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Chievo-Napoli: commenti a caldo
Il tecnico del Chievo,Esposito, Reja, Cannavaro,Pier Paolo Marino.

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18 Gennaio 2009 -- Di Carlo - “Oggi abbiamo battuto un grande Napoli. Abbiamo fatto un primo tempo con grande intensità e qualità. Sapevamo benissimo che al Napoli bastano cinque minuti per rimettere a posto la partita, invece i ragazzi sono stati strepitosi, hanno voluto questa vittoria. Abbiamo incominciato il 2009 col piglio giusto, è il secondo risultato positivo consecutivo. Il Chievo sta bene, se la gioca e ci crede. Penso che adesso tutte le partite saranno determinante per noi”.

Esposito -“ Oggi abbiamo fatto una grande prestazione e sono arrivati tre punti fondamentali per la salvezza. Mi dispiace per il Napoli perché sono un tifoso di questa squadra, spero che domenica riesca vincere di nuovo e raggiungere l’obbiettivo che i tifosi e la squadra meritano. Noi sapevamo che ci avrebbero concesso degli spazi, così ne abbiamo approfittato. Oggi il Napoli non ha fatto una buona partita, ma ha trovato anche il Chievo che aveva voglia di vincere”.


Reja- “ In settimana ne abbiamo parlato, sapevamo le caratteristiche del Chievo. Sapevamo che sarebbe partito a ritmi elevati. Noi abbiamo per quando tempo non abbiamo avuto la solita intensità, quella che noi conosciamo. Riamo rimasti in attesa, così gli abbiamo regalato il primo tempo. Poi ci sono stati gli episodi: il primo rigore si poteva evitare, poi c’è stata l’espulsione di Hamsik per qualche parola detta all’arbitro. Queste sono ingenuità che una squadra come la nostra non deve commettere. Noi stranamente quando giochiamo con squadre importanti, facciamo sempre delle grandi prestazioni e delle volte facciamo anche un grande risultato. Però una squadra di rango come il Napoli, nelle partite come questa con il Chievo, sicuramente l’intensità deve essere completamente diversa. Bisogna cambiare mentalità. Sotto questo punto di vista noi non ci siamo. Non è la prima volta che contro squadre alla nostra portata non riusciamo a fare una prestazione come dovrebbe essere fatta”.

Cannavaro-” Il primo e il secondo tempo sono stati molto diversi. Nel primo tempo non abbiamo spinto molto ed eravamo un po’ lunghi. Anche se siamo andati male, loro non hanno creato molto. Nel secondo tempo abbiamo cercato di stare più corti e di essere più aggressivi. Adesso non dobbiamo abbatterci, sicuramente lavoreremo di più e cercheremo di migliorare nella prossima trasferta”.

Pier Paolo Marino-”Nel primo tempo abbiamo visto un Napoli che ormai siamo abituati a vedere, il Napoli di fuori casa. E’ evidente che questa squadra fuori casa mostra dei limiti che in casa riesce a camuffare. In casa ha un rendimento da scudetto, fuori casa perdiamo su campi col tutto rispetto come quelli del Chievo, del Torino. Campi che non sono impossibili uscirne imbattuti. Non dico vincere, ma uscirne almeno con un pareggio. Il programma della società è quello di migliorare quello dell’anno scorso. Noi completiamo il girone di andata con un bottino di trentatre punti, quindi un bottino ampiamente positivo, molto più ampio di quello dell’anno scorso. Adesso continuiamo in questo miglioramento senza parlare di Champions League. La società, il presidente, il direttore, l’allenatore, non hanno mai voluto fare un minimo accenno. Io ritengo che parlare di questo è una bestemmia, continuiamo ad essere umili e crescere. C’è una zona Uefa a cui noi vorremmo ambire naturalmente e pensiamo di avere i mezzi per farlo. Ma è una zona Uefa che ci può anche vedere di scivolare fuori. Quindi concentriamoci su questo obbiettivo difficile da raggiungere. Speriamo che questa squadra maturi fuori casa e regredisca in casa. Non so dare una spiegazione, abbiamo fatto di tutto. Siamo andati in ritiro prima, ne abbiamo parlato a lungo. Nel primo tempo la squadra sembrava leziosa, lenta e il Chievo come ci aggrediva ci metteva in difficoltà. Nel secondo tempo, in dieci contro undici, è uscita una squadra diversa. Nel secondo tempo meritava di più il Napoli, ma nel complesso debbo dire che abbiamo dei limiti. Non è la prima volta che perdiamo fuori casa. Ripeto, non è la prima volta che perdiamo su campi non impossibili come quello di Torino e di Verona”.