21 Febbraio 2009 -- Alla vigilia della gara con il Genoa, il presidente Aurelio De Laurentiis a Castelvolturno incoraggia il suo Napoli: «Ragazzi, dovete riscattarvi subito - ha detto - tirate fuori l'orgoglio». Dopo cinque lunghi giorni di ritiro, di allenamenti a porte chiuse, di silenzio stampa, di colloqui tra tecnico, dirigenti e giocatori, di chiarimenti e giuramenti, arriva per il Napoli il momento della verità, il momento di dare un calcio alla crisi e cercare di riprendere la marcia verso l'Europa.

Il bivio si chiama Napoli-Genoa, match che aprirà al San Paolo un trittico che per la squadra di Reja si annuncia fondamentale: il Grifone a Fuorigrotta, poi la Juve fuori sabato prossimo, infine la Lazio di nuovo in casa. È questo il passaggio cruciale della stagione. Al quale ci arriva un Napoli reduce da una striscia assai deludente (2 punti nelle ultime sei partite di campionato con l'intermezzo dell'eliminazione dalla Coppa Italia), col morale sotto i tacchi, bersagliato dalla prima, vera contestazione dell'era De Laurentiis, e con un manipolo di giocatori indisponibili. Non saranno infatti del match Iezzo, Gianello, Zalayeta (infortunati) e Rinaudo (squalificato, come Mannini), assenze che in qualche caso tolgono dall'imbarazzo Reja (Denis sicuro titolare là davanti, spazio al rientro di Santacroce in difesa), in qualche altro impongono scelte forzate (Navarro tra i pali con Bucci in panchina).

L'arma in più, invece, potrebbe tornare ad essere il San Paolo: saranno almeno in 45mila a tifare Napoli dalle gradinate dell'impianto di Fuorigrotta, fino a poco fa fortino inespugnabile e miniera inesauribile di punti, da un pò a questa parte terra di conquista per le squadre ospiti. I 17mila biglietti venduti sono un'importante apertura di credito da parte dei tifosi partenopei, che faranno la loro parte anche stavolta, nonostante le recenti delusioni. Al resto ci ha pensato Aurelio De Laurentiis in persona, piombato venerdì sera nel ritiro di Castelvolturno per caricare la squadra azzurra. (ilMattino)