|
22 Febbraio 2009 -- Il Napoli prova a sfruttare la gara casalinga per reinserirsi nella zona Uefa, l'avversario di turno è il Genoa di Gasperini. La gara offre vari spunti tra cui anche quello della coppia mancata Lavezzi-Milito. Vigilia travagliata per il Napoli in ritiro da martedì, in silenzio stampa e con gli allenamenti a porte chiuse, d'altra parte i due punti rimediati nelle ultime sei partite parlano chiaramente di crisi. Per provare ad uscire questa crisi il tecnico friulano si affida a Navarro tra i pali, quindi nella difesa a tre rientra Santacroce sulla destra, vista anche la squalifica di Rinaudo, con capitan Cannavaro che torna nel suo ruolo naturale di centrale. Sulla sinistra confermato Contini, a centrocampo rientrano Blasi ed Hamsik al fianco di Maggio e Gargano, mentre il neo acquisto azzurro, Datolo, finisce in panchina con Vitale in campo dal primo minuto. In attacco, vista l'indisponibilità di Zalayeta (dovrà stare fermo per un mese) scontata la coppia argentina Denis-Lavezzi. Sul fronte avversario Gasperini, costretto a fare a meno degli squalificati Biava e Juric, schiera a sorpresa nel 3-4-3 Palladino e Mesto al fianco di Milito, preferendoli a Jankovic e Sculli, poi c'è Rubinho tra i pali, poi Bocchetti, Ferrari e Papastathopoulos nella difesa, quindi Criscito, Motta, Milanetto e Rossi a centrocampo. In un clima di amicizia per il lungo gemellaggio tra le due società, prima della gara, viene effettuato un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa del giornalista Candido Cannavò.
PRIMO TEMPO - Si comincia a giocare col Genoa che è molto aggressivo e col Napoli che lo aspetta per ripartire in contropiede. La prima azione degna di nota è del Napoli ed arriva all'8' su calcio di punizione dal limite guadagnato da Lavezzi nei pressi del vertice sinistro dell'area di rigore del Genoa: bello lo schema con Gargano che finta la battuta lasciando il cross a Vitale, sul quale Denis di testa manda di poco alto. Al 18' un errore difensivo del Napoli con Hamsik che invece di spazzare la palla serve all'indietro per Vitale che pressato da Mesto finisce col servire involontariamente con un rimpallo Milito, per fortuna Navarro e Cannavaro ci mettono una pezza evitando la rete. Piovono i fischi dagli spalti. La gara è prevalentemente combattuta a centrocampo e di azioni non se ne vedono. Reja prova a cambiare qualcosa invertendo le posizioni di Blasi e Gargano. Dalla mezz'ora in poi Il Genoa comincia ad arretrare ed il Napoli guadagna metri. Al 41' Denis in contropiede lancia al centro per Lavezzi, Rubinho esce per anticiparlo e svirgola il rinvio, ma il Pocho non riesce a trovare il tempo ed il varco giusto per inquadrare lo specchio della porta e la palla termina sull'esterno della rete. Al 45' Lavezzi dalla sinistra si accentra e calcia con la palla che termina di poco fuori sul primo palo. E così, dopo un minuto di recupero, si va negli spogliatoi col risultato inchiodato sullo zero a zero. La prima frazione di gioco che non ha offerto grosse emozioni e ha visto una gara sostanzialmente equilibrata, anche se il Napoli ha sicuramente fatto qualcosa in più rispetto agli ospiti.
SECONDO TEMPO - La ripresa comincia sulla falsa riga del primo tempo, se non addirittura peggio e così verso il decimo Gasperini decide di cambiare qualcosa effettuando un doppio cambio ed inserendo Jankovi e Sculli al posto di Mesto e Palladino. Quest'ultimo ritarda l'uscita dal campo e viene ammonito. All' 11' c'è il solito errore difensivo del Napoli con Contini che, nel tentativo di servire un compagno, finisce col passare la palla a Milito il quale apre sulla sinistra per Jankovic con la difesa azzurra completamente fuori causa, ma per fortuna il tiro del giocatore del Genoa termina di poco fuori sul secondo palo. Il Napoli esercita una pressione maggiore col Genoa che ormai si difende in dieci per poi tentare di ripartire in velocità e agli azzurri sembra mancare solo l'ultimo passaggio per andare in rete, però alla fine è il Genoa a rendersi pericoloso al 23' con un tiro dal limite di Milanetto che Navarro respinge ma non trattiene poi Cannavaro salva sulla linea di porta di testa. Passano pochi secondi e gli ospiti si portano in vantaggio, infatti siamo sempre al 23'quando Motta verticalizza per Jankovic che si libera di Cannavaro e a tu per tu con Navarro insacca la rete per il vantaggio rossoblù. Il Napoli reagisce al 25' con Lavezzi che, pescato in area fra tre uomini, calcia in mezza rovesciata con la palla che termina a lato. Reja effettua un doppio cambio inserendo Russotto e Pià per Denis e Maggio scatenando le ire dei tifosi del Napoli. Dagli spalti piovono i fischi e qualche parolaccia nei confronti del tecnico. I cambi non danno risultati ed il Napoli si vede al 41' con un sinistro dal limite di Vitale bloccato a terra da Rubinho. Reja inserisce Montervino per Santacroce alle prese con i crampi, mentre Gasperini guadagna minuti preziosi inserendo Olivera al posto di Milito. Il risultato non cambia e così dopo i quattro minuti di recupero bordate di fischi ed improperi accompagnano il Napoli negli spogliatoi.
CONSIDERAZIONI - Commentare una partita del genere risulta al quanto difficile, risulta difficile commentare perchè si va ad acquistare un giocatore, Datolo, per poi tenerlo in panchina. Risulta difficile spiegare perchè la manovra è sempre lenta e macchinosa. Risulta difficile spiegare perchè in difesa si continuano a fare errori che nemmeno i pulcini commettono. Risulta difficile spiegare perchè vengono sostituiti tre giocatori che fino a qualche mese fa orbitavano nel giro della Nazionale e ci riferiamo a Denis, Maggio e Santacroce, con tre giocatori che, con tutto il rispetto per Pià, Montervino e Russotto, difficilmente giocherebbero titolari in serie B. Risulta difficile spiegare perchè a gennaio non si sono acquistati giocatori di esperienza in mezzo al campo. Risulta difficile spiegare anche perchè Gargano continui a giocare nonostante perde centinaia di palloni. A queste domande dovrebbero rispondere il presidente De Laurentiis, il dg Marino e/o il tecnico Reja, però a quanto sembra il silenzio stampa continua e così i nostri interrogativi restano sospesi in attesa di risposta, però la panchina di Reja comincia a traballare e chissà che una risposta non possa essere proprio l'esonero del tecnico. Se così dovesse essere dispiacerebbe per come si chiude il ciclo, ma sinceramente, a questo punto un cambio di rotta drastico sembra inevitabile e se anche non sarà per questo campionato, l'esperienza di Reja è ormai destinata a concludersi.
A cura di Michele Spampanato