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Datolo rischia già la panchina
Unico rinforzo di gennaio, l’argentino potrebbe lasciare il posto a Vitale contro il Genoa

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19 Febbraio 2009 -- Sospiro di sollievo. Hamsik ce la fa. Soddisfacenti gli ultimi controlli e così lo slovacco nel pomeriggio è tornato a lavorare con la squadra. Reja, dunque, potrà contare anche su di lui per il match di domenica contro i rossoblù di Gasperini. A disposizione Hamsik e a disposizione pure Datolo. Anche l’argentino, infatti, dopo un martedì di lavoro solitario per un po’ d’affaticamento, s’è riunito al resto della compagnia sul prato di Castelvolturno, spazzato da un vento gelido come prima non s’era visto e sofferto mai e, nel pomeriggio, bagnato addirittura da qualche fiocco di neve. Esclusi Iezzo, Gianello e Zalayeta, insomma, azzurri al completo. Cosicché la formazione che incrocerà domenica il Genoa al San Paolo sarà solo questione di scelte dell’allenatore. Ma dalle prime, blindatissime indiscrezioni - ieri il via agli allenamenti a porte chiuse voluti dalla società - viene fuori un solo dubbio. Confermato il modulo 3-5-2 con le uscite di Rinaudo e Pazienza e i rientri di Santacroce e Blasi, la scelta che Reja lascia in sospeso riguarda la fascia di sinistra. Con Hamsik che ha recuperato e che sarà al suo posto, chi gli giocherà di lato?

Ebbene, la percezione che s’è avuta è che Reja potrebbe puntare sul ragazzo. Su Vitale, insomma, con Datolo almeno in avvio di gara inevitabilmente destinato alla panchina. Certo, la cosa susciterebbe commenti e riflessioni visto che l’argentino è stato l’unico rinforzo di gennaio, pagato pure bene, ma la preferenza per Vitale avrebbe almeno due ragioni. La prima: Datolo non è ancora nelle migliori condizioni atletiche, visto che è stato strappato al Boca Junior nel pieno della preparazione per il torneo d’Apertura che deve ancora cominciare e visto pure che nelle ultime due settimane non s’è allenato con regolarità. D’accordo, Datolo sabato scorso è stato in campo dall’inizio alla fine, ma quella è stata quasi una forzatura. Forse anche una necessità. Cert’è, l’argentino nel secondo tempo ha accusato molto la fatica. L’altra ragione sarebbe dettata dal disegno genoano. Gasperini attacca con tre giocatori e quindi Vitale - se non addirittura Aronica a sinistra - rispetto a Datolo oggi garantirebbe qualcosa in più in fase difensiva.

Tre giorni per provare e per pensare nella solitudine del Centro di Castelvolturno, impenetrabile o quasi quartier generale della truppa azzurra, dove gli allenamenti si alternano a brevi o lunghi incontri per cercare una soluzione alla crisi di gioco e risultati. Il più significativo, almeno sino ad ora, quello che ha visto riuniti i calciatori. Solo loro. Stavolta senza neppure Reja. Dai «senatori» il richiamo a ritrovare quella compattezza che, seppure non sufficiente a vincere la gara, aveva contraddistinto la prova azzurra in coppa con la Juve. Più compattezza, dunque, ma anche più solidarietà in partita. «Chi è in difficoltà, va aiutato, sostenuto», è stato detto, magari ripensando agli ultimi gol beccati e ai problemi avuti da più di un difensore.
F. Marolda
Il Mattino