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25 Gennaio 2009 -- Il girone di ritorno comincia col derby del sud, definito da più parti spareggio Champions, infatti il Napoli quinto a 33 punti lotta con la Roma, ottava a 30 punti, per conquistare almeno il quarto posto che consente di accedere agli spareggi per quella che una volta era nota come Coppa dei Campioni. Sessantamila e duecentodieci gli spettatori, record stagionale di presenze, ma non di incassi Che resta la gara di Uefa col Benfica (anche perchè non c'erano gli abbonati, ndr) la gara per il Napoli, più che per la Roma, vale molto di più dei tre punti in palio, non solo per il discorso legato alla Champions, ma anche perchè dopo la sconfitta col Chievo e le cinque sconfitte consecutive in trasferta, un eventuale risultato negativo potrebbe portare addirittura fuori dalla zona Uefa ed aprire così una piccola crisi interna in vista anche del ciclo terribile che porterà il Napoli a disputare cinque gare in quindici giorni tra campionato e coppa Italia (Roma, Firenze, Udinese, Juve e Palermo).
Reja costretto a fare a meno di Iezzo ancora alle prese con i problemi alla schiena si affida a Gianello, visto che anche Navarro ancora non ha recuperato dalla botta subita in amichevole con la Cavese ad inizio anno, in panchina il giovane Sepe col numero 44. Confermato il 3-5-2 con Santacroce che rientra nella difesa a tre con Cannavaro e Contini, poi Mannini prende il posto di Vitale sulla sinistra, mentre Pazienza sostituisce lo squalificato Hamsik, poi confermati Maggio, Blasi e Gargano. In attacco Denis scivola in panchina lasciando spazio a Zalayeta che affiancherà il Pocho Lavezzi. Per la Roma, a sorpresa non è Totti a prendere per mano l'attacco giallorosso, ma Vucinic, con Pizarro e Baptista alle sue spalle. Spalletti recupera tra i pali anche Doni, mentre in difesa rientra sulla destra Cassetti al posto dello squalificato Cicinho e preferito a Panucci. I due centrali sono Mexes e Juan, sulla sinistra Riise, quindi a centrocampo Taddei, De Rossi e Brighi. Sotto osservazione l'arbitro Morganti, pupillo di Collina, dopo le polemiche settimanali tra Marino e Spalletti per un presunto dossier preparato dai giallorossi per i torti arbitali subiti, ma per l'appunto, smentito dall'allenatore della Roma. Morganti, comunque, si è sempre dimostrato, fin qui, un arbitro di spessore e di personalità dirigendo sempre al meglio, tra l'altro nei precedenti incontri diretti da Morganti, il Napoli ha sempre vinto.
PRIMO TEMPO - Si comincia a giocare a ritmi elevatissimi e dopo appena 7' la gara si infiamma quando viene annullato un gol a Zalayeta. Morganti inizialmente assegna la rete, ma poi l'assistente Romagnoli gli segnala un fallo di mano dell'attaccante azzurro e così l'arbitro annulla la rete. In realtà Zalayeta stoppa la palla di petto in area saltando, poi ricadendo tocca con la mano, in maniera involontaria, poi, al volo, girandosi calcia di sinistro, potente, con la palla che si insacca alla sinistra di Doni nel sette. Peccato, perchè era stato proprio un bel gol, comunque il fallo di mano c'è stato, anche se è sembrato involontario. Al 15' Brighi, pescato in area, calcia in diagonale sul primo palo, Gianello devia in angolo sulla sinistra. Al 19' la Roma passa in vantaggio: sul traversone di Pizarro, Mexes in posizione di fuorigio insacca di testa sul secondo palo. Nè Morganti, nè il suo assistente se ne sono però accorti.
Il Napoli sembra accusare il colpo poi, piano piano, comincia a recuperare morale e ad essere nuovamente insidioso. Al 29' vola Doni sulla punizione dal limite di Lavezzi e devia la palla in angolo sulla sinistra. Al 32' è clamoroso l'errore di Mannini che, a metà campo, nel tentativo di evitare la rimessa dal fondo, regala un calcio d'angolo sulla destra per la Roma e proprio da questo corner i giallorossi raddoppiano con Juan che svetta su Maggio e di testa insacca a fil di palo alla destra di Gianello. Al 41' scivola Santacroce dando via libera a Baptista che dentro l'area, solo davanti a Gianello, calcia incredibilmente a lato sul primo palo graziando il Napoli. Al 44' Cross dalla trequarti di Gargano in area per Zalayeta che colpisce di testa, la palla è forte ma centrale e Doni blocca senza problemi. Al 46' il tiro di Pazienza dal limite termina di poco alto sulla traversa. Il primo tempo finisce con Cannavaro che va ancora a protestare con l'arbitro per la posizione di fuorigioco di Mexes in occasione del primo gol della Roma.
SECONDO TEMPO - Al rientro dagli spogliatoi le formazioni si presentano con due novità: nella Roma entra Aquilani al posto di Pizarro infortunato, mentre nel Napoli entra Bogliacino al posto di Pazienza. Al 4' la Roma si porta sul 3 a 0 sfruttando ancora un errore difensivo del Napoli con Santacroce che entra in maniera scomposta su Vucinic facendo così arrivare la palla ad Aquilani che subito serve di nuovo per Vucinic, il quale, entra in area ed insacca con un diagonale rasoterra. All' 11' la punizione dal limite di Baptista termina di poco alta sulla traversa. Al 13' si rivede finalmente il Napoli con Zalayeta che con una grande girata all'incorcio vede il tiro respinto in angolo sulla sinistra da Doni. Sul corner ci prova Contini, anche lui con una rovesciata, ma la palla viene deviata ancora in angolo, poi sul corner seguente allontana la difesa della Roma. Al 18' su tiro dal limite di Taddesi, Gianello tocca con la punta delle dita deviando la palla sul palo e poi in angolo sulla sinistra. Al 20' contestazioni per Reja che fa uscire Zalayeta per Denis.
Il Napoli passa così ad un 4-3-3 con Mannini che fa la punta a destra e con Maggio che gioca basso da terzino, con Denis centrale e Lavezzi a sinistra. Nella Roma entra Menez al posto di Vucinic. Al 35' su angolo dalla destra guadagnato dal Napoli, Denis, da buona posizione colpisce di testa mandando di poco alto sulla traversa tra il disappunto dei tifosi del Napoli. Reja effettua l'ultimo cambio inserendo Montervino al posto di Blasi, mentre nella Roma entra Perrotta al posto di Taddei. Al 41' il tiro dal limite in acrobazia di Baptista viene bloccato a terra senza problemi da Gianello. Al 42' ancora una volta Baptista grazia Gianello, calciando alto sulla traversa a pochi passi dalla porta. Al 44' liscia la palla Cannavaro, Santacroce per spazzare in angolo, per poco non mette a segno un clamoroso autorete: dagli spalti piovono i fischi. Al 45' Roma ancora pericolosa con un tiro dal limite di Aquilani su cross dalla destra di Perrotta, Gianello devia in angolo sulla destra, ma l'arbitro non lascia battere perchè fischia la fine delle ostilità e fischiano anche i 60mila del San Paolo.
CONCLUSIONI FINALI - Il Napoli perde l'imbattibilità al San Paolo che durava da 18 partite (16 vittorie e due pareggi) cioè proprio dalla gara contro la Roma dello scorso 9 marzo, la Roma vola a quota 33 agganciando il Napoli al quinto posto e confermando la tradizione negativa che vede Reja mai vincente nei confronti di Spalletti. La Roma favorita dagli eventi si è comunque dimostrata più squadra, più matura e con un tasso tecnico superiore a quello del Napoli. A tal proposito va detto che dove finiscono i meriti della Roma cominciano i demeriti del Napoli che ha offerto una prestazione brutta, perdendo tantissime palle, tra cui quella che ha portato alla rete del due a zero che sul piano psicologico ha chiuso la gara, ma anche il terzo gol è nato da un'altra palla persa ingenuamente al limite della propria area di rigore. Davvero brutta la prestazione di tanti elementi azzurri apparsi fuori forma e mai in gara a cominciare da Mannini, Santacroce e Maggio passando poi per Bogliacino, Pazienza e Denis. Solo Zalayeta e Lavezzi sono riusciti a rendersi pericolosi, seppur in poche occasioni. Insieme al Pocho ha lottato fino alla fine Gargano con Cannavaro e Contini che hanno cercato di mettere delle pezze agli errori dei propri compagni, incolpevole Gianello nonostante i tre gol presi.
La sconfitta del Napoli si può leggere anche attraverso le statistiche che mostrano come le palle perse dai giocatori azzurri siano state davvero tante, 31 contro 22 della Roma, e come il Napoli sia arrivato a calciare verso la porta difesa da Doni solo 4 volte contro le 8 della Roma. Volendo trovare comunque qualcosa di positivo in questa giornata ci si può appigliare al fatto che anche Genoa e Lazio hanno frenato in casa rispettivamente pareggiando col Catania e perdendo col Cagliari, questo consente al Napoli di restare al quinto posto seppur a pari punti con la Roma. In realtà non c'è da stare tranquilli, poichè la squadra di Reja è evidentemente in fase calante con la seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle ultime quattro gare, c'è poi il fatto che sebbene la Fiorentina abbia perso, è ad un solo punto dal Napoli così come il Palermo che portandosi a quota 32 si inserisce nuovamente nella zona Uefa. Mercoledì, poi nel turno infrasettimanale in quel di Firenze, nella paritta che a questo punto può divenire uno spareggio per l'Uefa, oltre ad Hamsik, Reja dovrà fare a meno anche di Gargano e Contini che diffidati ed ammoniti saranno squalificati. La situazione rischia perciò di diventare veramente difficile col Napoli, che dopo aver accarezzato a lungo il sogno Champions rischia di ritorvarsi da qui a qualche settimana addirittura fuori dalla Coppa Uefa. Speriamo perciò che tutti facciano quadrato, dalla società all'allenatore, passando per i giocaotri, i tifosi ed i mass media locali, per ritrovarsi quanto prima e scacciare questa piccola crisi che si è aperta col nuovo anno.
A cura di Michele Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it