Stuani al posto di Sestu, mentre Donadoni inserisce Russotto al posto di Zalayeta. Al 44' Hamsik lancia sulla destra per Lavezzi che entra in area tenta il tiro sul primo palo, ma la palla viene deviata in angolo sulla destra. Sul corner Pazienza non arriva, poi la Reggina parte in contropiede, Aronica stende Stuani e viene ammonito. Il giocatore era diffidato e salterà la gara col Milan. Al 48' c'è un contropiede della Reggina che si conclude col colpo di testa di Stuani che termina, fortunatamente per il Napoli, di poco a lato: la beffa nel finale sarebbe stata tremenda. Dopo quattro minuti ri recupero il direttore di gara fischia la fine delle ostilità.
CONSIDERAZIONI - Comincia con un pareggio l'avventura di Donadoni sulla panchina del Napoli. La mano del tecnico si è vista poco e non a caso la formazione schierata era la stessa messa in campo da Reja domenica scorsa contro la Lazio. Cosa è cambiato allora? Semplice, l'avversario! Infatti, la Reggina, con tutto il rispetto dei calabresi, non è certamente la Lazio e non a caso il gol del Napoli è stato un po' rocambolesco grazie alla palla non trattenuta da Puggioni. Alla fine il risultato di parità è giusto e speriamo che serva per risollevare il morale a questa squadra, poichè, indubbiamente, l'aspetto psicologico ha la sua parte. Non a caso, Lavezzi, dopo il gol è sembrato rinato, così come pure Hamsik. Il Pocho, al suo settimo sigillo stagionale, nonostante il momento poco brillante (lo scatto non è più quello di inizio stagione) è risultato ancora una volta il più pericoloso dei suoi. Molto bene a centrocampo Bogliacino e Pazienza, entrambi parsi in crescita. Il Napoli mantiene la posizione di centro classifica ed interrompe la serie negativa di otto sconfitte consecutive in trasferta, ritornando al gol dopo circa 435' di gioco. La manovra azzurra però è ancora troppo lenta e Donadoni dovrà lavorare ancora molto. Purtroppo gli infortuni e le squalifiche non faciliteranno il compito dell'ex ct della Nazionale, ma speriamo che il peggio sia passato e che a partire da domenica prossima contro il Milan, la squadra possa tornare alla vittoria che manca ormai dall'unidici di gennaio.