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14 Marzo 2009 -- Roberto Donadoni il nuovo ct della squadra partenopea questa mattina in conferenza stampa ha rilasciato alcune dichiarazioni: ” E’ difficile in tre giorni riuscire avere un’idea della squadra. In poco tempo si possono avere delle risposte che possono risultare diverse. Solo dopo aver valutato per dieci, quindi giorni un gruppo, ti puoi rendere conto di quello che può essere il suo atteggiamento. Adesso è una fase di studio sia per me che per loro. In questi due giorni c’è stata una buona risposta, sotto il punto di vista della condizione fisica e mi è sembrato che c’è una grande disponibilità. Sono reazioni che si hanno quando c’è un cambiamento. Ripeto, fino a quando non si ha il materiale per dieci, quindici giorni, su cui basarti, diventa difficile avere una risposta. Sotto il profilo morale, emozionale, credo che ci sia stata una flessione, però adesso i ragazzi si debbono rendere conto che abbiamo trentacinque punti in classifica, non è poi una posizione disastrata. La classifica che ci permette di esprimerci per quelle che sono le nostre qualità. Non possiamo avere un atteggiamento superficiale, occorre la consapevolezza di mettere in mostra le nostre qualità. Forse il fatto di dover giocare una partita di questa portata, contro una squadra che sarà molto aggressiva, avremo subito qualche risposta. Oggi facciamo fare il lavoro di rifinitura, non ci discosteremo molto, non voglio stravolgere nulla, non voglio aggiungere confusione. Nella mia carriera di allenatore,ho sempre cercato di adattare il materiale umano al discorso tattico. Quindi avendo a disposizione un certo tipo di giocatori, cercherò di portare avanti un discorso che si adatta alle caratteristiche dei giocatori nel modo migliore. Avendo a disposizione dei giocatori diversi, sarà uno stimolo per la mia persona, potrò costruire qualcosa di diverso ogni volta”.
“Allenare la Nazionale significa allenare una squadra saltuaria. Qui ho la possibilità di lavorare con un gruppo quotidianamente, per questo mi aspetto qualcosa in più dal Napoli, come sicuramente lo si aspetta da me. Lavorerò cercando di avere la massima partecipazione di tutti per poter costruire qualcosa di positivo. Ognuno deve rispettare il proprio ruolo, non dobbiamo avere un ambiente che crea facili entusiasmi e poi improvvisamente cadere in depressione, questo non deve accadere. Se questa è stata la nostra abitudine, dobbiamo crescere. Lo dobbiamo fare tutti, la dove c’è da limare o cose che non vanno bene, va fatto ciò che necessita. Lo dovrà fare l’allenatore, la squadra, la società, la gente. Ricordo quando anni fa venni qui da calciatore giocando contro il Napoli, vi fu una grande manifestazione di sportività e di maturità da parte di questo pubblico”.
“Il Napoli non vince dal mese di ottobre, dobbiamo mettercela tutta, dobbiamo cercare di invertire questa tendenza. Lavoreremo per crescere costantemente, giorno per giorno, trovando la convinzione dei propri mezzi, affrontando le trasferte in maniera diversa. Il nostro obbiettivo sarà ottenere domenica dopo domenica il massimo. Dobbiamo pensare in maniera semplice, razionale, su quello che si presenta di volta in volta, per costruirlo in maniera adeguata. Adesso pensiamo alla partita. Anche se non ha fatto grandi risultati, la Reggina è una squadra tonica. Domenica scorsa se avesse vinto non avrebbe rubato nulla. I giocatori sanno di essere in una situazione complicata, quindi tireranno fuori tutto quello che è il loro forte. Noi lo sappiamo, cercheremo di affrontarli con lo spirito giusto e a fare del nostro meglio”.